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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Solo Juve e Roma!

di Paolo Brescia Non c'è storia. Sotto Juve e Roma, il vuoto. la sfida è tra queste due squadre che macinano punti e gol, con poche, pochissime battute d'arresto. Altra storia Napoli, Fiorentina, Inter, che commettono errori in sfide "facili". Per la Fiorentina andrebbe fatto un discorso a parte, infatti non merita la posizione che ha, dovrebbe essere quantomeno terza. Juve e Roma: ok! Tornando alle due dominatrici, vediamo la gara della Roma. Squadra compatta, che sa anche soffrire, forse qualche errore rispetto alle altre volte, ma sotto porta qualcuno riesce sempre a metterla dentro, anche se solo per un gol(tradotto:l'importante era vincere, e abbiamo vinto.) Il neocinquantenne Garcia può ora guardare all'Inter con sicurezza, sperando di recuperare qualche uomo. Meno bene, ma con un cinismo da brividi, la Juve. Ancora una volta il Torino avrebbe da ridire, per errori arbitrali effettivamente grossolani. Sbaglia chi parla di malafede, ma... Detto

Barça, che caduta!

COMANDA IL CHELSEA! In Inghilterra come sempre giornata ricchissima di spunti e di emozioni. Ad aprire il programma è il Chelsea che riceve un Everton in stato di grazia. La partita è divertente è viene decisa solamente al terzo minuto di recupero da una zampata di Terry che da due passi mette dentro, anche se ci sono molti dubbi sul presunto colpo di Terry che sembra non toccare e far si che Howard si faccia autogol. Quello che più importa, però, sono senza dubbio i 3 punti pesantissimi che il Chelsea di Mourinho porta a casa; tre punti che permettono alla squadra di Londra di mantenere il primato nonostante le vittorie dell’Arsenal (4-1 al Sunderland) e del City che batte di misura (1-0) lo Stoke City grazie ad un gol del solito Yaya Tourè. Torna a vincere lo United che passa 2-0 (Van Persie (r) e Rooney) sul campo del Crystal Palace, mentre cade il Tottenham (1-0) contro il Norwich. Tanto pirotecnica quanto importante la vittoria del Liverpool che mantiene il quarto posto gr

Milan, beffa casalinga!

AMAREZZA DIAVOLO, VALE LA LEGGE DEL PIU FORTE di G.Azzaro I tifosi di nuovo stretti alla propria squadra, la vecchia gloria Seedorf nei panni del fratello maggiore ad insegnare come si vince la Champions, lui che ne ha alzate al cielo quattro, la squadra che finalmente tira fuori gli artigli e martella un avversario che in campionato sta al passo di Barcellona e Real Madrid: un quadro cosi perfetto non poteva rimanere tale a lungo, infatti viene infranto al 79' da una zuccata del bomber del momento, Diego Costa. Eppure i rossoneri erano partiti col botto: gioco spumeggiante, incursioni di Kaka e Taarabt sempre insidiose ad innescare quel bronzo di Riace di Supermario Balotelli, retti da un centrocampo a trincea che poco spazio poteva lasciare alle incertezze difensive. Nella prima frazione si vede il Milan piu bello della stagione: i legni colpiti da Poli e Kaka fanno tremare le speranze di passare il turno che ha in serbo il Cholo Simeone, vecchia conoscenza di San Siro a tinte n

Juve e Napoli graffiano, Garcia risponde

Paolo Brescia Turno ricco di gol e di vittorie importanti in A. Tutte vittoriose le big, tranne la Fiorentina, nella gara di sabato, che ha perso forse l'ultimo treno per la Champions. I giochi sono lunghi e aperti, ma contava vincere, e invece l'Inter in ripresa porta a casa un successo fenomenale. Bene anche l'altra sponda di Milano, vittoriosa però con meno convinzione. Ora sotto con l'Atletico, sempre a S.Siro. Serve il miglior Balo, ma bisogna che i rossoneri siano più Squadra. Dicevamo nel titolo Juve e Napoli graffiano: belle vittorie, forse con un po' di rischi, ma alla fine meritate. Certo, avversari modesti, ma mai da sottovalutare. col Chievo ai bianconeri serve LLorente, il gigante, per mettere la parola fine al match: anche senza Tevez, con cui però sta meglio, lo spagnolo può far bene:buono a sapersi per Conte. Al Mapei Stadium torna Dzemaili, finalmente: dimenticato, ma sempre importante. Ora ci aspettiamo la ripresa definitiva di Hamsik. Ci si

Juve e Roma, tutto da rifare.

di Paolo Brescia Un turno nullo. Due mezze sconfitte, più che pareggi, per le due squadre al vertice del nostro campionato. La Juve ha sprecato un doppio vantaggio, dimostrando di non essere ancora in forma fisica eccezionale: urge cambiare, anche perché ora ricomincia l'europa.  Il derby invece quest'anno non ha offerto gran de spettacolo, con la Lazio che è riuscita a sgambettare i cugini, con un gioco solido e chiuso. Ora servono energie nuove, mercoledì arriva il Napoli! Nota di merito per Bastos, qualche minuto di qualità, il giocatore deve ancora recuperare al 100%, ma fan ben sperare. In casa Lazio da segnalare quanto Reja riesca a cambiare la squadra quando si parla di derby. Complimenti. Brave anche, negli anticipi, Fiorentina e Napoli, due vittorie agevoli, controllate, che portano i due club a una lotta-terzo posto entusiasmante. Ora aspettiamo la risposta Inter, per l'Europa League.

I voti al Calcio-Mercato di A!

Di G.Azzaro E' stata una sessione di mercato scoppiettante quella che ha tenuto avvinghiati alla caccia dell'ultima notizia i tifosi di mezza Italia. Una sessione di mercato che forse ha spostato gli equilibri di un campionato il cui copione agli sgoccioli di agosto recitava una storia troppo reale e scontata: Juve vincitrice in trionfo di un titolo che non fa piu' notizia, il resto delle medio-grandi a combattere li' dietro per un posto nell'Europa che conta e la Cenerentola Sassuolo nella massima serie solo in attesa di retrocedere piu' o meno degnamente. Le pagelle: ROMA: 9 Piazza il colpo Nainggolan strappandolo alla concorrenza spietata di Napoli e Milan, di fatto colmando il gap a centrocampo con quello stellare della Juve. Non sazio Sabatini rispolvera una non lontana conoscenza del calcio europeo, Bastos, intervenendo a basso costo e con grande qualita' in un reparto specialmente nelle ultime stagioni molto sofferente per i giallorossi. Da

300! Tanti articoli, ma siamo solo all'inizio!

Con l'ultimo articolo pubblicato siamo a quota 300 articoli, un bel traguardo, ma anche un punto di partenza, uno sprone per altri 300,3000,300000, ecc articoli. Sempre, beninteso, con il vostro aiuto! Buon Calcio!

Sipario invernale bianconero

| Costanzo Cau | Forse serviva altro. Si è chiusa, finalmente la sessione invernale di calciomercato. Sessione sottotono, come ormai accade da qualche anno, ravvivata solo nel finale da alcune operazioni degne delle copertine dei quotidiani.  La Juventus, secondo molti, non aveva un grande bisogno di rinforzarsi, essendo capolista in campionato e avendo dimostrato finora una certa superiorità. Inizialmente, infatti, si è operato solo in uscita, con le cessioni (in prestito) di De Ceglie e Motta al Genoa. Poi l’Inter ha chiesto Vucinic, la Juve ha proposto lo scambio con Guarín. Operazione conclusa, poi bloccata. Ma sulla vicenda ormai è inutile spendere ulteriori parole. Infine, la sorpresa: ingaggiato Osvaldo. Prestito gratuito con diritto di riscatto dal Southampton, club nel quale l’italo-argentino non stava brillando, facendosi notare più che altro per le sue performance fuori dal campo. Proprio il carattere dell’attaccante costituisce l’elemento potenzialme