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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Guida ai Mondiali: Girone B

| Paolo Brescia |

Guida Mondiale, dopo l'esordio di ieri col Gruppo A (che oggi chiude il primo turno), è tempo di girone B. Entriamo nel girone stravolto dal caso Lopetegui; nel girone di Cr7 che a 33 anni vuole con forza l'ultimo mondiale dopo essersi preso l'Europeo; nel girone di due "vittime" sacrificali che però tra loro potrebbero innescare una sfida di grande intensità. Si parte subito forte con Portogallo-Spagna, la gara che molti avrebbero voluto più avanti, ma al mondiale, tutto in un mese, non c'è tempo per le attese. Siamo nel Gruppo B, dunque.


SPAGNA


La qualità totale della Spagna si contrappone all'arrivo in Russia al disastro gestionale del caso Lopetegui, ieri presentato ufficialmente con il Real in una conferenza surreale mentre dall'altro capo dell'Europa il collega Hierro si appresta a guidare gli iberici che hanno fatto tutta la trafila con il basco. Una situazione che destabilizza, soprattutto in previsione delle forti pressioni che una nazionale come quella spagnola vivrà in tutte e tre le gare, arrivando ovviamente da favorita.

 In campo, comunque, le storie sono poche perchè Hierro trova la tavola apparecchiata e il cibo in pentola: il modulo è lineare e collaudato, dalla porta all'attacco la qualità rispecchia quella che siamo abituati a vedere in Liga. Certo, l'avversario clou è un altro aficionado del campionato spagnolo, è quel Cr7 che arriva al Mondiale da campione d'Europa, non proprio uno scherzo. Campione d'Europa col Portogallo, e - in una serie incredibile - anche con il Real. Ultimo mondiale per Don Andres Iniesta, sarà sicuramente uno spettacolo magistrale. Ma non possiamo dimenticare l'importanza di Isco, che è forse l'uomo a cui sono affidati i destini della costruzione di gioco di questa squadra. 

PORTOGALLO



La penisola iberica al mondiale è tutta in un girone, e se la Spagna è scossa da queste imprevedibili questioni, il Portogallo arriva abbastanza compatto alla rassegna, dopo un buon girone di qualificazione, che ha rispettato le attese, e soprattutto col progetto di Santos ancora in opera. 
Un gioco semplice, quello del Portogallo, fatto di movimenti molto fluidi ma "tradizionali" (4-4-2; esterni che finalizzano verso il giocatore più imprevedibile - Ronaldo; abilità difensive in anticipo e costruzione di ripartenze), un gioco condizionato in parte da alcuni rischi d'età, come quella esageratamente alta in difesa, e al Mondiale te la rischi. Vietato pensare che il Portogallo sia la vittima sicura di una big agli ottavi, perché la mole di gioco c'è, sempre in un ottica attendista, sì, ma non rinunciataria. Non solo Ronaldo comunque, perché la crescita di Bernardo Silva è una dote che non passerà certo inosservata.

MAROCCO


Un passo indietro rispetto alle due citate in apertura, ma tanta qualità anche per i nordafricani, diminuita strada facendo per i troppi infortuni. Il modulo di Renard è un 4-2-3-1 dove i centrocampisti e le mezzepunte cercano di stare il più vicino possibile tra loro, quasi come nel calcio a 5.
La vicinanza tra la qualità di Boussoufa, El Ahmadi, Belhanda e Ziyech pare letale, ma poi nel concreto questi giocatori tutti talentuosi (il centrocampista dell'Ajax nelle ultime ore pareva in trattativa con la Roma) si trovano tra loro ma trovano meno la porta. E' e sarà il problema di punta della Nazionale guidata dal "nostro" Benatia.

IRAN



La squadra iraniana è una sorpresa in positivo. Il Mondiale ci dirà sicuramente che i valori in campo sono inferiori, ma intanto il percorso è fin qui un piacere per gli occhi. L’Iran è stata la seconda squadra in assoluto a qualificarsi al mondiale, dopo la vittoria per 2-0 contro l’Uzbekistan. Il percorso è stato lineare: su 18 partite disputate nei due gironi eliminatori l’Iran ne ha vinte 12, non ha mai perso e ha subito 5 gol. Da segnalare soprattutto Azmoun, punta del Rubin Kazan; Mohammadi, terzino del Terek Grozny dalla velocità supersonica, e Ansarifard, vice capocannoniere del campionato greco con l’Olympiacos, ma soprattutto Alireza Jahanbakhsh, stella dell'AZ e futuro uomo mercato. Però, il girone appare davvero impossibile da superare.

Il programma delle gare:

15.6 

17:00 Marocco-Iran
20:00 Portogallo-Spagna

20.6

14:00 Portogallo-Marocco
20:00 Iran-Spagna

25.6 

20:00 Iran-Portogallo
20:00 Spagna-Marocco


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