| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
di Paolo Brescia
Ieri, oggi, domani, il calcio non cambia. Girandola di risultati, cambiano gli umori e i posizionamenti. Qui, proviamo a inquadrare-con l'occhio alla pausa- che Serie A sarà, che campionato abbiamo davanti. Da ora 31 match, tanta roba, tante volte ancora assisteremo a cambi in vetta, in basso, dovunque. E sempre, gioiremo o ci dispereremo per i nostri beniamini, qualsiasi sia la squadra che sosteniamo.
Il calcio: da sempre così, per questo così, grazie a questo, così. Unico.
Ma veniamo alla "settima". Dopo il derby di Verona(in-commentabile solo per la topica dell'assistente sul gol di Pisano, vantaggio Hellas), e dopo i primi 3 punti del Carpi(storia, orgoglio e passione, solo così può pensare di salvarsi, questo Carpi, oltre che con i gol di Matos e Boriello), detto delle conferme dell'Empoli, ok col Sassuolo(che si ferma dopo 11 turni), ecco le big.
Sale la Roma, bella a Palermo, con il ritrovato Gervinho, che si scopre, last minute, uomo in più nell'emergenza. Le ansie difensive, con Castan e Rudiger out preoccupano, in parte, ma sapere che dovunque venga messo un certo Florenzi, produce gioco e dà sicurezza è notevole, quindi la squadra resta compatta. Ottima prova anche di Pjanic, ma in generale tutti più che sufficienti.
La Roma recupera terreno anche perché l'Inter si blocca, nuovamente, dopo lo stop con la Fiorentina.
La classifica, comunque, non rende l'ambiente caldo, per carità, ma il primo posto è andato.
Complice una super Viola, ancora vittoriosa, ancora fantastica. Liquidata l'Atalanta, su rigore prima, poi su tapin di Borja. Il 3-0 rende rotondo il tutto, il team di Sousa ha all'attivo 14 reti, che score.
Viola da soli, al comando. Storia, storia pura. E come dice Bernardeschi, se la squadra è sempre questa, perché no?(no a cosa?...a Firenze non si può neanche pronunciare quella parola magica...)
Subito sotto l'ottima Lazio, che fatica un po' col Frosinone, poi insacca. Ancora Keita, ancora all'Olimpico. Una squadra ritrovata-forse mai persa-con l'obiettivo chiaro di salire più in alto possibile, per poi tenere stretto il bottino quando sarà più dura, vista la rosa esigua. Intanto, Djordjevic è stra-ok, la fiducia è tornata.
Si rialza la Juve, confermata allo JuveStadium(2o successo in stagione tra cl e serieA), ma ancora fatica, ancora rimonte. Il gioco può aspettare, cari precisini, la Juve deve vincere e sperare: alla fine, la favorita resta la vecchia Signora.
non è un sogno, segna Insigne(cit) |
Ma Adriano-Bacca non erano supertalenti??
Tornando a Castelvolturno, i partenopei si portano dietro tante certezze. Ovviamente l'attacco, ma finalmente una difesa ritrovata, stabile e soddisfacente. Chissà che Sarri non faccia qualche scherzo alle più quotate...
Ora, la pausa, per riposare, gustarci l'Italia e riordinare le idee in vista di un fine anno top.
Buon Calcio!