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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Serie B: primo bilancio


| rio_vela |

Avevamo lasciato la Serie B nell’impasse d’inizio stagione con la querelle girone a 22 squadre si o no: ebbene, la ritroviamo tre mesi più tardi con un campionato a 19 squadre ma qualche certezza in più. Quelle del campo.



LE RETROCESSE DALLA A

Con un terzo di campionato alle spalle, Verona, Benevento e Crotone non hanno ancora trovato il ritmo giusto per provare l’immediato ritorno in prima divisione. Il Benevento, riaffacciatosi in zona play off, manca della continuità per stabilirsi definitivamente nelle primissime posizioni. Due sconfitte e due pareggi nelle ultime 5 gare sono una zavorra troppo pesante per cercare di contendere la vetta della classifica al Palermo. Stesso ruolino di marcia per i gialloblu del Verona, fluttuante nella terra di nessuno tra i due blocchi playoff e playout. Ancor più deludente il Crotone: in lizza fino a campionato iniziato per prendere il posto del Chievo in serie A, viaggia ora con ritmi bassissimi pur avendo mantenuto l’ossatura della scorsa stagione. Con tre sconfitte consecutive si trova ora sul filo della lotta retrocessione.

IL BLOCCO STORICO


Se c’è una squadra che figura sempre ottimamente, questa è il Cittadella. Realtà piccolissima ma con una forte capacità organizzativa, la società alle porte di Padova figura ogni anno sempre tra le primissime squadre cedendo qualcosa solo nel finale come a voler lasciare ad altri l’onore della ribalta. Con i suoi nove gol subiti in 13 gare è la miglior difesa del campionato nonché tra le migliori di tutto il panorama professionistico. La vetta è in mano saldamente ai rosanero del Palermo che, con una sola sconfitta al passivo, vogliono riprendersi quanto sfuggito nella finale di playoff allo Stirpe di Frosinone in giugno. Bene anche il Pescara anche se il 3-0 subito contro il Palermo ha ridimensionato le sue velleità aprendo di fatto una piccola crisi. Saldamente nel blocco playoff è presente il Brescia, dopo le ultime stagioni a dir poco deludenti, la Salernitana ed a seguire il Perugia. In affanno il Venezia che dopo la stagione entusiasmante con mister Inzaghi ha dovuto faticare non poco per ritrovare la quadratura del cerchio. La sensazione, comunque, è che la squadra lagunare possa ambire ad un piazzamento playoff bissando così l’impresa della scorsa annata. Deludente il Carpi: in tre anni la società emiliana è passata dalla serie A al terzultimo posto in serie B con soli 10 punti raccolti in 13 gare.

LE NEOPROMOSSE



Diciamo subito che il compito per Livorno, Padova, Lecce e Cosenza era dei più ardui. Le risposte sono state completamente diverse tra loro. Il Lecce, che ha comunque una gara in più, sta tenendo testa a Palermo e Cittadella occupando la seconda piazza della graduatoria. Con tre vittorie consecutive sta inanellando al momento la serie migliore di successi di tutta la categoria. Positivo il campionato del Cosenza, appena fuori dalla zona playout. Fondamentali i successi negli scontri diretti contro Crotone (ed era un derby) e Padova. Proprio i veneti, invece, sembrano incappati in un momento negativo che li ha fatti scivolare nella zona calda della classifica mentre sabato prossimo farà loro visita la capolista Palermo. Desolante la stagione del Livorno: ultima con 6 punti, frutto di una vittoria e tre pareggi, peggior attacco e seconda peggior difesa. Per gli amaranto l’obbligo di innestare la marcia poiché la quota salvezza si sta sempre spostando più avanti: ora, dopo 14 gare, dista ben 8 punti.

In un momento storico di passaggio per il calcio, in un momento in cui si parla sempre con maggiore insistenza dei nuovi format che interesseranno i futuri tornei europei, la serie B mantiene il suo fascino immutato: realtà piccolissime si confrontano con squadre dal passato luminoso, testacoda dall’esito scontato diventano invece sconfitte amare per i favoriti. Insomma, questa Serie B è ad un terzo del suo percorso e noi aspettiamo fiduciosi.

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