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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Europa League, italiane in affanno



di Emanuele Ciccarese

Napoli-Dnipro 1-1
Sembrava facile, sembrava fatta. E' evidente che i partenopei siano superiori. Il problema degli undici di Benitez è stato il cinismo, ieri totalmente assente. Partita sbloccata al 50' con un colpo di testa di Lopez, poi 18 tiri (11 in porta), ma nessun gol. È andata diversamente per gli Ucraini: 3 tiri in porta, 1 gol, a 9' dalla fine, in fuorigioco. Difficile da accettare, ma è la dura legge del gol.
Non sono mancate-e non mancheranno- le polemiche, che non fanno bene alla squadra, privata della concentrazione. Oltretutto, il ritorno non è difficilissimo da gestire, ma le scorse partite di Europa League, in particolare l'ottavo contro l'Everton, hanno evidenziato che non è un campo facile quello-neutro- del Dnipro. Si può fare.

Siviglia-Fiorentina 3-0
Partita equilibrata sulla carta, meno sul campo, almeno sul piano del cinismo. Strano, davvero strano, vedere la Fiorentina di Montella venire umiliata in questo modo dopo la bella stagione disputata. D'altro canto complimenti al Siviglia, che ieri ha espresso un bel calcio e ha segnato 3 gol da manuale: chiusure rapide,
ripartenze, gol. 
Da non prendere però come esempio la difesa della viola, inesistente. Bel fraseggio comunque per la Fiorentina, ma è mancata la finalizzazione nelle 6-7 azioni offensive concrete e la concentrazione. Un 2-0 o un 2-1 sarebbe sicuramente stato più facile da recuperare. Quando però si falliscono così tante occasioni, poi non si può recriminare.

Buone notizie, infine, per il ranking italiano, al secondo posto dopo aver scavalcato Germania e Inghilterra di 300 punti. Le vittorie di Siviglia e Barcellona tengono salda al primo posto la Spagna.

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di Paolo Brescia Buffon ha parlato di episodi, ma la Juve pare essere proprio più forte di tutti. Conte e i suoi hanno approcciato nel migliore dei modi alla gara più importante dell'anno, senza caricare troppe aspettative, quelle che invece in casa Roma  erano venute fuori, e la gara è stata più o meno a senso unico, eccezion fatta per il primo tempo. Nel secondo la batosta del gol subito ha rotto gli equilibri, e da li una lenta disfatta, acuitasi con le due espulsioni. Prima sconfitta in stagione per la Roma, che si "umanizza". L'importante è non "perdere la testa", come afferma Garcia. Sabatini parla di una cosa normale, possibile, e che l'ambiente ha già ammortizzato. Vedremo. Ora il Genoa può essere più duro di quanto non sembri. Napoli e Fiorentina fanno il loro dovere e continuano a rosicchiare punti. Due vittorie da clima ancora vacanziero, ma importanti. Aspettando l'Inter, altra squadra che  può mangiare punti ai giallorossi, che