| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Emanuele Ciccarese |
Nei quarti di Europa League il carattere è prevalso sulla tecnica, ogni differenza si è azzerata. E qualcuno può rinascere.
CONSACRAZIONE AJAX?
Schalke-Ajax ha posto in palio la possibile consacrazione, non solo la semifinale; è stata infatti una sfida tra due società che da tempo costruiscono con mattoni giovani e talentuosi delle strutture ambiziose. Nell'esito finale vediamo gli Olandesi prevalere e i tedeschi beffati per l'ennesima volta quando sono vicini ad un importante traguardo, che manca da parecchio tempo. L'Ajax ha la ghiotta opportunità di tornare ad essere influente nelle gerarchie continentali, nel rettangolo di gioco e magari sul mercato, la rosa a disposizione può farcela.
LOTTERIA LIONE
Solo ai calci di rigore la spunta il Lione. Semifinale intensissima, Besiktas piacevole sorpresa per aver gestito con intensità e caparbietà la doppia sfida. In campo evidenti la capacità di ripartire rapidamente e in maniera massiccia dei turchi (chapeau Talisca, gran giocatore), mentre i francesi hanno dimostrato ancora una volta di avere un'ottima gestione della palla e intelligenti scelte offensive. Inevitabile poi che nella trappola dei calci di rigore sia stato decisivo il piano emotivo. Il Lione d'altronde, ha troppa nostalgia delle posizioni importanti.
RIFONDAZIONE UNITA?
Qualcosa di grande può accadere a Manchester. Nella città industriale inglese, abituata a grandi glorie, un trofeo europeo manca da tanto tempo e fimalmente l'idea si può concretizzare. Mourinho allena un gruppo solido sul livello mentale e tattico, può contare su giocatori di talento e non puntare più della metà delle forze sull'Europa League sarebbe sbagliato. È evidente già dal tabellino che non è stato facilissimo per i diavoli rossi superare l'ostacolo Anderlecht, battuto solo ai supplementari, ma la natura di questa competizione è tale e questa squadra ha tutte le carte in regola per farcela.
L'IMPRESA FACILE E FACILITATA DEL CELTA VIGO
Ancora una volta rischiamo di veder trionfare una spagnola. Il Celta Vigo complice il tragitto ha eliminato il Genk senza apparenti meriti tattici o tecnici, ma giocando una partita in maniera semplice, se diamo uno sguardo alle statistiche possiamo notare quanto sia stata equilibrata questa doppia sfida. La rosa della probabile cenerentola cadetta spagnola il livello è medio, è presente qualche giocatore di qualità (Aspas su tutti) ma probabilmente il vero valore si metterà a nudo nella semifinale.
In sintesi, sarebbe doveroso da parte della UEFA un accorgimento sui sistemi che regolano i sorteggi e le qualificazioni, per evitare di ritrovarsi squadre di mezza classifica e dalla dubbia qualità procedere con facilità imbarazzante in una competizione europea.