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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Kevin, di nuovo

 | Emanuele Onofri |

Il gol nel derby vinto dalla Roma sembra aver segnato il nuovo inizio della carriera di Kevin Strootman, uscito finalmente dal buio tunnel nel quale era entrato il 9 marzo 2014, quando al San Paolo di Napoli, si lesionò il legamento anteriore del ginocchio sinistro.


Purtroppo l’operazione subita dal centrocampista orange lo costrinse ad una sosta molto più lunga del previsto: Kevin ha infatti potuto riprendere a giocare con regolarità solo nelle ultime partite della passata stagione, nonostante fosse tornato in campo precedentemente (nel finale di Roma-Torino e nel secondo tempo di Roma-Lazio, fornendo l’assist per il primo gol di Francesco Totti) prima di doversi ri-operare. La seconda operazione è stata magistralmente condotta dal prof. Mariani e dalla sua equipe, i quali ultimamente hanno rimesso in piedi svariati giocatori giallorossi che avevano subito lo stesso tipo di intervento.

Strootman non ha tradito le attese e, tenendo fede al suo carattere, è da subito tornato uno dei punti cardine della Roma, allenandosi con professionalità ed impegno. Sorprendente è anche il fatto che un giocatore della sua mole, tornato da quasi due stagioni di inattività, sia in grado di sostenere numerose partite consecutivamente a livelli altissimi. Kevin è infatti un lottatore del centrocampo, combatte su ogni pallone e ringhia contro ogni avversario. Ne è la dimostrazione proprio il gol di domenica nel derby, quando si è ritrovato a pressare al limite dell’area il laziale Wallace, riuscendo a rubargli il pallone ed essendo allo stesso tempo tanto lucido da scansare letteralmente Dzeko, per non farlo finire in fuorigioco attivo, puntare Marchetti e batterlo con uno scavino da attaccante vero.

Proprio queste sue caratteristiche da leader, in campo e fuori, gli hanno permesso di entrare nel cuore dei tifosi giallorossi da subito, nonostante il clima poco felice dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, ormai ricordo lontano.

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