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Viaggio in Turchia

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Roma a pezzi, ma la Juve non scappa. E occhio al Napoli!


di Paolo Brescia

Nulla di fatto. Una giornata, quella di oggi, che avrebbe potuto sancire definitivamente la fine del campionato, e che invece lascia le cose invariate: Roma a -7 dalla Juve, ma occhio al Napoli. La Juve, ultimamente, fa fatica a segnare, la Roma di questo bimestre la conosciamo, quindi ecco che spunta il terzo incomodo.

Ma partiamo dalla Roma, la solita Roma. Giallorossi sempre più ossessi, mai sereni, incapaci di far girare la palla a centrocampo(dove, però, il ritorno di Keita già si fa sentire, per fortuna). Empoli sempre attento, come già i supporters della Roma avevano potuto notare nella gara di Coppa. La coppia centrale romanista non ingrana, ed ecco l'ennesimo rigore procurato(è sempre così: il problema o è Manolas, o è Y.Mbiwna, resta il fatto che entrambi sono spesso disattenti e si aprono eccessivamente).
Ancora una volta, quindi, Roma sotto nei primi 45'. Poi, bella reazione, la solita(Garcia anche ieri lo ha fatto notare...), ma il cinismo non c'è. Gara, quindi, speculare alle ultime, pareggio più che giusto. Nella speranza, visto l'infortunio lungo di Iturbe, che arrivino-e presto-i giocatori di cui si parla(Doumbia è ufficiale ma insieme a Gervihno è in Coppa D'Africa, stasera il dentro-fuori; Ibarbo e Chiriches sono al 99% giocatori a disposizione)la Roma resta come impigliata, imbrigliata, incapace di esprimere un potenziale enorme, ma che non viene fuori. Ormai, i giochi sembrano fatti, la crisi è arrivata proprio nel bivio del campionato.

Se, però, un barlume di speranza resta acceso nei cuori giallorossi, lo si deve alla gara delle 15 tra Udinese e Juventus. I prodromi facevano capire che non sarebbe stata una passeggiata per i bianconeri, la gara ha confermato le previsioni, mettendo in luce alcune pecche nel gioco della Juve. Prestazione opaca, ad esempio, quella di Llorente, così come quella di Pogba(che meritava il giallo, ma-si sa-ai diffidati si fa fatica a darglielo, se vestono bianconero). Non bene anche Pirlo, insomma una gara non bella. Dal canto suo, l'Udinese ha giocato come doveva, sprecando anche ghiotte occasioni.

Ne approfitta il Napoli, insomma, sbancando il Bentegodi, grazie ai colpi di Gabbiadini: continuando la serie positiva i partenopei hanno recuperato sulla Roma, ora sono solo 4 i punti di distacco. L'ansia per la difesa che non va, per Benitez, sembra essersi placata, ma rimangono ancora dei punti neri da risolvere.

Chi invece non ha dei punti neri, ma è proprio tutto in crisi nera, è Mancini, con la sua Inter lontana ormai anni luce dall'Europa. Il gioco è inguardabile, la sfortuna è complice. In tutto ciò entra un Sassuolo da paura, che scavalca proprio i nerazzurri, mettendo solchi tra se e la zona rossa. Stasera la palla passa al Milan, col Parma, per staccare anch'esso i cugini.

Cadono, inaspettatamente, le quarte. Lazio e Samp, due ko strani e pesanti. 5 gol incassati dai blucerchiati contro un super Torino, 2 dai biancocelesti contro il primo bel Cesena della stagione. Sono passi falsi che non condizionano il clima interno, per carità, ma erano evitabili. Per la Lazio si evidenzia la mancanza di una prima punta che possa fare 90', visti gli infortunati. Emiliani, invece, al settimo cielo, il Parma s'allontana.

Negli altri risultati, infine, da notare il pareggio-show tra Genoa e Fiorentina e le belle e utili vittorie interne di Palermo e Atalanta(Pinilla, che gol!).


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