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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

1 punto in due, è gia #RomaJuve


°pianetaempoli.it
di Paolo Brescia


Presto, è prestissimo. La prima di campionato non potrà mai consegnarci i verdetti sull'andamento di questa stagione, lo sappiamo. A noi tocca valutare, commentare, osservare i punti di forza o i punti deboli visti nei 90', i primi 90' di gioco, non quelli delle prossime 37 gare. Tutto cambierà già il prossimo weekend, tutto cambierà dopo la sosta, e via dicendo...
Questo, per spiegare il titolo...provocatorio. Perché a guardare solo i risultati, Roma e Juve, le rivali per eccellenza degli ultimi due anni, insieme hanno guadagnato 1 punto, frutto di un pareggio e una sconfitta. Ciò impone riflessioni particolari, ansie speciali, inquietudini? No. Solo, la prossima gara, Roma-Juve, sarà agguerrita. Come sempre, d'altronde.


LaJuve è entrata nella storia. Difatti i bianconeri hanno perso per la prima volta all'avvio del campionato in casa(33V, 7P prima d'ora-sconfitta 1-0 con l'Udinese-). Dare importanza al dato statistico rende l'idea di come dispiace perdere, quello sempre, ma bisogna imparare a valutare le cose con lungimiranza. Mai demonizzare, mai allarmare. Si sente dire: "alla Juve manca un regista, allarme"! O anche: "non c'è uno spacca partite, Dybala andava fatto giocare di più e Mandzukic non ha i piedi buoni". Alla Juve mancavano, e questo è l'unico dato di fatto, Morata, Khedira, Marchisio, Alex Sandro.  Gli errori, minimi, li elenchiamo: Pogba poco lucido, Lichtsteiner meno propostivo del solito e distratto sul gol. Bisogna aspettare, far decantare i valori delle squadre, vedere le rose al completo, o quanto più possibile, almeno. Altrimenti si grida "al lupo" inutilmente, poi quando arriva veramente non accorre nessuno.

bentornato CASTAN!
Questo vale anche per la Roma. Dzeko-Salah-Gervinho non hanno segnato a Verona(1-1, gol Florenzi): sono imballati? C'è qualcosa che non va? Assolutamente. Bisogna evidenziare gli errori, altrimenti si creano alibi: sul gol scaligero Torosidis si addormenta, forse serve un esterno basso di qualità superiore. Poi, si lascia lavorare(parola che a Roma, piazza ansiosissima, non va giù).

Su Milan e Napoli, discorso diverso.
 Quando si individua un problemino di mentalità, bisogna(Sarri docet) evidenziarlo subito, alla prima uscita. Eliminarlo e ripartire. Ma non fare sconti. Il Napoli continua con quel famoso modo di fare: in vantaggio e controllo, cala la palpebra, e squadre rodate come il Sassuolo ne approfittano. Poi, forse, ingiusto il ko. Sul Milan il problema è di ordine. Si difende ancora con ansia(Ely e Romagnoli rivedibili), questo non è un dramma, ma spesso i problemi piccoli, non corretti, diventano dei problemoni. Aggiungete poi a quanto detto anche la qualità della Fiorentina, che come accennavamo qualche giorno fa, ha le carte in regola per un ottima stagione. E Sousa ci piace, è fresco.

Il rischio opposto è gasarsi: Lazio, Inter e Samp su tutte. Bologna, Atalanta e Carpi sono poca roba(poi, mai dire mai...d'altronde siamo sempre alla prima, anche per loro). Pensare di essersi messi alle spalle problemi e disagi per vittorie così è da folli, ben lo sanno Pioli e Mancini. Nutro i miei dubbi su Zenga, per il quale non stravedo, tatticamente parlando. Ora la Lazio è attesa dall'interessante ritorno di coppa, grande cartina tornasole del lavoro svolto. Quello che deve fare l'Inter, invece, è esaminarsi, lentamente e bene. A tratti i nerazzurri sono statici, immobili, orizzontali: non è sempre domenica, non si gioca con squadre che al 93 ' ti regalano i 3 punti lasciando calciare dalla lunga un bomber come Jovetic...

Buon avvio, ma da prendere sempre con le pinze, per Torino, Palermo e Chievo. Provinciali, a chi?

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