| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
Colpo sul gong di Bonucci con il Lione
La Juventus fa festa ma perde Tevez
Gara in equilibrio per tutti i 90’ minuti. Il ritorno giovedì prossimo a Torino
INVIATO A LIONE MASSIMILIANO NEROZZI
La Juve aveva avuto i suoi problemi anche davanti, dove Osvaldo era stato ancora una volta impalpabile sotto porta e dannoso negli appoggi. Aveva invece al solito retto la difesa, con Caceres svelto e rapido a chiudere i pochi buchi. Ancora alla moviola Paul Pogba, che mai si vedeva in zona gol, quella che invece l’aveva reso in fretta famoso: dentro lo stade de Gerland, zero incusioni e zero tiri.
La Juve è migliorata lievemente nel secondo tempo, se non altro rischiando meno (a parte una punizione di Umtiti), anche se davanti faceva fatica ad essere pericolosa. Non bastasse, dopo neppure dieci minuti di ripresa, i bianconeri hanno perso Tevez per infortunio: dopo uno scatto e tiro, l’argentino s’è toccato l’interno coscia sinistro, per poi chiedere di uscire e filare subito negli spogliatoi. Domani se ne saprà di più. Conte è stato così costretto a frullare le punte, con Vucinic per Tevez e Giovinco per Osvaldo, ma non pareva cambiare granché. Ma nell’assalto finale, Vucinic ha sparato in curva il pallone buone, Bonucci no. E la Juve ha potuto fare festa: il primo passo per la qualificazione alla semifinale è stato fatto.
Tratto da:
http://www.lastampa.it/2014/04/03/sport/calcio/qui-juve/segna-bonucci-la-juve-passa-a-lione-eRPgKnloW90WrEVbntWaLN/pagina.html all rights reserved, La Stampa, TO.