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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La Serie A dei "ragazzini"

di Max Strati

Siamo solo alla nona giornata, eppure nella nostra Serie A sembra essere cambiato il vento circa l’utilizzo dei ragazzi provenienti dal settore giovanile. 




Nelle ultime settimana il ragazzo di cui si è parlato di più è Manuel Locatelli che nell’ultima partita di campionato con un suo gol straordinario ha permesso ai suoi di superare la Juventus issandosi al secondo posto in classifica a meno 2 dalla squadra di Allegri. Locatelli, ragazzo di soli 18, ha iniziato a giocare con continuità quest’anno sotto la guida di Vincenzo Montella ed è già a quota 2 reti dato che prima di abbattere la Juve, qualche settimana fa aveva permesso al Milan di pareggiare la sfida (poi vinta 4-3) contro il Sassuolo sempre grazie ad un gol spettacolare. Per quanto riguarda il Milan, Locatelli è solo l’ultimo (per il momento) talento sfornato dai rossoneri dopo De Sciglio e, chiaramente, Gianluigi Donnarumma sempre più protagonista con parate decisive. Ma, in Serie A, in questo momento ci sono anche altre squadre che stanno puntando con decisione sui giovani ottenendo grandissimi risultati. In particolar modo il Sassuolo di Di Francesco (Pellegrini, Mazzitelli, Ricci e Politano tra gli altri) senza dimenticare Berardi e la Lazio di Simone Inzaghi, per anni allenatore della primavera biancoceleste, che anche ieri in quel di Torino si è presentata con un 11 la cui età media era di 23 anni con protagonista un giovane ragazzo romano classe 96, Alessandro Murgia che, alla seconda apparizione in campionato ha trovato la rete del momentaneo vantaggio laziale. 

Oltre alle due squadre citate non vanno, però, dimenticate l’Atalanta che da quando Gasperini ha deciso di puntare sui giovani (Kessiè, Conti, Caldara, Petagna) ha intrapreso un ritmo da Champions e il Bologna con l’esplosione di Verdi e le ottime prestazioni di Federico Di Francesco. La speranza di tutto il movimento calcistico italiano è che la volontà degli allenatori di puntare sui giovani possa rimanere invariata, se non aumentare con l’auspicio di vederli tra qualche anno indossare la maglia della nazionale e raggiungere traguardi importantissimi.

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