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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Ultimi 90' in Serie B: ancora tutto da decidere!!

M.Strati La giornata numero 41 di Serie B regala verdetti ed emozioni. Uno dei verdetti più importanti è la retrocessione in Lega Pro del Padova che perdendo 2-0 a Siena vede morire tutte le speranze di rimanere in cadetteria e raggiunge così Reggina e Juve Stabia. Per quanto riguarda la zona play out notiamo lo 0-0 tra Novara e Varese, mentre il Cittadella con il pareggio interno per 2-2 contro l’Empoli rimane ancora in lotta. Come detto l’Empoli non va oltre il pareggio a Cittadella e questo rimanda la festa promozione dei toscani. c°corrieredellosport.it Zona play off bellissima ed interessantissima. Il Latina, vincendo a Cesena 3-1 continua a sperare in una promozione diretta, mentre il Cesena deve dire addio al secondo posto. Bene il Crotone che in rimonta batte il Trapani 2-1 e consolida il proprio piazzamento, mentre la squadra di Boscaglia deve rinunciare al sogno play off. Momentaneamente l’ultimo posto disponibile è occupato dallo Spezia che batte in casa 2-0 il Bari

La maledizione colchonera vale la decima blanca

Real-Atletico: quando la maledizione colchonera vale la decima blanca di G.Azzaro La storia e magistra vitae, ma nessuno se ne accorge fino a quando le stesse disgrazie ricapitano fino a causare quelle ferite mortali dalle quali e difficile guarire. E se nel 1974 l'Atletico di Aragones fu separato dal suo primo trionfo da una rete di Schwarzenbeck allo scadere, stavolta e Sergio Ramos ad indossare i panni del guastafeste, scippando il titolo ai colchoneros ai quali mancava un solo minuto abbondante per entrare nella storia. La gara e un trionfo di calcio, tattica e tensione, ottimamente incorniciata in un Da Luz da brividi dove il tifo per la squadra di Simeone mette sotto pressione i galacticos e in imbarazzo l'altra meta dello stadio, letteralmente sovrastata dall'entusiasmo e dalla furia dei sostenitori dell'Atletico. I due allenatori decidono di giocarsi tutte le proprie carte a disposizione: Diego Costa e Benzema sono in campo con un'infiltrazione, Ronaldo

Tutti a Lisbona!

© Giuliani LISBONA - L’ossessione di un trionfo opposta al sogno di una stagione che può diventare storica. Real-Atletico, prima finale di Champions League fra due squadre della stessa città, si potrebbe sintetizzare così. Da una parte la «Decima», come la chiamano i tifosi blancos. Dall’altra parte, c’è l’Atletico, che stasera può chiudere trionfalmente con una doppietta una settimana cominciata sabato con la conquista della Liga, rivinta dopo un digiuno di ben 18 anni. I Colchoneros arrivano alla finale da imbattuti. Dubbi di formazione per entrambi i tecnici: Benzema e Pepe da una parte, Diego Costa e Arda Turan dall'altra sono in forte dubbio per problemi fisici. CURIOSITÀ - Chi vince intascherà 36 milioni di euro. La sconfitta 'solo' 32. Solo Hitzfeld, Happel, Mourinho e Heynckes hanno conquistato il trofeo sulla panchina di due club differenti. Ancelotti potrebbe essere il quinto. Come è già la quinta finale di Champions tra due squadre del medesimo Pae

Latina, passo falso con brivido!

La giornata di campionato in Serie B è come sempre divertente e spumeggiante.  Il Palermo, ormai già promosso, in casa contro il Carpi trova la prima sconfitta del 2014, con la squadra di Pillon che grazie a Mbakogu e Pasciuti, intervallati dal momentaneo pareggio di Bolzoni, trova tre punti d’oro che proiettano la sua squadra nuovamente in zona play-off.  Per il secondo posto è lotta a due tra Cesena ed Empoli. La squadra di Bisoli trova la vittoria a Reggio Calabria per 2-1, mentre la squadra di Sarri batte 3-1 il Novara, complicando ancora di più i piani della squadra di Aglietti. Sempre in chiave play off da sottolineare il pareggio per 2-2 tra Lanciano e Spezia che permettono così al Bari di piazzarsi al sesto posto dopo la vittoria per 1-0 contro il Cittadella. Cade, invece, il Latina che in casa perde 3-0 contro il Siena, mentre il Modena vola sempre di più  grazie all’1-0 contro l’Avellino. Torna a sperare in un piazzamento valevole per i play off il Trapani che co

Sfida per l'Europa last minute...

Riepilogo Europa: Liga:   A.Madrid SerieA:  Juventus Ligue1: PSG Premier: M.City Bundesliga: B.Monaco. Campionato chiuso, o quasi. La Juve ha portato tranquillamente a casa lo scudetto e si è portata 14 punti sopra la Roma, che pure disputato un ottimo campionato, intenso, con pochissimi errori, ma tanta sfortuna. Bene Napoli e Fiorentina, con quelle due la davanti non si poteva far meglio. I partenopei rimpiangono i troppi pareggi. Il segno X è stato anche il risultato "preferito" da Mazzari e i suoi, con una Inter rivedibile, ma che può comunque accontentarsi del piazzamento. In basso alla classifica, salvezze pazzesche per Sassuolo e Chievo, squadre che se l'anno prossimo vogliono restare in A devono rivedere molto.Il destino le ha salvate, non capita sempre! Salvezze tranquille, piene di "errori" finali, per Samp, Genoa, Cagliari, Udinese. Bene Atalanta e Verona, qualche rimpianto per un europa sfumata. Discorso a parte per Milan e Lazio, au

Prandelli e l'incoerenza...

Grande scalpore oggi per queste parole di Prandelli, a seguito della squalifica inflitta a Chiellini: "Ho visto e rivisto l'azione di Chiellini: per me non è un gesto violento". "Se mi aspetto critiche per questa mia decisione? Sono quattro anni che sul codice etico ci sono polemiche..." ." Massimo rispetto per la giustizia sportiva - ha proseguito Prandelli, deciso a includere Chiellini nella prelista mondiale di 30 azzurri anche dopo la squalifica per tre giornate - Ma sono due canali diversi, come ho sempre detto. Per me l'azione non rientra in una gestualità violenta, non ha alzato il braccio per fare male. Io sono responsabile dei nostri comportamenti, quindi per me non è un gesto violento". "Se mi aspetto critiche? Sono quattro anni che ci sono polemiche sul codice etico - la conclusione di Prandelli - Ma se vogliamo tornare all'origine, nessuno ha fatto polemiche quando in Inghilterra diedero due giornate a Balotelli, io ero p

Javier Zanetti: il capitano dal cuore d’oro

In Italia è uno dei più grandi calciatori dell’era calcistica “moderna”, ed ha ormai superato le 800 presenze con la maglia dell’Internazionale. Stiamo parlando di Javier Zanetti, un arzillo 38enne argentino che dal lontano 1995 milita nelle fila dei nerazzuri, con i quali ha vinto tutto: campionato, champions, mondiale per club…. Chi segue il calcio converrà con me nel dire che Javier in campo è un leone, un giocatore che non molla mai e ancora oggi, ad un’eta – solitamente – di ritiri e panchine, è sempre titolare per merito. Dietro a questo c’è molto. Non c’è la sola competenza calcistica, non c’è la sola grinta in campo. Dietro ad un giocatore come lui c’è un’intensa vita fuori dal campo, ancor più bella e felice di quella in campo. Felicemente sposato dal 1999,. Zanetti è un giocatore più che mai attivo socialmente, anche grazie alla fundacion P.U.P.I (por un piberìo integrado), organizzazione no profit, a favore dei bambini più poveri e disagiati. La fundacion si occupa d

Bravo Conte, ma la Roma rimpiange un campionato da grande squadra...

Il prezioso Conte dal guerin sportivo Solo gli avversari della Juventus potrebbero trarre giovamento da una separazione consensuale fra Antonio Conte e il club bianconero, dopo 3 scudetti in 3 anni. Per questo risulta incomprensibile la credibilità mediatica che hanno queste voci, al di la del contratto che Conte continua ad avere e del fatto che il sempre sportivo Andrea Agnelli non ha in mente al momento alcuna soluzione alternativa. Le continue richieste di rinforzi da parte dell’allenatore sono in società sempre state giudicate per quello che sono, cioè un mettere le mani avanti per giustificare le magre figure in Champions League, ma di sicuro qualcosa verrà fatto (partendo da Alexis Sanchez, come dice Moggi, e continuando con un nome vero in difesa e sulle fasce). Sempre tenendo presente che il 3-5-2 è il modulo migliore per mettere la squadra in mano a un Pirlo 35enne, ma non certo quello adatto a utilizzare esterni offensivi o di centrocampo di qualità, ammesso che si

Il tifo è un’altra cosa

| Giuliano Guzzo | La gravità di quanto accaduto sabato allo stadio Olimpico, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, ha dimostrato – nel caso ce ne fosse bisogno – la differenza abissale fra chi ama lo sport e chi se ne approfitta, tra tifosi e delinquenti . Sui  media , per semplificare, s’impiega ancora l’espressione « tifosi violenti », ma è chiaro che nel momento in cui qualcuno ricorre alla violenza non si può più parlare di tifo. Ed è altrettanto chiaro come scontri come quelli susseguitisi sabato pomeriggio – con una decina di feriti fra cui tre da arma da fuoco ed uno gravissimo – sono purtroppo tali da escludere l’ipotesi, tutto sommato rassicurante, della mela marcia. No, qui non si tratta della classica mela marcia; e neppure di due o di tre. Qui si tratta di prendere coscienza di un fatto, peraltro noto e già emerso in altre occasioni, vale a dire la sistematica occupazione degli spalti riservati alle tifoserie da parte di soggetti inte