| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Valerio Fontana |
Il passaggio di Bonucci dalla Juventus al Milan è un segnale per il calcio italiano. È il primo vero e proprio attacco all'egemonia juventina degli ultimi 6 anni. Prima di qualche giorno fa non era nemmeno lontanamente pensabile che la Juve potesse cedere un suo titolare ad un'altra big italiana e il fatto che sia accaduto ci fa riflettere, oltre ad aprire scenari molto interessanti.
Se una società forte e (apparentemente) senza problemi economici come la Juventus cede un suo pilastro ad un'altra squadra italiana dimostra una cosa fondamentale del calcio moderno: che 99 volte su 100 prevale la volontà del giocatore. Evidentemente tutto ciò che si è detto sui litigi tra Allegri e lo stesso Bonucci, delle parole grosse volate a Cardiff era vero. Bonucci, simbolo di juventinità e pilastro di un ciclo vincente come pochi ha chiesto (o è stato spinto a chiedere) la cessione.
A mio parere questo crea un danno di immagine non indifferente alla Vecchia Signora. Sia per il clamoroso affare, sia perché evidentemente nello spogliatoio della squadra più forte d'Italia non sono tutte rose e fiori.
Ma la Juventus ci rimette anche economicamente. In un mercato in cui Walker vale 50mln di sterline, aver venduto uno dei miglior centrali d'Europa, con un ottimo curriculum e buona esperienza internazionale, in grado di impostare da centrocampista e di fare gol pesanti, a soli 40mln è tutto tranne che un affare.
Sul piano psicologico, poi, questo è un colpo che significa ancora di più. In Italia la Juve ha regnato incontrastata per 6 anni, saccheggiando le proprie rivali grazie ad una potenza economica che loro non avevano. Ora arriva il Milan, una squadra che da troppo tempo manca nelle posizioni nobili della nostra Serie A, e le strappa il suo pilastro difensivo in meno di quattro giorni. E allora le considerazioni principali sono due: la prima è che la Juve, con tanti giocatori che hanno superato la trentina, rischia moltissimo andandosi a privare di uno dei suoi giocatori migliori nonché di un suo grande leader.
La seconda è che il Milan fa veramente sul serio. Fino ad ora erano arrivati buoni giocatori ma Bonucci è molto di piu: una spallata psicologica alle altre 'anti-Juve', un'entrata a gamba tesa volta a ribadire che il Milan sta tornando. Certo, i punti che separano i rossoneri da Juve, Roma e Napoli sono molti ma fino ad oggi sono la squadra che si è mossa nettamente meglio sul mercato e negare che questo Milan è una serissimo candidato alla zona Champions sarebbe folle. Sicuramente ne gioverà il campionato che, alla luce di questo affare, appare più incerto che mai.
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