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Visualizzazione dei post da 2015

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Buone feste a tutti!

Top/Flop 2015, ecco le nostre scelte

di Paolo Brescia Prima di lasciarci per la pausa natalizia ecco i nostri top-flop, come sempre. E voi, che ne pensate? Chi avreste schierato?  Fin d'ora, auguri a tutti voi, cari lettori. Ovviamente per limiti numerici ho inserito solo giocatori che sono risultati veramente forti...o decisamente scarsi! FLOP 11                                                                     TOP 11

Real, 10 squilli per Natale

di M.Strati In Spagna, complice l’impossibilità del Barcellona a giocare causa Mondiale per Club (vinto in finale contro il River 3-0), Atletico e Real erano chiamate a vincere per mettere pressione alla squadra di Luis Enrique. L’11 di Benitez più che vincere decide di stravincere, umiliando il Rayo con un sonoro 10-2 complice anche l’arbitro che, se da un lato fa bene ad espellere Tito, dall’altro si inventa il rigore che porta alla seconda espulsione in casa Rayo, permettendo così a Ronaldo e soci di dilagare anche se il pubblico in più occasioni non ha esitato a scagliarsi contro squadra e allenatore con bordate di fischi.  Se, però, il Real fa il suo non si può certo dire lo stesso dell’Atletico che cade a Malaga 1-0 sciupando così la possibilità di portarsi, anche se temporaneamente, in vetta alla classifica a +3 sul Barcellona. Nelle altre da evidenziare lo 0-0 nel derby di Siviglia e le numerose vittorie per 2-0; quella del Deportivo sull’Eibar, del Celta sul campo d

Anticipi e Posticipi Serie A, tutte le date

La Lega ha comunicato anticipi e posticipi di Serie A e le date dei quarti di finale di Coppa Italia, ancora comunque soggette a particolari variazioni. Giorgio Dusi SERIE A 2015/16 NB: la lega rende noto che Sassuolo-Torino, recupero della 16esima giornata di A, si giocherà il 20 gennaio alle 20.45 18ª GIORNATA ANDATA Martedì 5 gennaio 2016 ore 20.45 GENOA – SAMPDORIA (°) Mercoledì 6 gennaio 2016 ore 12.30 UDINESE – ATALANTA Mercoledì 6 gennaio 2016 ore 18.00 EMPOLI – INTER Mercoledì 6 gennaio 2016 ore 20.45 NAPOLI – TORINO 19ª GIORNATA ANDATA Sabato 9 gennaio 2016 ore 15.00 CARPI – UDINESE Sabato 9 gennaio 2016 ore 18.00 FIORENTINA – LAZIO Sabato 9 gennaio 2016 ore 20.45 ROMA – MILAN Domenica 10 gennaio 2016 ore 12.30 INTER – SASSUOLO Domenica 10 gennaio 2016 ore 20.45 SAMPDORIA – JUVENTUS 1ª GIORNATA RITORNO Sabato 16 gennaio 2016 ore 15.00 ATALANTA – INTER (^) Sabato 16 gennaio 2016 ore 18.00 TORINO – FROSINONE Sabato 16 gennaio 2016 ore 20.45 NAPOLI – SASSUOLO Domenica 17 genn

Crotone e Cagliari, Serie B accesa

 di M.Strati B-el duello. Crotone e Cagliari continuano a darsele di santa ragione, anche a Natale.  La squadra di Juric occupa per il momento il primo posto con 41 punti, dopo il 2-2 sul campo del Latina con la squadra di casa che ha acciuffato il pari nei minuti finali grazie ad Acosty dopo che Ricci e Budimir avevano ribaltato l’iniziale vantaggio della squadra di Somma firmato da Esposito. La squadra di Rastelli, invece, occupa il secondo posto con 40 punti dopo aver battuto una diretta concorrente, il Bari per 2-1 grazie a Melchiorri e Sau che rendono inutile la rete di Rosina. 

Serie A, il botto di fine anno

di Paolo Brescia Il botto, il bombone, è arrivato. Gli squilli delle big, il tonfo della capolista. Buon Natale, si, ma a gennaio cambia tutto. Tutto riaperto. Se l'Inter fosse andata a 39 punti, il verdetto non era certo scritto e definitivo, ma così, a +1, +3, +4 sulle altre, non c'è dominio, non c'è padrone. Cambia l'aspettativa, si rinnova lo spettacolo. Che bello farsi gli auguri così. Ottima Lazio, va detto. La squadra di Pioli si rialza in classifica, aiuta le nemiche e i cugini, dimostra piglio e combattività, rinsaldando la panchina del mister. Candreva quando vuole è decisivo. Rivedibile l'Inter, sul profilo tecnico ma soprattutto sul piano mentale. L'ansia di vincere ha prevalso, ma con pochissima fame e testa. Certo che alla fine la vetta è una notiziona, ma poteva essere molto più ampio il distacco. Insomma, sconfitta proprio nel momento sbagliato. Melo è indecente, non dovrebbe trovare spazio in Serie A. Decisivo in negativo, sull'1-1 i n

A vele spiegate o bocciate

|  A ndrea Bugno |

Roma, è davvero tutto finito?

di Paolo Brescia Il patto americano ha fallito, la Nuova Roma è finita. Qualsiasi speranza s'affossa, si fa vana, dopo un 2-4 contro una mediocre squadretta di cadetteria, l'addio alla "via più breve per arrivare al titolo", la Coppa Italia, sconvolge, preoccupa, angoscia. La Roma, questa Roma, non c'è, è completamente e totalmente estraniata dal gioco del calcio. E come appassionato e sportivo, non ci sto. Dobbiamo andare, con lucidità, alla radice dei problemi, e far valere l'opinione, nel mare delle tante voci, per poter recuperare un barlume di spettacolo e gioia che questa squadra nei decenni ha saputo regalare. In queste pagine abbiamo ospitato le opinioni di tutti e di ciascuno. Anche in tema Roma. Sensiani , Pallottiani , Garciani , anti sistema, pro Gabrielli e pro Curva Sud. Insomma, la voce di tutti, come sempre. Ora siamo di fronte ad un oggettivo, un discorso che quasi non accetta dialogo. E' tutto finito. Siamo di fronte ad una società

Sempre BU-DI-MIR!!

di Max Strati Sempre lui, ancora loro. In Serie B al termine del diciottesimo turno di campionato si conferma in vetta alla classifica il Crotone di Juric che, nel posticipo, batte di misura (1-0) il Modena grazie all'ennesimo gol in campionato di Ante Budimir, già noto per i fatti di Milano (il pareggio nei 90' regolamentari di Coppa con il Milan è opera sua). Calabria avanti +3 sulla prima inseguitrice, il Cagliari, che non va oltre l’1-1 sul campo del Livorno.

Simeone: è vetta!

di Luca Balbinetti In Spagna ancora protagonista l’Atletico Madrid del Cholo, che da questa giornata guarda tutti dall'alto della classifica, approfittando del pareggio di un sorprendente Barcellona e dell’ennesima brutta prestazione (e sconfitta) di un Real Madrid sempre più demotivato. La squadra dell’allenatore argentino è in forma strepitosa ormai da due mesi, infatti quella di domenica contro un buon Athtletic Bilbao è l’ottava vittoria consecutiva in tutte le competizioni, la quinta in Liga. L’atletico di Madrid sta dimostrando ogni giorno di più di essere all'altezza del Barcellona e del Real Madrid con un attacco che si affida principalmente si gol di Griezmann  (che sembra non si voglia più fermare da un anno e mezzo a questa parte) ed una difesa definita da molti la migliore di Europa, i numeri parlando da soli, il reparto difensivo dell’Atletico infatti ha subito soltanto 7 gol in Liga da inizio stagione;l’ambiente intorno alla squadra di Simeone ogni settima

Champions League, il programma degli ottavi

Scarica la nostra grafica sugli ottavi di finale di Champions League, che vedono impegnate Juve e Roma.

Europa League: Il calendario delle italiane

Salva i calendari di Fiorentina, Napoli e Lazio, le tre italiane impegnate nei sedicesimi di Uefa Europa League.

Italiane, che amarezza. Ma "il pallone è rotondo"...

di Paolo Brescia Due righe, a freddo, sui sorteggi #UCL e #UEL. Male, male. Le armate dal talento puro per Juve e Roma. Le calde-in-casa per le nostre in ex coppa Uefa. Ma il pallone è rotondo, il campo è sovrano, bisogna farsi forza e credere in fondo al miracolo . Almeno, con un po' di irrazionalità e anche un pizzico di logica, però. Roma-Real  In casa, qualcosa, si può costruire per Garcia e i suoi, che a febbraio ci immaginiamo o definitamente morti o totalmente risorti. Benitez è il "non gioco" fatto persona, ma Ronaldo-Bale-James-benzema-Isco (resta a gennaio?) sono il top, quasi il top del mondo. Dietro, l'anello debole, con la difesa larga e poco attenta. In patria faticano perché Rafa li affossa, ma in Europa sono letali. E la Roma ad oggi non vale 1/10 del Psg, che pure è stato liquidato. Al Bernabeu i giallorossi non passano, per nulla. Il ritorno fuori è la "sfiga nella sfiga". Juve-Bayern Qui, ancor meno da dire, ancor più da sperare.

Mancini padrone, Allegri genio

di Paolo Brescia Inter. Juve. Rieccole, che Serie A. due geni, non due maghi. Trionfi nel giorno dei verdetti, a -10 dal Natale. Inter col cinismo delle big d'Europa al Friuli, anche grazie ai regali "Di Natale" dell'Udinese. Doppio Icardi, Jovetic e Brozovic , il drink d'auguri è pronto. Juve precisa davanti, non senza soffrire, ma con la sesta che entra. Cuadrado, Mandzukic, Dybala , ansie sparite, rincorsa in completamento (sulla Roma, il sorpasso è servito, il 30 agosto è lontano). 36 punti Inter, 30 Juve, la sfida (non troppo) a distanza è solo iniziata. Sfida a due? Forse, ma non sicuramente, perché se è vero che escono ridimensionate dal turno le altre- Napoli-Roma e Fiorentina- è anche vero che i punti persi alla fine non son troppi. 7 punti per 5 squadre, ma almeno in casa Roma si guarda al recente passato e si fa, si deve fare, mea culpa. Il 5 posto è ingiustificabile, lenito solo dalla consapevolezza che le altre sono molto più forti, molto

Europei 2016, Istruzioni per l'uso

Grafiche a cura di Il Calcio Visto Da Me ® Ecco i gironi sorteggiati ieri pomeriggio  SALVA L'IMMAGINE Il calendario dell'Italia SALVA L'IMMAGINE attenzione: la gara con l'Eire sarà il 22/6, non il 13/6. Qui sotto tutte le info

AVANTI TUTTI! En Plein Italia anche in UEL

di Emanuele Ciccarese Andiamo a mettere nero su bianco le pagelle delle squadre nella loro avventura nella fase a gironi dell'ex Coppa Uefa. Le Italiane: GIRONE D Napoli 18; Midtylland 7; Brugge 5; Varsavia 4. NAPOLI : voto 10 Partite rocambolesche e divertenti, calcio ai limiti della velocità consentita e soprattutto punteggio pieno, ciliegina sulla torta le 22 reti realizzate (solo 6 in meno rispetto a quelle in campionato) e i 3 gol incassati. Il 5-2 di ieri fa inoltre ben sperare per il big match di domenica contro la Roma, anche perché in campo è stato applicato il turn over, con l'obiettivo di far rifiatare i big, Il pipita Higuain su tutti. Bravo Sarri. Grande sorpresa il Midtylland (voto 9, di meglio non potevano fare) in questo girone, grande delusione la capolista della Premier Belga del Brugge (voto 4), malissimo il Legia (voto 5), che ha ottenuto solo due risultati utili.

Crotone in vetta!

di M.Strati In Serie B, al termine del turno infrasettimanale, continua il percorso scintillante e per molti inatteso del Crotone dell’ex Genoa Juric che, dopo aver battuto 2-0 il Cesena, vince anche sul campo del Como grazie al gol del centravanti croato Ante Budimir a 3 minuti dalla fine che regala ai suoi la permanenza in vetta alla classifica con un punto di vantaggio sul Cagliari che espugna il “Biondi” di Lanciano per 3-1. Alle spalle di Crotone e Cagliari ci sono Bari e Novara che occupano rispettivamente il terzo ed il quarto posto, separate da un solo punto. La squadra di Nicola, però, cade a Modena 2-1 sotto i colpi di Nardini (alla centesima in maglia Modena) e Granoche, mentre il Novara vince con un sonoro 4-1 sul campo del Perugia che fino a questa partita non aveva subito nessun gol nelle 8 apparizioni casalinghe. Un Novara che, lo ricordiamo, ha anche due punti di penalizzazione. 

Quell' (inaccettabile) obiettivo centrato

di Giovanni Azzaro È stata una serata triste, sciapa, contradditoria, nella quale sono emersi tutti i punti deboli di una squadra sempre più senza anima e senza gioco. È una Roma irriconoscibile quella che impatta 0-0 con il Bate Borisov, in una gara pervasa da un forte senso di tensione, nella cornice di un Olimpico ancora orfano del suo cuore pulsante, la Curva Sud. I giallorossi nel primo tempo fanno i conti con un avversario estremamente chiuso e pronto alla ripartenza, rendendosi pericolosi quasi esclusivamente sui calci da fermo. Nel secondo tempo le due squadre si allungano e la palla della qualificazione finisce a turno sui piedi di Dzeko, Pjanic e Florenzi, ma si conferma la recente scarsa vena realizzativa dei giallorossi, poco lucidi in avanti e in totale confusione dietro. L'ingresso di Salah sembra l'ultima scialuppa di salvataggio per Garcia, ma la Roma continua a imbarcare acqua e per poco non va a fondo: due parate miracolose di un ritrovato Sczeszny tengono

Riviviamo il martedì di #UCL

di Max Strati beffa juve, è secondo posto... Al termine della prima parte di gare che chiudono la fase a gironi della Champions League sono tanti i verdetti che fanno riflettere. Come prima cosa è necessario analizzare la partita della squadra italiana scesa in campo nella serata di ieri, la Juventus. Alla squadra di Allegri, di scena a Siviglia, bastava un punto per qualificarsi come prima del girone, mentre il Siviglia per arrivare al terzo posto e retrocedere in Europa League aveva bisogno di una vittoria e di un contemporaneo passo falso del Borussia, impegnato a Manchester. L’11 bianconero è sceso in campo con le idee chiare, arrivando a dominare per lunghi spezzoni la gara senza sfruttare, però, le numerose e clamorose occasioni create; poi, a metà ripresa, ecco la beffa: su azione di calcio d’angolo l’ex più atteso, Llorente, anticipa Barzagli, batte Buffon, trascina i suoi al terzo posto e condanna la Juventus al secondo posto, data la contemporanea vittoria del City ch

Favola Leicester!

di Luca Balbinetti Il Leicester non ha ceduto neanche questa volta. In casa dello Swansea ha smentito ancora chi la dipinge come una squadra “meteora”. Non segna Vardy(e questa è di certo una notizia)ma non importa, ci pensa Mahrez che sigla una tripletta; regala tre punti ai suoi e permette a Claudio Ranieri di guardare tutti dall’alto della cldopo quindici giornate. Primato meritato, per costanza e per identità di gioco. Questa squadra è simbolo di sacrificio;tutti corrono per lo stesso obiettivo;da prendere ad esempio, da chi a volte si scorda che solo con l’impegno si raggiungono obiettivi importanti (vedi Chelsea, in cui è evidente non manca la qualità ma le giuste motivazioni). L’allenatore italiano, criticato in patria per un gioco ormai ritenuto “antico”, ha avuto il notevole merito di rivedere le sue idee di gioco, aggiungendo ad una sempre ottima fase difensiva anche l’organizzazione giusta nel reparto offensivo, notevolmente aiutato da Jamie Vardy. Non è dato sapere qua

Cambio in vetta, che Serie A!

di Paolo Brescia Un campionato bellissimo. Dopo anni di domini solitari, la nostra Serie A si riaffaccia alla porta dello spettacolo europeo, imitando quella Premier League che tanto ammiriamo. Quest'anno, in Inghilterra, tutto è in gioco (Chelsea a parte), con il Leicester in vetta. Da noi, cambio al vertice, ma nella sostanza resta immutata l'incertezza e la competitività. Inter davanti, subito dietro Fiorentina e Napoli. Accodate, ma speranzose, Roma e Juve (eccola di nuovo). Seguono con interesse, ma con pochissime speranze, Sassuolo, Atalanta(!), e Milan. Da sotto in poi, livello mediocre, con alcuni rari picchi. Lotta salvezza incerta, con un paio di squadre serie candidate a lasciare la massima serie (vedi Palermo, vedi Verona). Inter in vetta, ancora con l'1-0 classico, ancora con quella cosa che a Roma, Milano, Palermo o Aosta si chiama allo stesso modo, ancora con una grande impostazione difensiva. Lo scudetto si costruisce anche con un gioco non esageratame

Big Match Lazio-Juve, tutti i numeri

di Vavel Italia Micael Caviglia e Gennaro Totorizzo ci aiutano a vivere bene il pregara di Lazio-Juve, match caldo e importante. Stasera, h 20.45 (Olimpico semi vuoto, ancora). Casa Lazio: Termina il novembre nero della Lazio di Pioli , mese nel quale è stato conquistato un solo punto in campionato. Comincia dicembre, con tanti punti interrogativi, con Juve, Samp, Inter e Fiorentina alle porte. La squadra deve reagire, deve dimostrare di saper battere una grande (con Pioli 11  big match persi su 17), anche se con i bianoneri lo storico non è positivo: i biancocelesti non battono la Juve da 12 anni, dal 6 dicembre 2003, con le reti di Corradi e Fiore. In uno stadio sempre meno affollato per via delle proteste del tifo sulla divisione delle curve, andrà in scena Lazio-Juve, dopo le recenti finali, quella di Coppa Italia e quella di Supercoppa ad agosto, entrambe vinte dagli uomini di Allegri. Come può, quindi, la Lazio battere la Juve? Proviamo a sfidare tatticamente i b

Le Iene svelano i segreti degli Arbitri

di Redazione A questo link potete consultare un bel servizio realizzato da "Le Iene" sul mondo degli arbitri. http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/11/30/il-mestiere-dell-arbitro_9828.shtml Buona Visione

Vardy nella storia, Psg in fuga.

di Luca Balbinetti Jamie Vardy è entrato nella storia del calcio passando dalla porta sul retro, e questo non è affatto un demerito o un fatto di cui vergognarsi, è semplicemente l’ennesima grande storia che ci regala lo sport che amiamo. Si, perché questo ragazzo che tutto il mondo osanna per i suoi splendidi gol, dovrebbe essere preso ad esempio da tutti coloro che inseguono il loro sogno. Quella di Vardy è stata una strada lunga e tortuosa cominciata dal lavoro in fabbrica,prima degli allenamenti serali,passando da tutte le categorie semi professionistiche inglesi. Appena 5 anni fa lo stesso ragazzo che sabato pomeriggio segnava per l’undicesima gara consecutiva in premier league,superando Van Nistelrooy, veniva pagato per giocare a calcio 30 sterline alla settimana! “Smetti”, gli hanno gridato più volte; ma il calcio per Vardy,era e rimane un divertimento, sia che giochi in un campetto di provincia,sia che giochi (e segni) sotto gli occhi del mondo.Spesso chi arriva in alto

Pipita d'Oro!

di Paolo Brescia sono 12 per il Pipita! ROMA- Doveva succedere. La vetta tanto attesa è arrivata, e a Napoli si fa festa. Ritrovato il gioco, ritrovata la solidità, ritrovati i gol, ci sono gli ingredienti giusti per vivere un sogno che potrebbe superare la realtà. Il Napoli c'è e non fallisce, anche se stavolta pecca un po' in gestione del gioco, soprattutto nel secondo tempo. Una gara, quella contro l'ottima Inter di Mancini, che ci regala tanti dati. Non sarà decisiva, lo ha detto bene Sarri, ma il Napoli da solo, davanti, dopo 25 anni, è un segnale forte al calcio nostrano, rivoluzionato dal quel semplice impiegato toscano, inventatosi allenatore. Non diamogli gloria totale, perché i successi si devono ancora toccare con mano, ma possiamo concedergli il grande merito di star mostrando quel Gioco che da anni aspettavano a Napoli, senza pensare a gestire i campioni, come invece erano troppo impegnati a fare i suoi predecessori. E poi, davanti, c'è il numero un

Cade il Cagliari, malamente

di M.Strati una foto che non vorremmo mai vedere... Quattordicesimo turno di cadetteria con solite valanghe di gol e sorprese. La più grande, è senza dubbio il crollo del Cagliari. 4 gol subiti al “Rigamonti” contro il Brescia e soprattutto la rinuncia, purtroppo, al capitano Dessena, costretto ad uno stop di circa 7-8 mesi per via di una frattura composta a tibia e perone causatagli da un intervento di Coly (clamorosamente non punito dall’arbitro con un cartellino rosso). Ancora una volta, Cagliari sconfitto senza reti all'attivo (nelle 3 perse è andata sempre così). Ad approfittare della sconfitta della squadra di Rastelli sono il Crotone che, nell’anticipo, vince sul campo dello Spezia 1-0 (Stoian (r)), rendendo amaro l’esordio di Di Carlo sulla panchina ligure e il Cesena che, grazie a Ragusa, supera 1-0 il Pescara, mentre il Bari viene fermato sull’1-1 dal Como con De Luca che risponde al gol di Simone Andrea Ganz.

#Cacciateli: Garcia e Pioli toccano il fondo!

di Paolo Brescia Mai editoriale fu più incompleto. Ecco perché, domani, avremo la "parte 2", con i verdetti dei campi di stasera (Mapei e San Paolo). Due belle gare, a completamento di un turno tragicomico. Intanto, #cacciateli. La colpa non può essere solo loro, sicuramente non sarà così. Ma la scossa va data. Da un lato la seria candidata al titolo, all'ennesimo suicidio, dall'altro una buona squadra (incompleta), distrutta da un non gioco: -11 dall'Inter, con una partita in più. Un disastro. Le società probabilmente non faranno altro che dare tempo, fiducia e sostegno a entrambi, ma che errore. Se Pioli ha le attenuanti (ieri altro grosso errore arbitrale), chi proprio non sta gestendo la squadra è Garcia, primo artefice delle figuraccia europee e nostrane di questa Roma. Vi lascio almeno 3 motivi per cui mandarlo via: -La comunicazione: Garcia sta sbagliando completamente le strategie in conferenza e nel pre gara. I giocatori ne risentono e sembrano n

Lazio e Napoli ok, alla Fiorentina basta un punto. #UEL

Emanuele Ciccarese Come sempre, diamo i voti alle big coinvolte nel 5° turno di Europa League. LAZIO: 8 3 Lazio (Candreva, Parolo, Djordjevic) 1 Dnipro (Gama) Grande cinismo, poco possesso palla, poca sofferenza. Squadra che sembra essersi rialzata dopo il momento difficile per cui era stato anche organizzato un ritiro con lo scopo di risvegliarsi. Bella quindi la prova per gli uomini di Pioli, che altro non potevano fare se non qualificarsi da primi in un girone così facile. FIORENTINA: 5.5 2 Basilea (Suchy, Elneny) 2 Fiorentina (Bernardeschi, Bernardeschi) Girone in teoria facile anche per la viola, che però rischia di non passare il turno, proprio per i due match contro il Basilea. Partita dominata nel primo tempo, un grandissimo Bernardeschi, ma concentrazione minima, e non è la prima volta. La formazione di Sousa deve ripartire da questo aspetto per avere una squadra solida e capace di giocarsela ad alti livelli, la continuità. Ora serve un risultato po

Juve tra le big d'Europa, ancora!

di Giovanni Azzaro È finalmente risorta. La Juventus, dopo un inizio di stagione drammatico, ha raggiunto la qualificazione agli ottavi con un turno d'anticipo dopo la convincente prova casalinga contro il Manchester City, terminata 1-0 per i bianconeri. Il marchio di fabbrica però, è del criticatissimo Max Allegri, scaltro e astuto nel preferire Mandzukic e Alex Sandro ai favoriti Morata e Cuadrado. Proprio il croato si è reso protagonista di una prova splendida, decidendo con la sua rete il match. Ciò che più ha impressionato dei ragazzi di Allegri è stato il pressing a tutto campo che ha messo in grave difficoltà la squadra di Pellegrini, affidatasi a un possesso palla sterile condito da qualche fiammata di Sterling e Fernandinho. Ottima prova anche di AlexSandro, finalmente il terzino che macina km che avevamo ammirato lo scorso anno a Oporto, e Buffon, bravo a disinnescare gli errori dei compagni, come il regalo di Marchisio ad Aguero nella prima frazione. La notte di

Messi all'angolo!

  di Max Strati Al termine della prima parte di gare del quinto turno di Champions League sono tanti i temi su cui riflettere.  Va posto l’accento sulla bruttissima prova della Roma ieri sera al Camp Nou; Roma che è stata umiliata dagli uomini di Luis Enrique (6-1 , Barça qualificato come primo). Ma c'è di più C'è da segnalare la pochezza della squadra di Garcia nell’arco dei 90 minuti; una squadra senza cattiveria e senza determinazione che ha permesso ai marziani blaugrana di fare bello e cattivo tempo e di arrivare al tiro con estrema facilità.  Il Barcellona ha incantato per tutta la partita con giocate di assoluta qualità, come l’azione (tutta di prima) che porta al primo gol di Messi o come lo stop al volo di rabona di Neymar nell’occasione del 5-0 sempre targato Messi o come il secondo gol di Suarez che impallina Sczcesny con un destro al volo straordinario, dando la sensazione di non fare alcuna fatica nell’infilare l’inguardabile difesa giallorossa.

Clasico, dominio blaugrana e fuga per il titolo!

di Luca Balbinetti E’ un Barcellona strepitoso quello visto al Bernabeu sabato pomeriggio, trascinato da Neymar, Suarez e Iniesta che illuminano la strada della vittoria ai blaugrana. Migliore dei suoi il numero 8 che disegna traiettorie degne dei più grandi artisti, prima con un assist millimetrico per il gol di Neymar, poi mettendo il pallone sotto il sette(servitogli di tacco dallo stesso Neymar) per il momentaneo 3-0. Sembra incredibile dirlo, ma non si è sentita assolutamente l’assenza di Messi. E’ un Real lento, totalmente privo di idee, che prova ad aggrapparsi disperatamente ai piedi dei suoi campioni, specialmente di Ronaldo, che però non aiuta, non corre e sbaglia tanto. Un fantasma. Benitez è sotto accusa, giustamente. La squadra non ha un’identità di gioco, anzi, risulta subito lunga e i reparti non si aiutano tra loro. Così non può andare, anche perché Cristiano Ronaldo e compagni sembrano soffrire notevolmente questo (non) stile di gioco. Il Barcellona stacca d

Mancio, che intenzioni hai?

di Paolo Brescia Dietro, precisi. Davanti, perfetti. Così l'Inter, segnando finalmente tanto (4-0), si porta al vertice solitario di una Serie A sempre più bella e incerta , dove almeno 5 squadre danno l'impressione di poter lottare fino alla 38° per il titolo: l'Inter, con la miglior difesa; il Napoli, col gioco più bello; la Roma, col miglior attacco e con più tecnica; la Fiorentina, col genio Sousa, ed anche la Juve, con le armi Dybala-Pogba. Una lotta così, non la vedevamo da almeno 15 anni, che bello averla ritrovata. L'Inter, su tutte. 30 punti, qualche volta senza merito ma con cinismo, altre volte dominando, spegnendo l'avversario. Ieri, con serenità, senza grandi rischi, complice un Frosinone non all'altezza. Vetta, miglior difesa, sicurezza difensiva e offensiva...Mancio, che intenzioni hai? E poi il Napoli, ok a Verona, altra squadra da retrocessione diretta. I partenopei nel primo tempo ci provano col 73% di possesso palla, un assedio, che nei

Juventus - Milan Story: il primo confronto allo Juventus Stadium

Giuseppe Mercuri Juventus - Milan Story: il primo confronto allo Juventus Stadium Sabato sera allo Juventus Stadium andrà in scena uno dei grandi classici del calcio italiano, la sfida tra Juventus e Milan, due squadre che si sono date battaglia sia dentro che fuori dal campo. Noi di Vavel Italia vogliamo accompagnarvi al meglio verso il big match di sabato sera, andando a ripercorrere le tappe chiave di questa storica rivalità. Iniziamo dunque il nostro percorso dalla stagione 2011/2012 , un’annata che i tifosi di entrambe le squadre difficilmente dimenticheranno. Per i bianconeri la cavalcata in campionato sarà coronata dal ritorno alla vittoria dello Scudetto, per i rossoneri invece, rimpianti e tante polemiche, soprattutto nel girone di ritorno. Il primo faccia a faccia tra le due compagini nella stagione che abbiamo preso in considerazione è datato 2 ottobre 2011 . La Juventus ha da pochissimo (nemmeno un mese) inaugurato la sua nuova casa

Fuga Sarda in Serie B...

ANTONIO ABATE Vavel Sciupa il Crotone, capitola la Ternana. Occasione sprecata per il Crotone, che non va oltre l’1-1 in casa del Lanciano e che lascia scappare un Cagliari schiacciasassi (0-3 allo Spezia). Gli uomini di Juric, infatti, si fanno raggiungere all’86’ da Piccolo. Niente da dire, poi, per il Cagliari, per ora unica compagine (quasi) imbattibile della serie B. Chissà cosa avrebbero potuto fare i sardi con un Sau in più: meglio non saperlo. Bella vittoria, poi, anche per il Brescia contro un nervoso Trapani: le rondinelle, infatti, si impongono per 3-0 e consolidano un settimo posto sempre più insperata certezza, un presente capace di scacciare il nerissimo inizio di stagione e di rilanciare i lombardi nelle posizioni più nobili della classifica. Sempre in chiave playoff, netta (seppur prevedibile) vittoria del Pescara, 0-2 al Como e cristallina prestazione del numero 10 Lapadula, vero e proprio trascinatore di una compagine gagliarda ed ordinata tatticamente. Torna

Attacco a tutti

Il terribile attacco alla culla della civiltà occidentale, Parigi, avvenuto ieri sera per le strade della capitale francese, inorridisce e sconvolge. Uniti nel cordoglio. La redazione

Donnarumma, l'enfant prodige

| A NDREA BUGNO  | Personalità, coraggio, carisma. I tratti che distinguono un portiere di successo sono probabilmente questi e poco importa se sulla tua carta d'identità ci sia scritto 25 febbraio 1999: Gianluigi Donnarumma dopo essersi preso i pali del Milan, sostituendo Diego Lopez nelle ultime quattro uscite con la maglia dei rossoneri (nelle quali ha subito soltanto due gol salvando ripetutamente il Milan contro l'Atalanta, sabato sera), è pronto anche a prendersi l'Italia Under 21 di Luigi Di Biagio. Il selezionatore azzurro non ha potuto fare a meno, così come tutta Italia, di apprezzare le qualità dell'estremo difensore di Castellammare di Stabia, che nonostante la sua giovanissima età si destreggia tra i palo come un veterano alla centesima o duecentesima presenza nella massima serie. E' il momento di Donnarumma dunque, anche in Nazionale ed oggi, in conferenza stampa, il portiere del Milan ha parlato della sua convocazione, che però non sembra me

Italia, le scelte di Conte

JOHNATHAN SCAFFARDI @Vavel Pausa. Il frenetico incedere della A trova un ostacolo, per alcuni fastidioso, per altri foriero di tempo utile per tirare il fiato. Incombono le rappresentative nazionali e anche l'Italia torna ad attirare l'attenzione di media e addetti ai lavori. Il pass europeo è nelle tasche azzurre da tempo, ma la doppia amichevole in programma tra venerdì e martedì prossimo consente al Ct di valutare nuovi effettivi e lanciare silenziose frecciate ad alcuni del "vecchio" gruppo. Manolo Gabbiadini veste la casacca italiana, Lorenzo Insigne resta al sole di Napoli. Messaggi. Manolo, relegato in panchina al San Paolo da Gonzalo Higuain, re a singhiozzo nelle notti di Coppa, si consola con l'Italia, mentre Lorenzo il Magnifico ripensa ai trascorsi recenti, con il saluto al gruppo per un fastidio al ginocchio. Polemiche che trovano oggi ulteriore linfa. Nel settore offensivo, con Gabbiadini, conferme per Eder e Pellè, Zaza occupa la

ApertA, più che mai! #SerieA

di Paolo Brescia ApertA. Sintesi lampo di un campionato che arriva alla terza sosta stagionale con una situazione di classifica esaltante. Non c'è un padrone. Due squadre in vetta -Inter e Fiorentina- continuano a stupire, la Roma si prende il derby, la Juve- e il Napoli- non mollano un centimetro. Inter e Fiorentina in vetta , già. Forse non ci credono nemmeno i tifosi, ma con cinismo e merito, sono lì, a sognare. Due vittorie esterne, difficili, con Torino e Samp. Da un lato l'Inter, ancora con l'1-0, a segno stavolta Kongdobia, dall'altro la coppia Kalinic-Ilicic. Meglio la Fiorentina, per mole di gioco, bene l'Inter in difesa. Il campo parla, è vetta. Trionfo Roma, senza tifo e curve... La Roma si prende Roma . Conquistato un derby triste, ma non spento. Brutto non vedere le curve, ed ecco che ci pensa il campo ad accendere i riflettori. Agonismo, lotta e polemiche. Come sempre. Polemiche per un rigore inesistente dato e per due grazie su Lulic (non s

Napoli pazzesco! Bene Fiorentina e Lazio

di E.Ciccarese NAPOLI: 10 | 5 Napoli (El Kaddouri, Gabbiadini, Gabbiadini, Maggio, Callejon) | 0 Midtjylland Squadra in formissima, schiacciasassi anche in Europa. Sarri si è addirittura permesso un: "Tutto il merito ai giocatori", e qui la domanda sorge spontanea: la rosa è simile a quella dello scorso anno, davvero Benitez avrebbe lo stesso andamento? Grandissimo il tecnico toscano. Bel gioco, cinismo, difesa eccezionale e carattere alla base della ricetta Napoli, che per ora sembra funzionare. Belle in particolare le prestazioni di Maggio e Gabbiadini, che hanno ritrovato lo smalto giusto. Qualificazione meritata che arriva con due turni di anticipo; dato da non sottovalutare poichè ora è possibile concentrarsi maggiormente per riacciuffare Roma, Fiorentina e Inter in campionato. LAZIO: 7 | 0 Rosenborg | 2 Lazio ( Djordjevic, Djordjevic) Nonostante il derby che si avvicina e la pressione dei fans norvegesi (definirli calorosi è un eufemismo, come ci i

Roma e Juve, ora si!

di Paolo Brescia Ora si, ma che fatica. Roma e Juve fanno un passo avanti importantissimo verso gli ottavi, con sofferenze indicibili, ma alla fine ben ripagate.  La Juve porta a casa 1 punto da Mönchengladbach , cercato, preso con i rischi del mestiere (2 traverse per i tedeschi). Errori difensivi rivedibili, per la Juve, ma fino alla parità numerica il gioco è stato sullo stesso livello, nonostante la squadra più in forma tra le due, al momento, è senz'altro il Borussia. Poi, il fisiologico crollo. Ma...con Buffon le sicurezze ci sono, ancora. Che fenomeno, che miracoli. Male, stavolta, Dybala-Morata, gioia per il gol al rientro di Liechsteiner.  Ora, comunque, la qualificazione è vicinissima, alle spalle del City dominatore. Tutto. però, è ancora in gioco. La psicopatica Roma , invece, porta a casa, o meglio tiene in casa, i tre punti . Unico risultato, la vittoria, aveva detto Garcia. E la squadra, come nei migliori auspici, aveva risposto benone, con 2 gol in 29'. Poi

Roma: testa alla Champions, cuore al Derby?

Il rischio della Roma, impegnata questa sera contro il Bayer in una delicata sfida di Champions, è di pensare al derby di domenica e distrarsi: per Garcia, però, non sarà così. PAOLO BRESCIA "Non abbiamo scelta: dobbiamo vincere". Le parole di Rudi Garcia, a poche ore da Roma-Bayer, sembrano una sentenza inappellabile. Sono lo specchio della situazione della Roma in Champions: una gara senza repliche, uno scoglio da superare col massimo risultato, con la consapevolezza che i tre punti potrebbero non bastare. Il campionato non può e non deve distrarre, nonostante gli occhi di tutti vadano al derby con la Lazio di domenica. La Roma non può fare l'errore di concentrarsi sul futuro, importantissimo, della sua Serie A, perché il grosso rischio è quello di sbagliare l'approccio di entrambe le gare: stasera, troppo impegnata a pensare al derby, domenica con la testa agli errori del mercoledì: ne deriverebbe un disastro. L'approccio alle gare è infatti da tempo

Roma e Lazio, batoste milanesi

di Paolo Brescia Sarà stato Cantone. Sarà stata la frase "Milano è tornata capitale morale, Roma non ha gli anticorpi" era riferita al calcio. Sarà stata Expo. Sarà. Per una sera, intanto, la Milano bistrattata, la Milano che negli anni aveva perso smalto, si è ripresa qualcosa , non tutto, ma qualcosa. Il pane dei tre punti, e qualche certezza, nonostante tutto. Nella milano nerazzurra il companatico si chiama vetta, quota 24. Dall'altro lato meneghino, invece, si parla di panchina rinsaldata per Mihajlovic, che nella "sua" Roma affossa una spenta Lazio, con i colpi di Bertolacci, Mexes e Bacca. Roma e Lazio, come nelle migliori "sliding doors" che solo il calcio, e la vita, ci regalano, si affronteranno la prossima domenica, l'8 novembre, in un derby importante ma insipido. Non per classifica, ambizioni, tecnica, quello si vedrà. Insipido, per la questione curve , sulla quale da queste pagine ci battiamo da tempo. Questione annosa, in parte

Sogno Roma, addio Juve?

di Paolo Brescia continua l'assenza della Sud, nonostante il primato Roma Sogna Roma, canta Napoli, occhio alla Fiore. Tanti dati nel mercoledì da leoni in campionato, tante le analisi possibili e le immagini di questo decimo turno, per una serie A che non ha padrone, ma che continua ad avere, questo si, una squadra in vetta, da sola, sempre a + 2: la Roma. I Giallorossi, infatti, non possono essere definiti padroni appieno, ma sabato prossimo avremo risposte più chiare sulla voglia matta di titolo degli uomini di Garcia. Intanto, 5 vittoria consecutiva in campionato, numeri incoraggianti con 25 gol fatti. Solito gol subito, ormai non fa notizia: un 3-1 che sembrava già scritto, nell'aria. Udinese poco virile, capace di una debole reazione condita da un timido ma costante pressing dopo il 70' . In casa Roma, prove superbe di Maicon , Pjanic , Nainggolan, Florenzi, Manolas, Digne, Gervinho . Anche Dzeko ha fatto il suo, ma il gol è mancato: tre occasioni ghiottissi

Premier: il Chelsea affonda, Mou ai saluti

Il nostro appuntamento con Vavel continua : oggi andiamo in Premier League, dove oltre al derby di Manchester (0-0), e alle vittorie secche di Tottenham e Arsenal, abbiamo assistito alla disfatta, finale?, del Chelsea di Mourinho. Sconfitta contro il W.Ham, la strada per i blues si fa durissima Leggiamo un estratto del pezzo, leggibile su vavel.com/it. Quando i sogni diventano realtà. E' proprio il caso del West Ham che continua a sognare riuscendo a battere anche il Chelsea. Partita ricca di emozioni e di polemiche, con gli Hammers bravi a passare in vantaggio con un gol del redivivo Zarate. Nel finale di primo tempo succede di tutto: Lanzini prima salva sulla linea un gol ormai fatto diZouma e poi fallisce il raddoppio a due passi dalla porta di Begovic. Sulla ripartenza Fabregas realizza il gol del pareggio per i Blues, annullato, probabilmente ingiustamente, dall'arbitro Moss per offside. Infine rosso giusto a Matic, che trattiene ingenuamenteSakho. La ripresa è altr