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Viaggio in Turchia

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Vicino alla svolta

| Luca Balbinetti |

Juventus-Real Madrid non è mai stata una partita normale, non lo sarà mai. Si affrontano oggi due delle squadre più emblematiche della Champions League. La detentrice di più titoli, contro chi invece, di titoli ne ha raccolti solamente due a fronte di sette finali perse. 


La Juventus è tornata definitivamente, da tre anni a questa parte, ad essere una delle assolute protagoniste della coppa delle grandi orecchie, giustamente, come tradizione vuole. Mister Allegri ha semplicemente dimostrato a tutti, quanto sia versatile tatticamente, il che lo rende perfetto nel gestire un gruppo di grandi giocatori e più competizioni alla volta (quindi, più avversari alla volta). I precedenti recitano equilibrio. Perché si, è vero la Juventus ha perso 2 finali contro i Blancos, ma è pur vero che negli scontri andata e ritorno il Real Madrid non passa contro la Juventus dal lontano 86. Ma come sappiamo, nel calcio i numeri contano, ma fino ad un certo punto, quindi meglio concentrarsi sul campo. La Juventus affronta il Real consapevole della sua splendida intelligenza tattica, dovrà essere paziente, subire il giusto e colpire appena ne avrà l'occasione. 


Al Real tutto ciò non serve, quando hai una delle squadre più forti di sempre, niente ti intimorisce. Senza alcun dubbio oltre a Ronaldo, la forza del Real Madrid di Zidane è il centrocampo. Lì troviamo la chiave tattica che ci spiega le due vittorie consecutive della Champions(mai nessuno ci era riuscito prima). Modric danza, Kroos pennella, Casemiro migliora. Cosa migliora? Tutto. Il centrocampista brasiliano è semplicemente indispensabile. Grintoso, forte ed intelligente, con un piede da far invidia a molti suoi colleghi "più illustri". Davanti Ronaldo si sa, è un cecchino, la Juventus partirà sotto di uno 1-0 tra andata e ritorno, se concederà però soltanto un gol al portoghese avrà molte possibilità di passare. La squadra bianconera ha dalla sua lo Stadium, fortezza europea da quando sulla panchina juventina siede Massimiliano Allegri. Quest'oggi la chiave sarà il sostituto di Pjanic, vero regista della squadra, la sua assenza pesa tantissimo, perché l'unico reparto non all'altezza delle altre big europee per la Juventus è proprio il reparto centrale. Khedira è un campione, ma ha comunque problemi di tenuta, Matuidi dopo un inizio spumeggiante è calato fisicamente, ma Allegri sa che dovrà pretendere il 101% da loro se vorrà passare.


Per quanto riguarda Higuain e Dybala sono una certezza quest'anno. La loro forma è impressionante, dovranno però sfruttare le pochissime occasioni che avranno, in qualunque modo. La partita della Juve si giocherà prima sulla fascia destra del Real e poi si sposterà in panchina, anche con delle notevoli defezioni, la Juventus avrà delle validissime soluzioni a partita in corso e non è poco, basta ricordarsi chi entrò a Cardiff: Sturaro e Lemina, troppo poco per questo Real. Di certo, la Juve è tornata grande in Europa, e a prescindere parte alla pari con tutte. Si può fare, lo dice la storia.

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