| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Valerio Frezza |
Rischia di trasformarsi in un colpo pesante quello subito nel secondo turno della fase a gironi degli Europei per gli azzurrini di mister Gigi Di Biagio.
La Repubblica Ceca si è imposta sui nostri per 3-1 sfoggiando una compattezza degna della migliore tradizione delle squadre centro-europee ma anche una freschezza ed una velocità nelle ripartenze che hanno messo in assoluta difficoltà gli azzurrini.
I ragazzi di Gigi Di Biagio dal canto loro hanno peccato in rapidità ma non si sono risparmiati in quanto ad azioni da gol. Bernardeschi, Petagna e Berardi (suo il gol del momentaneo pareggio) hanno avuto sui piedi occasioni spettacolari che per sfortuna e imprecisione non hanno regalato marcature. I cechi invece hanno punto con la loro arma migliore in apertura ossia la velocità di Patrick Schick che, complice uno scivolone di Rugani, ha potuto servire l’indisturbato Travnik. Dopo il pareggio di Berardi la Repubblica Ceca ha trovato il nuovo vantaggio con la percussione centrale di Havlik per poi finire a cinque dalla fine con una bordata di Luftner sulla quale Donnarumma non è stato prontissimo.
In virtù di un format ridisegnato per avere alla fase finale dodici squadre invece di otto, la situazione per l’Italia si complica inevitabilmente. Sabato la gara decisiva sarà contro la Germania: i tedeschi già forti di sei punti in classifica dovranno semplicemente non perdere per non farsi agganciare proprio dall’Italia. Eh sì perché per assurdo potrebbe verificarsi un arrivo a pari punti tra Germania, Italia e Repubblica Ceca visto che questi ultimi potrebbero avere vita facile contro una Danimarca ormai irrimediabilmente esclusa dalle semifinali.
L’Italia dovrà riuscire nell’impresa eroica di battere la Germania con un risultato talmente rotondo da terminare comunque il girone in vetta ma con una differenza reti più importante di quella delle altre due formazioni in gioco. Ci sarebbe anche la possibilità di terminare come secondi per venir ripescati come migliori di questa fascia ma al momento la migliore seconda è la Slovacchia con sei punti e una differenza reti in attivo di tre gol. L’impresa è veramente complicata. Complicata ma non impossibile.