| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Costanzo Cau |
Altri record per la Juventus: in campionato, dopo la battuta d’arresto di Napoli, arriva la sedicesima vittoria casalinga consecutiva. Eguagliato il primato del Torino 1947/48. In coppa, raggiunta la semifinale dell’Europa League, cosa mai riuscita a nessuna squadra italiana da quando il torneo ha sostituito la Coppa Uefa, nel 2009. Inoltre, la Juventus riporta una squadra italiana in una semifinale del torneo dopo sei anni: l’ultima fu la Fiorentina nella stagione 2007/2008.
Ma il prezzo pagato per raggiungere questi record è altissimo. La condizione fisica è davvero al limite. La prova lampante si è vista al termine del vittorioso (e sofferto) confronto con il Lione. Bastava guardare in faccia i giocatori dopo il fischio finale per capire quanto fossero stremati, quasi da non riuscire a gioire per il risultato.
Ad aprile tutto questo può anche essere normale, soprattutto per una squadra che si sta esprimendo ad altissimi livelli e che non ha una rosa così ampia e di qualità da poter permettere un ampio turnover. Non a caso a gennaio si cercava di ingaggiare un centrocampista. Avrebbe fatto molto comodo.
C’è da stringere i denti per il rush finale. In campionato si è abbastanza tranquilli, otto punti sono un bel bottino a sei giornate dal termine. Non ci si può rilassare ma si possono gestire le residue energie rimaste, sfruttando magari quei giocatori meno utilizzati e che appaiono pimpanti, come Giovinco. E, se possibile, far rifiatare qualcuno in vista della difficile semifinale in Europa League con il Benfica. Avversario tosto, che sta dominando il suo campionato. Una squadra solida che fa del palleggio la sua arma migliore. Per contrastarlo servirà grande corsa e pressione a tutto campo. Ecco perché sarà importante avere la rosa, se non al massimo, almeno in condizione accettabile, soprattutto a centrocampo. E sarà importante il pieno recupero di Vidal.
Infine, non si può non celebrare ancora una volta Andrea Pirlo. Con quello realizzato al Lione, siamo al sesto gol stagionale su punizione, il terzo nell’ultimo mese. Leader assoluto in Europa. Tutti gol decisivi. Tutti in un momento difficile per la squadra. 43 gol complessivi su punizione in carriera. È proprio vero, alla Juve sono tutti a caccia di record.