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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

C'era una volta la Roma...


di Paolo Brescia

Chi fa il vuoto davanti e chi recupera da dietro non fa che confermare la crisi senza uscita della Roma.
I punti di distacco dei giallorossi dalla Juve sono ben 9, mentre scendono a 3 quelli di vantaggio sul Napoli, viste le vittorie delle formazioni di Allegri e Benitez, e l'ennesimo pareggio della squadra di Garcia, vero e proprio 'Mr X' della capitale.

Si deduce che lo scontro diretto che tutti attendevamo del prossimo 2 marzo è reso inutile da questa situazione di classifica, e che ora la Roma deve anche iniziare a controllare quello che sembrava un enorme vantaggio sul Napoli e che ora appare legato solo al prossimo scontro diretto tra le due formazioni, sempre che entrambe non perdano punti in giro. Ma andiamo con ordine.

Venerdì la Juve, parsa spenta e con la testa al Borussia(stasera, ndr), ha sistemato un bel Atalanta, ancora una volta con le qualità dei singoli: il riscatto di Pirlo, che da qualche settimana era in "ombra"(a livello realizzativo) è valso tre punti. Nel finale è stata la difesa a fare il suo e, nonostante la sofferenza forse eccessiva, il risultato è stato portato a casa. Ecco, in sintesi, la differenza tra Juve e Roma: i singoli, il cinismo(apparso in calo anche nei piemontesi, va detto)e l'unità della squadra.

Proprio l'unità, si. Quella che manca, evidentemente, nelle segrete di Trigoria. Come può un giocatore, Pjanic, decidere di smettere di giocare col beneplacito di allenatore e dirigenza e decidere tranquillamente di impostare due-tre mesi(ultimo gol-ultima vittoria in casa della Roma)di nulla assoluto?
A Roma non c'è ordine, non si sa chi decide. Garcia ha perso le redini, ma non lo vuole ammettere. La squadra è svogliata, senza attributi, illuminata alle volte da tentativi dei singoli(Totti e poco altro).
Il problema appare sia fisico che mentale, ma va risolto, già da giovedì, per ridare un po' di carattere ad un campionato amaro, ma paradossalmente da Champions.

In odore di Champions rientra, eccome, il Napoli di Rafa Benitez, che dopo i tentennamenti di Palermo ha ripreso la giusta marcia. Due gol, ieri, al Sassuolo, per continuare la marcia verso "la capitale",  verso il secondo posto. Le seconde linee che non t'aspetti, come Duvàn Zapata, massiccio e preciso attaccante vecchio stile. Ora, dato che il ritorno europeo è una passeggiata di salute, attenzione alle prossime partite, (occhio al Torino e all'Inter, su tutte).
Dietro, vincono ma non convincono le milanesi, contro Cagliari e Cesena. Il gioco stenta ancora(a Milanello, soprattutto), ma la classifica lentamente si muove. In casa Inter, arrivano solide conferme da Icardi.
A Firenze, invece, sorrisi a metà: Salah è una sorpresa più che gradita, ma non arrivano sempre segnali incoraggianti dalla difesa.
Lazio, invece, lanciatissima, col miglior Candreva: aspettando il derby della lanterna(h 18,30)i laziali mettono nero su bianco l'ambizione europea, coadiuvati dalle belle prestazioni. Qualche affanno, da limare, in difesa(Mauricio non al top).

In fondo, rimarcata la brutta e dolorosa situazione di Parma, poco altro: l'Empoli batte il Chievo col Super BigMac e avanza con orgoglio.


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