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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Ottavi di finale: Francia-Argentina

| Paolo Brescia |

Oggi Francia-Argentina, ottavo di finale che per molti ha il sapore di finale. Zidane e Maradona, Platini e Messi, Dybala e Pogba, Griezmann e Higuain. Come la mettiamo, è sempre storia. È una sfida senza tempo.


Due percorsi differenti, quelli di Francia e Argentina fin qui, ma uniti da una comune impressione: il non sentirsi appagati dal cammino russo: l'Argentina per forza di cose perché ha strappato il pass negli ultimi minuti di una improbabile sfida serrata con la Nigeria, non certo la prima delle Nazionali maggiori; la Francia perché se con l'Australia la vittoria è stata da tutti definita immeritata, e guadagnata infatti con l'ausilio di una buona dose di fortuna, sono il successo di misura sul Perù e il pari-libera-tutti ottenuto con la Danimarca a tenere accesa la fiamma dell'insoddisfazione generale.
C'è in palio una buona dose, dunque, degli umori che si respireranno: per entrambe il passaggio ai quarti è il minimo sindacale, per entrambe l'uscita agli ottavi è un fallimento sconsiderato.
C'è un però in mezzo ed è la sfida tra le due, che ci dirà principalmente non chi ha il miglior gioco, ma chi queste succitate motivazioni le ha sapute meglio esternare nei 90' a disposizione, salvo ne servano di più di minuti, salvo venga interpellata la lotteria dei penalty.


Questa situazione, diversa nei termini, ma determinante per tutti, è come se facesse partire un "nuovo mondiale": Russia 2018 per entrambe parte oggi, parte quando la sfida è secca. Sarà fondamentale indovinare il giusto scacchiere, allora, rintracciando l'unità persa (in casa Argentina) e premendo sull'acceleratore già oliato (in casa Francia): ecco che i due allenatori sembrano intenzionati a proporre 11 che al netto delle dichiarazioni diano il più possibile spinta ad entrambe le fasi di gioco, senza privilegiare una al posto dell'altra: Deschamps sembra intenzionato a schierare la Francia con un 4-3-3. Lloris sempre tra i pali, difesa a quattro con Pavard, Varane, Umtiti e Lucas Hernández; a centrocampo Tolisso, Kantè e Pogba, in attacco invece tridente Mbappè-Griezmann-Dembelè. 


Per la sfida contro la Nazionale francese, Sampaoli dovrebbe schierare l'Argentina con un 4-3-3 con Armani confermato tra i pali, difesa composta da Mercado, Otamendi, Rojo e Tagliafico. A centrocampo Mascherano-Banega, perché al momento sono i più solidi. Il terzo potrebbe essere finalmente Biglia. In avanti Messi farà da punta centrale, con Pavon e Di Maria. Sampaoli infatti almeno all'avvio ha questo blocco in mente, con Higuain e Dybala in panchina, ancora una volta. Se il Pipita dovesse riuscire a strappare un posto, sarà messi a spostarsi col sacrificio di Pavon.

Capitolo precedenti: le due Nazionali si sfidano per la dodicesima volta, con i precedenti che a favore dell'Argentina: sei le vittoria per l'Albiceleste, tre i pareggi, due i successi della Francia.

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