Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Conferma degli equilibri?


In Bundes la lotta resta solo dal secondo posto in giù: Bayern ist Bayern.

Il Bayern è il Bayern, appunto. Heynckes ha trovato quella classica modalità bavarese di vincere dominando, senza sbavature, con solidità. Nel Klassikier vinto per 1-3 il nuovo 4-2-3-1 ha confermato nuovamente di essere il modulo più adatto per la risalita del club. James Rodriguez è funzionale al gioco perché crea e collega i reparti, i terzini e le ali svolgono un lavoro centrale nella costruzione verticale, i centrali di difesa sono sontuosi ed efficaci. Robben poi è tornato ad essere l'uomo in più, Lewandowski il solito cecchino spietato.


Il Borussia ha giocato bene, ma non ha saputo definire. E ha sofferto tanto il cinismo del Bayern. La squadra di Bosz, schierata con un 4-2-3-1 con Kagawa incursore alle spalle di Aubameyang ha sbagliato però qualcosa nella costruzione, forse troppo prevedibile. Si, tanto possesso e ricerca ossessiva di filtranti in area, ma veramente poca sostanza. Questo grafico di 11tegen11 poi ci conferma lo sbilanciamento della costruzione sulla fascia sinistra, più organizzata della destra: poca fiducia? Il distacco con la prima, comunque si fa sentire.


Attenzione merita la bellezza di questa classifica. Se il Bayern può viaggiare con maggiore tranquillità, Lipsia e Dortmund, impegnate tra l'altro in Europa, devono porre più attenzione a questo torneo. Lo Schalke è tornato alla riscossa sotto la guida di Tedesco, l'Hoffenheim di Nagelsmann sta avendo qualche difficoltà forse per via del carico dell'Europa League, ma l'ultimo 3-0 è comunque un segnale forte alla seconda e alle terze. Hannover ed Eintracht sono altre due sorprese da tenere d'occhio perché giocano bene oltre a produrre risultati soddisfacenti, poi c'è l'altalentante Moenchengladbach che rappresenta un'insidia per la classifica. Le sorprese non mancheranno nelle prossime giornate.

Popolari

L'Identikit di Marco Asensio

| Francesco Lalopa | Andiamo alla scoperta di Marco Asensio: talento del Real Madrid e leader della Nazionale Under 21 spagnola. Nato e cresciuto sull'isola di Maiorca, Marco Asensio muove i primi passi proprio nella squadra locale di calcio, seguendo la consueta trafila dalle giovanili sino alla prima squadra. Per lui anche un'importantissima esperienza nel futsal, disciplina praticata ( tra i tanti ) anche da Andres Iniesta. Nel dicembre del 2014 viene acquistato dal Real Madrid, che lo gira in prestito sino al 2015 al Maiorca in Segunda Division. La stagione 2015-2016 la vive con la canotta dell'Espanyol, squadra in cui può giocare con più continuità per dimostrare tutto il proprio valore, fino a convincere Zidane ( e la dirigenza del Real ) a riportarlo a casa.  L'ultima stagione, la prima con la maglia dei "Blancos", l'ha iniziata alla grandissima, aprendo le marcature nella sfida di Supercoppa Europea contro il Siviglia co...

San Siro, la Scala del calcio

| Francesco Zamboni | Nel lontano 1925 nasce lo Stadio San Siro, palcoscenico delle grandi imprese sia nazionali che europee del Milan e dell’Inter.

Confederations Cup, r-estate con noi!

di paolo Brescia Come sempre, l’anno prima del mondiale di calcio va in scena, nel paese ospitante, un torneo tra le principali squadre al mondo: la Confederations cup, cioè la Coppa delle confederazioni internazionali del calcio. Vi partecipano la vincitrice dell’ultimo mondiale(Spagna), gli organizzatori(Brasile), i vincitori, o l’altra finalista, dell’europeo(in questo caso l’Italia), i campioni d’Asia(Giappone), Africa(Nigeria), Sud America(Uruguay), poi Messico e Tahiti, per aver vinto, rispettivamente, la ConCaCaf e un torneo tra le principali nazioni oceaniche . La scorsa edizione è stata vinta dal Brasile, che ora, in casa, può replicare. Questo torneo è un po inutile, serve per provare le sensazioni mondiali, ma soprattutto per occupare un po’ l’Estate sportiva(in tal modo ogni quattro estati ci sono almeno tre eventi sportivi mondiali, senza considerare le olimpiadi). All’Italia di Prandelli però servirà molto, perché si potranno capire alcune situazioni interessanti:come ...

Come il Lipsia ha messo le ali

| Francesco Zamboni | Storia del RasenBallsport (nota impropriamente come RedBull) Leipzig, squadra fondata nel 2009 e militante da quest'anno in Bundesliga.