Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Applausi per la Signora!


di Paolo Brescia

immagine della Vecchia signora è il pianto, sereno, di Pirlo
Onore alla Vecchia Signora. Non è arrivata la coppa, non è arrivato il successo sperato da mezza Italia, ma resta la grandissima considerazione per la squadra di Allegri(che, come scrivevamo qualche settimana fa, ha già vinto, comunque). Già pochi minuti dopo la finale il Barcellona, sul proprio profilo twitter si complimentava con la Juve: "le grandi vittorie dipendono dalla portata degli avversari". Bel complimento! Ora la Juve farà certamente tesoro degli errori-pochi, ma decisivi-compiuti ieri sera, e ripartirà dalle tantissime note positive. Può ripartire da un Pogba che sembra voler rimanere, potrà affidarsi ai super Morata-Dybala(più, se resta, Tevez...che attacco!). Potrà ripartire, ovvio, da Allegri, dalla difesa solida, da Marchisio-Vidal, dagli esterni. Solo, non potrà ripartire, forse, da Pirlo, e tra non molti anni dovrà lasciare a casa anche Buffon, purtroppo(non si può giocare a vita, però).
Insomma,  questa finale non è un punto massimo di arrivo per la Juve, ma una base fantastica di partenza per un futuro europeo vincente, dato che in patria-al momento-poche squadre sembrano opporre sparute resistenze.

Dicevamo, brava Juve, ieri capace anche di rientrare in partita dopo un primo tempo impaurito e di dominio blaugrana, soprattutto nei primi 20'. Poi, al 55', la zampata, su invenzione di Tevez, del lupo Morata, sempre pronto in area. Pochi minuti, però, e il match ha ripreso la direzione giusta per gli uomini di Luis Enrique, che ieri non hanno sbagliato praticamente niente.
Si perché se facciamo i complimenti alla Juve, come non possiamo farli al Barça? Altro triplete, altro dominio totale. Messi-Suarez-Neymar-Rakitic-Iniesta(quest'ultimo eletto man of the match Uefa). Ecco, già da soli potrebbero vincere qualsiasi gara. Poi aggiungeteci un po' di qualità difensiva; Ter Stegen tra i pali(che futuro, questo ragazzo tedesco). Ah, stiamo dimenticandoci di Xavi? No, ma il "ragazzo"(ieri 15' per lui) vola in Qatar, dopo il record di presenze in Champions(151), dopo la 767esima con la maglia del Barça. Numeri da brividi, come la standing ovation tributatagli ieri sera. Onore a lui e a tutto il Barcellona, vera fucina di talenti a cui auguriamo tutto il meglio. In partita sono andati in gol i tre "grassettati" poche righe fa, dimostrando quanto sia letale il Barça sulle ripartenze, quasi tutte sfruttate alla perfezione(nel secondo tempo, qualche errore sottoporta, complice troppa sicurezza). Gara comunque viva sino all'ultimo, poi al 96' l'1-3 di Neymar ha chiuso i conti(il brasiliano ci aveva già provato qualche minuto prima, ma il gol era stato giustamente annullato).

Gode il Barça, ma non piange di certo la Juve, conscia delle grandi basi per il futuro piazzate in questi 90'  minuti in terra tedesca. 

Popolari

L'Identikit di Marco Asensio

| Francesco Lalopa | Andiamo alla scoperta di Marco Asensio: talento del Real Madrid e leader della Nazionale Under 21 spagnola. Nato e cresciuto sull'isola di Maiorca, Marco Asensio muove i primi passi proprio nella squadra locale di calcio, seguendo la consueta trafila dalle giovanili sino alla prima squadra. Per lui anche un'importantissima esperienza nel futsal, disciplina praticata ( tra i tanti ) anche da Andres Iniesta. Nel dicembre del 2014 viene acquistato dal Real Madrid, che lo gira in prestito sino al 2015 al Maiorca in Segunda Division. La stagione 2015-2016 la vive con la canotta dell'Espanyol, squadra in cui può giocare con più continuità per dimostrare tutto il proprio valore, fino a convincere Zidane ( e la dirigenza del Real ) a riportarlo a casa.  L'ultima stagione, la prima con la maglia dei "Blancos", l'ha iniziata alla grandissima, aprendo le marcature nella sfida di Supercoppa Europea contro il Siviglia co...

Il Marashiallo

| Gianluca Losito | Marash Kumbulla é uno dei giovani difensori più peculiari della Serie A.

Proposte per il WeekEnd

| Francesco Lalopa | Dopo una settimana all'insegna delle Coppe Nazionali , ci apprestiamo a rivivere le emozioni dei maggiori campionati europei , con molte competizioni che si trovano al giro di boa, indirizzandosi verso la parte calda e decisiva della stagione. Potenza, tecnica, velocità: è Lukaku l'attaccante del futuro ?

Ripartiamo col nuovo logo, e con il Napoli sempre in vetta!

di Paolo Brescia Ripartiamo col nuovo logo, l'avete visto?? Che ve ne pare? Ma ripartiamo anche, ancora, col Napoli in vetta. E che Napoli! Ancora i madridisti protagonisti, che colpi! Benitez mi piace molto, perché sa bene i punti deboli degli avversari, e-con molta semplicità-, colpisce proprio li. Chi si blocca, o meglio, chi viene bloccata, e la Juve.  Chissà cosa succederà quest'anno...questa Inter con Mazzarri combatte, altroché! Conte ha sbagliato, secondo me, ha lasciare fuori LLorente, ma comunque complimenti perché questa Juve ha grinta da vendere. Aspettando la Roma, le altre stentano: il Milan si blocca a Torino, ma è un pareggio che non fa male, visto per 87' il Toro ha dominato. IL solito Balo, da la sicurezza del gol, ma non basta. La difesa? Stessa storia per la Fiorentina, ottima da metà campo in poi, meno bene la copertura difensiva...servirà un po' di tempo per rodare il reparto. La Lazio torna a vincere, e lo fa magistralmente contro...