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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

A tutti piace caldo


Quest'estate sui giornali non abbiamo letto altro che di un campionato già scritto, già concluso. Ora, può essere inaspettatamente caldo, combattuto. Sembrano esserci ora varie sfidanti ora per lo scudetto, si aprono nuovi scenari?





La luce dopo la disfatta

Dopo la clamorosa figuraccia europea l'Inter riesce a portare a spasso la Juventus, non solo tatticamente, ma anche dal punto di vista del carattere. De Boer riesce a far giocare i suoi con enorme tranquillità e capacità di gestire il pallino. Il 3-5-2 di Allegri (il quale sbaglia molto dal punto di vista delle scelte tattiche) viene messo ampiamente in difficoltà, e nonostante riesca a passare in vantaggio dopo una grande giocata di Alex Sandro e un guizzo di Lichtsteiner, i nerazzurri ragionano, finalizzano e portano a casa il risultato, esito una rimonta eccezionale, protagonista straordinario il degno capitano (classe '93, forse molti lo dimenticano) Mauro Icardi, che pareggia i conti di testa e poi regala un assist al bacio per Perisic.

Interprete diverso, stesso risultato

È capolista il Napoli di Sarri. Ottimo calcio e ottima gestione nella vittoria per 3-1 sul Bologna, protagonista è il numero novantanove Arek Milik, che raggiunge quota 6 goal stagionali, numero eccezionale. Il pubblico infatti non rimpiange la scorsa stagione, anzi può esultare e divertirsi notando una grande continuità con quello che faceva la squadra in campo 3 mesi fa. Questa è la strada giusta per i partenopei, ma comunque il campionato è ancora lungo, è inutile ricordarlo.

Beffa Roma

A Firenze la partita la fa la Roma, buon palleggio e buona tattica, ma mancano aggressività e cinismo giusti per vincere il match. La squadra di Sousa fa le cose semplici, aspetta la Roma, si difende bene, organizzata e unita, e vince la partita con il goal vittoria di Badelj (irregolare per fuorigioco di Kalinic). I giallorossi non pongono la parola fine a questo momento negativo, perdono dopo 8 mesi un match di campionato (la seconda sconfitta sotto la gestione Spalletti), e non sfruttano la sconfitta della Juventus per raggiungere il Napoli in testa alla classifica.

Comportarsi da grande squadra

Questo lo fa il Sassuolo di Di Francesco. Partita in casa, contro una squadra di quasi pari livello che sta giocando un ottimo calcio, dominio assoluto e 2-0 secco, Politano su rigore e gol chiusura di Defrel. Così si comportano le grandi squadre, dopo questo ottimo inizio e soprattutto per personalità i neroverdi ci entrano di diritto tra le grandi. 

Buon ritmo per Lazio e Milan

Mentre la Lazio passeggia in casa contro un Pescara comunque temibile, il Milan soffre e vince un match delicato contro la Samp. Prestazioni altalenanti per entrambe, ma le ultime vittorie sono un buon segnale per l'andamento di questo campionato, che si prospetta più che tranquillo per entrambe, a meno di stravolgimenti.

Le piccole che danno fastidio

Cagliari (sontuosa doppietta di Borriello più Sau per rovesciare l'Atalanta) e Chievo (2-1 in casa dell'Udinese, Castro e Cacciatore) hanno messo in difficoltà le squadre incontrate, specialmente i Veronesi che ora si ritrovano a quota 7 punti in classifica. Bel gioco di entrambe le squadre in questione, il Cagliari ha un profilo piuttosto offensivo, quasi Zemaniano, mentre il Chievo di Maran è più solido dietro e soprattutto più concreto davanti. Possono puntare ad un campionato tranquillo, se continuano secondo questo ritmo.

Le incognite

Finiscono in noiosi pareggi Torino-Empoli e Crotone-Palermo. Tra queste l'unica a deludere le attese è la squadra di Mihajlovic, che dopo un ottimo mercato, non ha ancora saldato bene la squadra. Gioco incerto, poca solidità i punti cruciali della squadra. Empoli, Crotone e Palermo sono invece le squadre da cui si aspetta meno quest'anno, le rose non sembrano essere all'altezza, o almeno questa è l'impressione principale.


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