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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Senza rimpianti


| Paolo Brescia |

Giocare un campionato senza rimpianti non è semplice per chi deve inseguire e stare ad un passo folle, ad una velocità esagerata. E' possibile solo capendo come giocarsi ogni singola gara, è possibile assumendo un atteggiamento di calma anche di fronte alle settimane nere, ai momenti no e ai momenti di sconforto per lo sforzo non ripagato. Ma per giocarsi un campionato senza rimpianti bisogna avere una squadra all'altezza. 

Napoli ed Inter: due squadre, con relative e notevoli differenze, che sono all'altezza.


Il racconto della sedicesima (col 2018 che si porterà via l'andata, ben venga): 
La Juve vince ancora con la giusta misura, pesando le manovre, ragionando sulla spinta (nel complicato derby della Mole, spesso causa di insidie risolte sempre abbastanza magistralmente): è ancora Ronaldo che senza particolare impegno risolve la disputa: sarà una Serie A, la sua, tutta contraddistinta dalle piccole spinte o dobbiamo aspettarci i numeri impressionanti? Il dubbio rimane ma la sostanza sono 46 punti col 49% di incidenza di Cr7.
Il Napoli porta a casa la dodicesima, per ripartire dopo il ko di coppa (ora Ancelotti punta forte sull'Europa League, pensate al Napoli che strappa il trofeo in finale a Sarri, sarebbe uno sliding doors pauroso), e lo fa ancora col criticato, col debole, col fragile Milik. Altroché, Arkadiusz è chirurgico.
Dietro, regge l'Inter di rigore, ma non c'è brillantezza nel gioco nerazzurro, che accusa i troppi impegni e gli acciacchi di molti dei suoi, ma intanto mantiene la porta inviolata come richiesto da Spalletti.

È presto per parlare di Roma nuovamente in corsa perché c'è il doppio posticipo (oggi e domani, verdetti di natale per Milan e Lazio) e poi anche perché la squadra di Di Francesco è malata di una sindrome astrusa, l'irragionevolezza. Spaurita, disattento, quanto meno ieri vogliosa (anche perché costretta). Ma il 2-1 del Genoa (così come l'1-0) grida vendetta per l'impostazione difensiva. Vai a capire di chi è la colpa.
Infine, aspettando i sorteggi europei tra pochissimi istanti, vincono per proseguire la corsa, Sassuolo, Fiorentina e Samp. La classifica Vs Europa League è molto corta. 

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