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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La giornata della sentenza

| rio_alve |
Lee Van Cleef, nella sua quarantennale carriera di attore, ha interpretato moltissimi personaggi. Sergio Leone, mito indiscusso del genere spaghetti western e non solo, lo volle, col suo viso tagliente ed occhi aguzzi, nel suo 'Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo' al fianco di Clint Eastwood ed Eli Wallach. Nella pellicola del 1966 il suo ruolo era quello del cattivo ed il suo nome era “Sentenza”. Nella settimana in cui si ricordano i trent'anni dalla scomparsa del grande Sergio Leone ci sembrava doveroso iniziare sia con un omaggio al regista romano sia con un riferimento al personaggio di “Sentenza” perché, nel frattempo, si è giocata una giornata fondamentale in serie B e, a centottanta minuti dalla fine del campionato, di sentenza ne è arrivata una tanto definitiva quanto meritata.

Il turno infrasettimanale ci ha consegnato il nome della prima squadra promossa in serie A. Grazie al pareggio per 2-2 tra Palermo e Spezia, la vittoria di misura sull’Ascoli per 1-0 ha consentito al Brescia di staccare il biglietto per la massima serie con due giornate d’anticipo e otto stagioni trascorse nella serie cadetta. Mister Corini bissa così la promozione ottenuta, da giocatore, nel 2004 proprio con la maglia del Palermo, squadra con cui quest’anno ha dovuto lottare non poco per ottenere l’importante primato. I rosanero, dal canto loro hanno registrato una brusca frenata proprio nelle ultime giornate racimolando soltanto tre pareggi negli ultimi tre turni. Se il Brescia festeggia, il Lecce ha invece sprecato il suo primo match ball per la promozione diretta proprio al fianco delle rondinelle. L’occasione nelle mani dei salentini, del resto, era ghiottissima e le premesse rassicuranti: cinque punti di margine sugli inseguitori, una gara in calendario contro la penultima in classifica e l’entusiasmo di aver vinto il big match tre giorni prima proprio contro il Brescia lanciato verso la risalita in A. E invece, a Padova, il Lecce contro ogni pronostico ha trovato l’ottava sconfitta stagionale: un 2-1 per i patavini, invischiati fino al collo nella lotta alla retrocessione, che lascia tuttavia inalterate le speranze dei giallorossi. Ora è tutto rimandato all’ultima giornata quando in casa ospiterà lo Spezia che nel frattempo non sembra aver mollato l’assalto al treno playoff dal quale sta lentamente scivolando fuori il Verona, sconfitto in casa dal Livorno.
Eh sì, perché se in cima alla classifica si cominciano a delineare posizioni definitive, sul fondo c’è molto fermento. Con la vittoria al Bentegodi per 3-2, il Livorno, ha scavalcato il Venezia agganciato al terzultimo posto dal Foggia, vittorioso su una Salernitana tutt’altro che salva. Mentre Carpi e Padova, benché vive, appaiono ormai attardate sul fondo della graduatoria, Livorno (35 punti), Venezia e Foggia (entrambe 34) daranno vita ad una sorta di girone salvezza in cui l’ultima delle tre sarà retrocessa direttamente, mentre le altre due comporranno la coppia destinata all’appendice dei playout. Un duello finale a tre, neanche a farlo a posta, soluzione narrativa tanto cara al regista di Trastevere spesso riprodotta nei suoi capolavori.
Due turni da giocare, centottanta minuti di corsa, lotta e sudore. La serie B è entrata nel rettilineo finale.

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