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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Guida ai Mondiali: Girone F

| Emanuele Ciccarese |

Un girone interessante, che vede dietro alla favorita Germania due insidie come Messico e Svezia, con la Corea che dovrà sudare tantissimo per riuscire a guadagnare anche un solo punto.

GERMANIA


È una Germania campione in carica reduce da un Europeo deludente e da un'ottima Confederations Cup giocata con una squadra di riserve. Ioachim Löw continuerà a schierare un 4-2-3-1/4-3-3 (spesso c'è questa variazione a partita in corso) che vedrà il ritorno di Neuer in porta dopo il lungo infortunio (dietro di lui Ter Stegen e Trapp). Davanti all'estremo difensore del Bayern figureranno quasi sicuramente Kimmich, Hummels, Boateng ed Hector, una linea a 4 volta alla costruzione del gioco unita ad un'ottima complessiva capacità di lettura difensiva. Davanti il posto sicuro lo ha la stella Kroos, mentre al suo fianco dovranno lottare Khedira, Gundogan e Rudy, con il primo favorito sui primi due. Grandi esclusi sulla mediana Weigl e Can, due giocatori che avrebbero garantito qualità e quantità, ma che tutto sommato avranno altre occasioni per figurare con la nazionale. Il pacchetto offensivo vede titolarissimo Timo Werner, punta del Lipsia, giocatore interessante alla sua prima prova importante. Dietro di lui le gerarchie sono più incerte. Se Müller rappresenta un punto fermo, gli altri due slot saranno contesi, in ordine di preferenza del tecnico Löw, da Draxler, Özil, Brandt e Reus (si, manca nella lista dei convocati Leroy Sané). Sarà la solida e cinica Germania che siamo abituati a vedere, con la sola differenza che sarà più duttile tatticamente, e le convocazioni molto discusse vanno in questa direzione.

MESSICO


È una squadra molto interessante, camaleontica. Di base il tecnico Osorio (ex allenatore del San Paolo) sceglie il modulo da adottare in base agli avversari da affrontare. Nelle ultime sei amichevoli sono stati usati: 4-3-3, 4-1-4-1, 3-5-2, 4-2-3-1 e perfino 3-3-1-3. L'identità tattica si basa sulla linea difensiva sempre alta, che difende quasi all'altezza del centrocampo.

In porta c'è sempre Ochoa, numero uno che diede spettacolo nel 2014. Davanti, ipotizzando un 4-3-3, dovremmo trovare una linea difensiva composta da Reyes, Moreno, uno tra Marquez (si, ancora lui) e Salcedo, e a sinistra Layun. A centrocampo toccherà a Herrera, Guardado e molto probabilmente Dos Santos in posizione di mezzala o comunque di regista avanzato. Il pacchetto offensivo è ricco. Chicharito, Corona, Peralta, Jimenez e Vela si contenderanno due posti, dato che l'unico titolare vero dovrebbe essere Hirving Lozano, stella del PSV reduce da un'ottima stagione in Eredivisie.
Questo Messico ha le carte in regola per fare benissimo come per fare malissimo.

SVEZIA


Sarà la solita Svezia che abbiamo conosciuto bene. Una Svezia classica, dura, cinica. Il commissario tecnico Andersson continuerà con il 4-4-2 tatticamente e tecnicamente già ampiamente sperimentato nella fase di qualificazione, con successo. Davanti al numero uno Olson ci sono i due centrali Granqvist e Lindelof, che possono garantire una discreta costruzione dal basso e una fase difensiva attenta. Ai lati gli ottimi terzini Augustinsson e Lustig, da tenere d'occhio. Il centrocampo è composto da Larsson ed Ekdal con sulle fasce il versatile Claesson e Forsberg, stella del Lipsia che sembra uno dei pochi a poter garantire qualità in attacco. Davanti il posto da titolare se lo giocano Guidetti, Toivonen e Berg, in ordine di preferenza.
Insomma, la Svezia sarà una squadra fastidiosissima, rappresenta una vera insidia in questo girone.

COREA DEL SUD


La Corea del Sud è una squadra dall'impronta offensiva, dal pressing continuo e dal baricentro piuttosto alto, che subisce molto e segna meno. L'allenatore Tae-Yong Shin alterna due schemi tattici, il 4-4-2 (decisvamente più utilizzato) e il 3-4-1-3 (usato nelle ultime uscite con Polonia, Bosnia e Bolivia), riuscendo a vincere solo due volte nelle ultime dieci gare.

Mentre il portiere titolare dovrebbe essere Kim Seung-You, sul resto della formazione le uniche certezze sono Hwang e Son, attaccanti di Salisburgo e Tottenham. In difesa e a centrocampo non ci sono affatto le idee chiare. Anche se i "preferiti" per quanto riguarda la linea difensiva dovrebbero essere i centrali Kwon, Jang e Yun in caso di difesa a tre. Al centro più probabile vedere Jung e Ki, mentre sulle fasce combatteranno per un posto da titolare Park Ju Ho, Lee Yong e Lee Jae Song, schierabili sia a destra sia a sinistra.
Per i "reds" sarà un'impresa fare punti.

PROGRAMMA

17/6
17:00 Germania-Messico

18/6
14:00 Svezia-Corea del Sud

23/6
17:00 Corea del Sud-Messico
20:00 Germania-Svezia

27/6
16:00 Messico-Svezia
16:00 Corea del Sud-Germania


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