| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Emanuele Onofri |
Pietro Pellegri: chi è, come gioca, come ha esordito e quindi perchè potrà sfondare.
In Italia ormai da qualche anno ha avuto inizio una rivoluzione del sistema calcio, focalizzata sullo sviluppo dei settori giovanili. Questa ha portato nuova linfa nel calcio italiano e le nostre primavere hanno ricominciato ad essere fucine di giovani calciatori. I primi risultati già si intravedono, considerata la qualità della nostra U21, ma oggi parliamo di un ragazzo ancora più giovane, l'attaccante millennial del Genoa, Pietro Pellegri.
Pellegri, classe 2001, è diventato il giocatore più giovane ad esordire in Serie A (a pari merito con Amedeo Amedei) il 22 dicembre 2016 in Torino-Genoa all’età di 15 anni e 280 giorni. Il giovane talento genoano aveva già esordito con la maglia azzurra dell’U15 e dell’U16, per un totale di 15 presenze ed un gol segnato. Non è stata però la prolificità in Nazionale, ben diversa da quella nella primavera rossoblù, a far parlare bene di lui, ma il suo modo di interpretare il suo ruolo, la prima punta: Pellegri è decisamente una punta moderna, con grande prestanza fisica, una discreta velocità di base, ma soprattutto una grinta difficile da trovare nei giovani attaccanti.
Tutte queste qualità emergono nell’azione del suo primo gol nel nostro campionato, il 28 maggio 2017 in Roma-Genoa (qui sopra), dove servito in profondità riesce ad eludere la rimonta ed il contrasto di un ottimo difensore come Manolas e battere con un tiro piazzato Szczesny in uscita. Un ottimo modo di siglare il primo gol in Serie A (terzo più giovane della storia, dopo Amadei e Rivera), considerando anche la caratura della partita, l’ultima di Francesco Totti con la maglia della Roma davanti ad uno Stadio Olimpico gremito e gli occhi dell’intero mondo, sportivo e non, addosso.
In estate ha disputato con la Nazionale U17 l’Europeo di categoria, segnando un gol e facendosi notare anche fuori dall’Italia, tanto che la BBC lo aveva dato molto vicino al Manchester United di Mourinho, spiegando il suo no al club inglese in base al fatto di essere troppo legato e riconoscente al Genoa, qualità che nei giovani di oggi è veramente molto difficile da trovare, basti considerare ciò che è successo in estate tra Osumane Dembelè ed il Borussia Dortmund.
I record di Pellegri non si limitano solo a quelli segnati nella stagione 2016-2017, perchè in questo inizio di campionato ha trovato molto spazio tra i titolari del Genoa di Juric, diventando il calciatore più giovane a segnare una doppietta in Serie A in Genoa-Lazio (2-3), superando proprio l’ex biancoceleste Piola. Immagine di quella partita, più dei gol in se, sono le lacrime del papà di Pietro, seduto in panchina, incredulo del fatto che suo figlio stia realizzando il suo sogno e quello di milioni di bambini in Italia e nel mondo. Considerando la qualità del ragazzo papà Pellegri dovrà abituarsi in fretta, perchè il viaggio di Pietro è appena cominciato.