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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La potenza dei novellini




Il Sassuolo passa il preliminare di Europa League ed entra nel calcio che conta, per rimanerci.






La partita

In virtù del luccicante 0-3 dell'andata, ai neroverdi è sufficiente un 1-1 per spazzare la storica Stella Rossa ed approdare ai gironi della ex Coppa Uefa. Nel primo tempo i serbi aspettano gli avversari con un futile possesso palla, il Sassuolo sbatte varie volte contro l'avversario, ma al minuto 29 trova l'incursione dell'1-0 cassaforte di Berardi e chiude totalmente il discorso. Nella ripresa gli uomini di Di Francesco riescono a trovare buchi nella difesa avversaria, ma senza cinismo e cattiveria sotto porta, e dunque la Stella Rossa pareggia i conti al 54' con Katai. I neroverdi cercano disperatamente il sorpasso per il puro gusto agonistico ("Peccato per il risultato" è la prima dichiarazione del tecnico), ma sprecano tante occasioni e non lo trovano: protagonista negativo il nuovo arrivato Matri.

L'atteggiamento giusto

Il Sassuolo più forte di sempre non ha solo dimostrato in questi preliminari di avere una duttilità tattica capace di pungere formazioni esperte e di comandare qualsiasi partita, ma anche di essere un collettivo di grande personalità e capacità organizzativa. L'impressione che arriva dall'esterno è quella di una società esperta, solida e consapevole di come comportarsi contro ciò che affronta per strada; in realtà sono arrivati da poco, ed è questo che sorprende.
Dopo questa lunga scalata (Simbolo del club Capitan Magnanelli, che sul braccio porta una pesante fascia di capitano dalla Serie C2). Il Sasol non sarà sicuramente sazio dopo questa impresa: l'ascesa non finisce qui per il club di Squinzi, che sembra intenzionato a progettare un piano di obiettivi ancora più ambiziosi.

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