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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Stella nascente

| Emanuele Onofri | Una delle rivelazioni di quest’anno nel nostro campionato è Patrik Schick, attaccante classe 1996 in forza alla Sampdoria. Quali sono le sue doti tecniche? Quale il suo futuro? Cresciuto nelle giovanili dello Sparta Praga, si è fatto notare in prestito al Bohemians, in Scozia, con il quale ha segnato sette reti in ventisette presenze in campionato. A seguito dell’ottimo rendimento del giovanissimo attaccante ceco, molte squadre erano piombate su di lui nella finestra estiva dello scorso mercato: la prima offerta è stata quella di Walter Sabatini, allora DS della Roma, che aveva promesso allo Sparta Praga 500.000 euro di anticipo e quattro milioni di riscatto obbligatorio al termine della stagione. Questa offerta per quanto allettante e quasi andata in porto, è stata in extremis superata da quella della Sampdoria di Ferrero che ha pagato subito i quattro milioni di euro allo Sparta che ha preferito vendere subito il giocatore piuttosto che aspettare

Proposte per il WeekEnd

| Emanuele Ciccarese | Ben due derby vi arricchiranno questo fine settimana calcistico. ROMA-LAZIO SERIE A DOMENICA 30 h 12:30 Un derby capitolino particolarmente importante, per entrambi i fronti. La Roma deve assolutamente vincere per iniziare a chiudere la cassaforte del secondo posto, la Lazio è insidiata dalla rivelazione Atalanta (1 punto di vantaggio) e una vittoria darebbe senz'altro sicurezza per la rincorsa al quarto posto, tutt'altro che facilmente raggiungibile. Tatticamente sono due team interessanti, poichè si adattano all'avversario e propongono uno stile di gioco diverso: la ricerca del cinisimo su contropiede di Inzaghi contro l'ossessione del palleggio e della profondità di Spalletti. Le dinamiche future dipenderanno senz'altro anche dai risultati di Juve-Atalanta e Inter-Napoli, occhi puntati su quest'ultima in particolare, che può sancire definitivamente un campionato aperto (con la vittoria del Napoli) o chiuso (con la

Passaggio di consegne

| Francesco Lalopa | Dal nevrotico Sabatini all'imperscrutabile Monchi, l'universo giallorosso si prepara ad un altro cambio di mentalità. Il "Leone di San Fernando" e la "Lupa". Chissà che la curiosa accoppiata non sia fruttuosa... Quando ci si appresta a cercare un nuovo lavoro dopo aver passato anni nella stessa azienda, la prima cosa che si fa è aggiornare il curriculum vitae, in modo tale da far capire al proprio interlocutore di avere a che fare con un professionista serio, di essere uno che il proprio lavoro lo sa fare. Se guardassimo tutti quanti al curriculum di Monchi dopo il suo addio al Siviglia, faremmo certamente caso ai trofei vinti oltre che ai talenti scovati in giro per il mondo: sono ben 5 le Europa League (oltre altri trofei) vinte dalla squadra andalusa sotto la sua guida. Eppure quella che per tanti direttori sportivi può essere considerata una dote, per Monchi può, tutto a un tratto, trasformarsi in un fardello, uno di q

Per una manciata di punti

| Valerio Frezza | Una manciata di punti separa la Spal dal ritorno in serie A dopo quasi 50 anni. 

Semifinali difformi

| Luca Balbinetti | La FA Cup non delude mai: queste semifinali hanno ripagato l'attesa. Sono stati due match totalmente difformi, perché le squadre in campo rappresentavano concezioni di calcio estremamente differenti tra loro. Quello tra Chelsea e Totthenam è stato un match che ha messo a confronto due idee di calcio agli antipodi. I Blues di Conte sono la massima espressione del calcio “gregario”, dall’altra parte la squadra costruita da Pochettino è una macchina perfetta per sfornare un calcio moderno fatto di velocità e tecnica individuale, ma che pecca in concretezza. Come spesso accade nel nostro sport, il finale era già scritto, in casi rari ( purtroppo ) la bellezza vince sulla forza. Il Chelsea vola in finale, grazie alla evidente differenza emersa nella qualità degli interpreti che alla lunga hanno risolto la gara, far entrare Hazard dalla panchina fa una certa differenza. Per il Totthenam non era “solo” una semifinale di FA Cup, poteva essere il colpo di

Inchinarsi all'onnipotenza

| Francesco Lalopa | E' nel segno di Messi che si conclude una delle sfide più attese degli ultimi anni tra Real Madrid e Barcellona. Grazie ai tre punti conquistati, i catalani tengono aperta la Liga e agganciano in vetta alla classifica i rivali di sempre del Real. Adesso i madrileni hanno tutta la pressione del mondo sulle spalle, per un finale di stagione che promette di essere incandescente. Tanti lo davano per finito, lui ha risposto sul campo. Ancora una volta.

Occasioni europee

| Paolo Brescia | Treni che passano solo una volta. La Roma questa sera ha l'opportunità di chiudere virtualmente la sua stagione, andando a prendersi un discreto margine sul Napoli in quel di Pescara, dopo lo stop dei partenopei a Reggio col Sassuolo (2-2). Occasioni, cose importanti in anni storti, a scudetto ormai sfumato. La Juve, infatti, si piazza a -8 (in 5 gare) dall'obiettivo storico dei 6 titoli di fila. Anche ieri (4-0 al Genoa), nessuno ha potuto minimamente incrociare lo sguardo dell'avversaria di turno: troppo spento, troppa Juve, troppo Juventus Stadium. Ogni record viene demolito in quelle mura, ogni numero si fa piccolo su quegli spalti. E maggio ci dirà anche qualcosa in più sul fronte Champions.  

Il Barcellona dei miracoli

| Redazione | Per la video rubirca di Aprile non potevamo non parlare del Barcellona, quello epico, vittorioso, glorioso. Quello che ha riscritto la storia del football di novecento e nuovo millennio. Da quasi zero.

Fiorentina-Inter, l'ultima chiama

| Emanuele Onofri | La partita di sabato sera al Franchi sarà veramente l’ultima occasione per lottare per un posto in Europa League: Fiorentina ed Inter infatti, rispettivamente a -8 e -4 punti dal quinto posto, hanno fatto un brutto passo falso nell’ultima giornata, venendo entrambe beffate all’ultimissimo minuto. Il rigore dell’ex Pasqual, oltre a salvare molto probabilmente l’Empoli dalla retrocessione, affonda la Fiorentina, che regala un punto ad Inter, Milan, Lazio ed Atalanta. L’Inter, invece, dopo un primo tempo strepitoso nel derby “cinese” contro il Milan, stacca la spina e si fa rimontare da 2-0 a 2-2 con il gol al novantasettesimo di Zapata, assegnato grazie all’aiuto della goal line technology.

Proposte per il weekend

| Francesco Lalopa | Le due partite più belle del weekend, come sempre. Una è scontata... Liga BBVA Real Madrid-Barcellona domenica 23 ore 20:45 E' la partita che deciderà questa Liga e indicherà la vincitrice del campionato. Le squadre vengono da due periodi totalmente differenti: i padroni di casa arrivano dal contestatissimo passaggio di turno in Champions mentre i "Blaugrana" son reduci dall'eliminazione per mano della Juventus. Con il solo campionato come obiettivo i catalani tenteranno il tutto per tutto, cercando di fare la partita per portare a casa l'unico risultato utile: la vittoria. Grande assente di giornata sarà Neymar a causa della squalifica inflittagli qualche settimana fa. La sfida fra Real e Barcellona è soprattutto una sfida tra due modi differenti di vedere e vivere il calcio, la sfida tra la storia calcistica della Spagna e dell'Europa, la sfida tra Cristiano Ronaldo e Messi, semplicemente i due giocatori più forti in ci

Ritmi intensi, possibili rinascite

| Emanuele Ciccarese | Nei quarti di Europa League il carattere è prevalso sulla tecnica, ogni differenza si è azzerata. E qualcuno può rinascere. CONSACRAZIONE AJAX? Schalke-Ajax ha posto in palio la possibile consacrazione, non solo la semifinale; è stata infatti una sfida tra due società che da tempo costruiscono con mattoni giovani e talentuosi delle strutture ambiziose. Nell'esito finale vediamo gli Olandesi prevalere e i tedeschi beffati per l'ennesima volta quando sono vicini ad un importante traguardo, che manca da parecchio tempo. L'Ajax ha la ghiotta opportunità di tornare ad essere influente nelle gerarchie continentali, nel rettangolo di gioco e magari sul mercato, la rosa a disposizione può farcela. LOTTERIA LIONE Solo ai calci di rigore la spunta il Lione. Semifinale intensissima, Besiktas piacevole sorpresa per aver gestito con intensità e caparbietà la doppia sfida. In campo evidenti la capacità di ripartir

Il paradosso della serie B

| Valerio Frezza | Nove punti in tre partite: questi i numeri dello strappo che la Spal ha inflitto al campionato di serie B. Rialzarsi dopo una caduta rovinosa è il pregio più importante per chi ha velleità da primo della classe e la formazione spallina ha reagito da grande squadra dopo le sconfitte in serie contro Frosinone e Avellino. 

Invincibili e sovrani

| Paolo Brescia | Uscire da una doppia sfida con il Barcellona senza subire gol. Il verdetto dei 180' juventini contro i catalani non è una sentenza di morte o un amara resistenza finita male. E' la gloria, la storia, l'ennesimo picco di un ciclo che sembra infinito.  Torna a casa, Messi

C'è ancora vita in Premier?

| Luca Balbinetti | Mourinho ed il suo United, domenica pomeriggio, ci hanno regalato un barlume di speranza di assistere ad un finale testa a testa per incoronare la regina della Premier League.

Crotone, sogno o realtA'?

| Max Strati | Quando mancano 6 giornate alla fine del campionato, la lotta salvezza ha assunto dei contorni interessanti, dopo un periodo di secchezza. Escludendo Pescara e Palermo, assenti e già in B, tutto sembra ruotare attorno ad Empoli e Crotone, distanti 5 punti. 

Giochi fatti

| Paolo Brescia | Che i giochi fossero fatti, era cosa nota, era impressione comune. Che le cose siano precipitate nel sabato pre Pasquale è il dato che, a -6 dalla fine delle ostilità, ci viene consegnato. Un turno esplicativo, forse troppo, dei valori in campo e fuori, delle prospettive su titoli e coppe. La Juve non molla, vince a Pescara, la Roma si blocca con l'Atalanta, il Napoli si riavvicina a suon di triple.

Fine di un'era

| Andrea Piana | Con l'ufficialità del passaggio di proprietà della società A. C. Milan si è conclusa l'era Berlusconi. Una fase durata quasi 31 anni e che, con 29 trofei, di cui tredici a livello internazionale (5 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali e un Mondiale per Club), sarà ricordata come una delle più vincenti della storia del calcio.  Oltre all'ex Presidente, saluta il Milan anche Adriano Galliani, sempre presente e spesso decisivo in questi 31 anni. Gli ultimi anni di questa fase, pieni di difficoltà e di delusioni, non possono cancellare le vette e i successi che la squadra ha raggiunto in questi decenni. La società passa alla cordata Rossoneri Sport Investment Lux, fondata dall'investitore cinese Yonghong Li, che sarà molto probabilmente il nuovo Presidente del Milan. Non è ancora chiara l'identità degli altri fondi che hanno finanziato l'operazione e che contribuiranno alla gestione della società ma la

Proposte per il weekend

| Francesco Lalopa | Il fine settimana di Pasqua è un'ottima occasione per poltrire sul divano e guardare partite fino allo sfinimento. Di seguito vi consigliamo due interessanti sfide del weekend calcistico europeo.  Il "Teatro dei sogni": che sia il palcoscenico dove Mou si prenderà una piccola vendetta su Antonio Conte riaprendo la Premier ?

#WengerOut

| Luca Balbinetti | Il matrimonio tra Arsène Wenger e l’Arsenal sembra essere arrivato al capolinea per tutti, ma non per lo stesso tecnico francese, il quale un po’ per strategia un po’ per orgoglio non sembra interessarsi delle intense voci riguardanti il suo addio. Proviamo a spiegare i motivi per cui Wenger debba necessariamente lasciare l’Arsenal.  1  Prima di tutto Arsène Wenger va ringraziato infinitamente per aver dato anima e gioco ad una delle squadre più sensazionali della storia del calcio: l'Arsenal degli invincibili  ha fatto sognare intere generazioni e dato modo a Henry di dimostrare di essere uno dei giocatori più talentuosi del pianeta. Il punto però è che dopo quella formazione l’atteggiamento del manager non è cambiato di una virgola, e questo si sa, è un difetto nel calcio moderno. Sembra che Wenger si sia fermato a quell’idea di gioco, a quella formazione e dal 2006 è alla continua ricerca di qualcosa che ci si avvicini anche minimamente,

Emerson Palmieri, voglia d'Azzurro

| Emanuele Onofri | A Coverciano, ormai per la terza volta, è cominciato martedì uno stage specifico per i calciatori che non sono nel giro della Nazionale, ma che si stanno mettendo in evidenza con le proprie squadre e che saranno valutati dal mister Gian Piero Ventura. Uno di questi è Emerson Palmieri, terzino sinistro classe ’94, che ha nome brasiliano, ma origini italianissime da parte di madre.

Prove di fuga in B

| Valerio Frezza | Se fosse una tappa ciclistica ci potrebbe ricordare quei bei duelli in bianco e nero sulle strade polverose di provincia. Invece parliamo della coda della serie B 2016/17.     

Emozioni Liga

| Francesco Lalopa | La settimana di Liga appena conclusa ci ha lasciato con numerose sorprese: dal derby di Madrid alla sfida tra Malaga e Barcellona passando per il commovente addio di Monchi a Siviglia. La lotta al titolo resta cosa riservata alle due big con l'Atletico poco distante mentre il Siviglia è tornato a correre. Cinico e letale sotto porta: il punto fermo da cui ripartire per l'Atletico