| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
Era il 30 giugno 2011, un anno e spiccioli fa, quando gli sceicchi del Qatar si comprarono il Paris Saint Germain, club non certo in prima fila nell'ideale ranking europeo. In poco più di 12 mesi, le cifre contabili sono spaventose, da record, capaci di abbattere i record stabiliti dal Chelsea di Abramovich o dalManchester City di Al Mansour.Con l'acquisto di Ibrahimovic, viene raggiunto il tetto dei 200 milioni spesi per i cartellini.
Un traguardo tagliato soprattutto con gli ultimi botti, con Thiago Silva, con Lavezzi, con Verratti, che, teoricamente, non appare nemmeno nella grafica assai esplicita proposta da "Le Parisien" sull'undici da Dream Team che i qatarioti hanno messo insieme in un solo calendario. Si noterà come un solo giocatore (il capitano Jallet) sia stato prelevato prima dell'avvento dei ricchissimi degli Emirati: e altresì che la gran parte dei soldi sia stata immessa nel mercato italiano, con Milan (Thiago Silva e Ibrahimovic), Roma (Menez), Napoli (Lavezzi), Palermo (Pastore e Sirigu), Inter (Thiago Motta), Juventus (Sissoko), Pescara (Verratti) nella parte delle beneficiate.
Ma gli investimenti sulle proprietà dei cartellini verranno sorpassati a destra dalle spese per gli ingaggi. Il mega-contratto già pronto per Ibrahimovic fa sì che la formazione-base del Psg abbia una busta paga media pari a qualcosa come 5,3 milioni a testa, praticamente una formazione composta da tutti "top player" anche se qualcuno, ovviamente, non lo è sul campo. Ibra e Thiago Silva contribuiscono alla grande a questa follia: ma non si può non notare come giocatori bravi, ma non fondamentali, percepiscano stipendi fuori mercato (3,8 Sissoko, 4,5 Maxwell, 4,5 Thiago Motta). Vaso di coccio tra tanti vasi di ferro, paradossalmente, proprio capitan Jallet, ancorato a "miseri" 1,2 milioni annui. Non sarà da biasimare se, anche lui, si precipiterà a bussare all'ufficio di Leonardo.