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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Amaro in bocca

| Lele Aglietti |

Un "Arrivederci" con l'amaro in bocca.
Il 2018 delle italiane in Champions ha l'epilogo forse peggiore, tra gli innumerevoli ed ipotizzabili: Inter e Napoli beffardamente fatte fuori, Roma e Juventus cadono, seppur con il pass degli ottavi tra i denti.

Poco da andare a fondo nell'analisi, riguardo l'esclusione delle prime due.
Spalletti porta a casa, tutto sommato, la soddisfazione di un buon cammino, nell'anno del ritorno in Champions dei nerazzurri. 
In un girone tutt'altro che semplice l'Inter mostra spesso mentalità europea, purtroppo poco gratificata dai risultati; lo sciapo pareggio a San Siro col PSV è frutto di errori individuali ma nel collettivo, forse, capitan Icardi e compagni avrebbero meritato decisamente di più: i nerazzurri collezionano occasioni, imbucano spesso e volentieri la retroguardia degli olandesi tra le linee ma poi si abbattono su un muro.
La fortuna, indubbiamente, non aiuta e poco c'è da fare se sull'altro fronte il Tottenham riacciuffa, quasi allo scadere, Messi e compagni.



Dall'altra parte, l'eliminazione del Napoli viene forse troppo banalizzata quando vincere ad Anfield, storicamente, è tutt'altro che semplice e non passano di certo da qui gli amari saluti all'Europa: perdere a Liverpool, tutto sommato, ci sta e meritatamente per i padroni di casa; costano tanto invece, a fine percorso, i punti persi per strada: rimanere imbattuti nel doppio confronto coi mostri sacri del PSG è già abbastanza, nonostante a Napoli i tre punti sarebbero stati una sincera ricompensa per gli uomini di Ancelotti; pesano molto di più, ahimé, i punti persi con la Stella Rossa.
Servirebbe indubbiamente credere di più nei propri mezzi, che ci sono, ma nel momento decisivo a volte mancano.


Per Roma e Juve la sconfitta è il male minore, perché aldilà di una qualificazione già ipotecata le prestazioni poi non convincono. 
I bianconeri mantengono col minimo sforzo il primato del girone, complice lo scivolone dello United a Valencia. Ma nella serata di Berna emerge più lo strafare del singolo a scapito dell'ordine di gioco, così che il tutto si concluda in un nulla di fatto: unico lampo positivo, indubbiamente, la prestazione in corsa di Dybala, sempre più uomo Champions.


E mentre la prestazione della Juve passa dalla troppa sicurezza, la dubbia partita della Roma sottolinea soltanto le incertezze degli ultimi tempi; anche se, soggettivamente, non è questa la partita su cui fare drammi: una sconfitta che non fa mai piacere ma in una partita in cui, tutto sommato, non c'era nulla per cui combattere, inadatta a far alzare il volume degli allarmi. Che sono più consoni, invece, in ottica campionato.

Un arrivederci al 2019 che passa per stimoli ampiamente differenti: la prospettiva Europa League, per Inter e Napoli, che sembra essere largamente alla portata; l'indubbia volontà della Roma di poter ripetere, perché no, il fantastico cammino dello scorso anno; e la Juve che, tra le grandi favorite, ora può virare dritto su quello che quest'anno, finalmente e senza mezzi termini, è obiettivo dichiarato.

PH:Getty

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