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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Pipita d'Oro!


di Paolo Brescia

sono 12 per il Pipita!
ROMA- Doveva succedere. La vetta tanto attesa è arrivata, e a Napoli si fa festa. Ritrovato il gioco, ritrovata la solidità, ritrovati i gol, ci sono gli ingredienti giusti per vivere un sogno che potrebbe superare la realtà.
Il Napoli c'è e non fallisce, anche se stavolta pecca un po' in gestione del gioco, soprattutto nel secondo tempo. Una gara, quella contro l'ottima Inter di Mancini, che ci regala tanti dati. Non sarà decisiva, lo ha detto bene Sarri, ma il Napoli da solo, davanti, dopo 25 anni, è un segnale forte al calcio nostrano, rivoluzionato dal quel semplice impiegato toscano, inventatosi allenatore. Non diamogli gloria totale, perché i successi si devono ancora toccare con mano, ma possiamo concedergli il grande merito di star mostrando quel Gioco che da anni aspettavano a Napoli, senza pensare a gestire i campioni, come invece erano troppo impegnati a fare i suoi predecessori. E poi, davanti, c'è il numero uno al mondo, senza tema di eresia: IL PIPITA. Con lui sono la forza, la classe, la concretezza, il tiro, lo scatto: tutto. E’ stato impressionante il primo gol, una legnata sul primo palo, con Handanovic immobile. Una dimostrazione di forza, di intelligenza, di qualità la seconda rete, con i difensori nerazzurri che hanno provato inutilmente a spostarlo. Higuain ha resistito e poi è andato a colpire con precisione. Due gol pazzeschi.

Mancio, sorridi-E poi c'è l'Inter. Può davvero essere contento, Mancini. Una squadra brillante, soprattutto nel secondo tempo, quello giocato in 10 uomini, vista l'espulsione dubbia di Nagatomo. Il finale è epico, con Reina (altro leader) a salvare il Napoli (due pali in una azione, il destino dice Napoli?), ma la grinta dimostrata, può tranquillizzare. L'Inter ha confermato la sua crescita proprio nel mezzo di due sconfitte, quella di San Siro contro la Fiorentina, dove non era matura e dove ha peccato, e quella di ieri sera, dove finalmente ha impostato un modulo che la rende offensiva e compatta anche in situazioni difficili. Il pareggio sarebbe stato più giusto.


Gli altri dati del match sono lo scheletro pauroso che ha il Napoli a centrocampo, con Hamsik-Jorginho-Allan impressionanti e il talento inaspettato che ha trovato l'Inter in Lijaic.


Nell'altra gara del lunedì, pareggio esaltante al Mapei stadium, tra Sassuolo e Fiorentina. 1-1 deciso da Valero e Floccari, ma risultato a parte abbiamo visto un altra bella gara, tra due squadre che non hanno paura di giocare senza aspettare l'avversario, che si schierano equilibrate in mezzo al campo. In questo, il Sassuolo riesce meglio a mettere paura, e la classifica parla chiara. Complimenti a Di Francesco.

Ieri parlavamo dei dati della domenica, li riassumiamo in poche frasi-lampo, chi vuole può leggere l'editoriale completo qui: http://calciovistodame.blogspot.it/2015/11/cacciateli-garcia-e-pioli-toccano-il.html. Intanto:
-tristezza Capitale
-rinascita Milan
-rincorsa Juve
-tracolli Verona, Samp e Genoa
-ansie salvezza Carpi e Bologna
-Fortino Matusa

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