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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti: Eintracht Francoforte e Salisburgo


Chi si trova a questo punto del torneo, sia esso retrocesso dalla Champions League, sia qualificato dalla fase a gironi, ha l’obiettivo di arrivare in fondo alla manifestazione e vincere. Da troppi anni una squadra italiana non si aggiudica l’Europa League: Inter e Napoli hanno l’occasione per ridare lustro al calcio nazionale ed aggiungere un trofeo alle proprie bacheche.


Il sorteggio di Nyon dello scorso febbraio ha posto sulla strada dei nerazzurri l’Eintracht Francoforte, antichissimo sodalizio tedesco fondato nel 1899, già vincitore della Coppa Uefa nella stagione 1979-1980. Positivo il percorso maturato fin qui in campionato: dopo 24 turni (sui 34 previsti in Bundesliga) la formazione della città lungo il Meno, ha totalizzato finora 40 punti, solo 3 meno del Borussia M’Gladbach, piazzandosi così al quinto posto in piena zona Champions, per intenderci. L’ascesa del sodalizio biancorossonero è stata costante ed ininterrotta: risalita dalla seconda divisione nel 2012 ha vivacchiato per qualche stagione intorno al decimo posto, ha concluso come ottava lo scorso campionata mentre ora punta inevitabilmente all’Europa dei grandi.


Nell’edizione attuale dell’Europa League l’Eintracht ha fatto percorso netto nel girone preliminare ai danni di Lazio, Apollon e Marsiglia: 6 vittorie in 6 turni e 18 punti tondi per poi superare, ai sedicesimi, lo Shakhtar Donetsk appena retrocesso dalla Champions con un 2-2 in terra Ucraina e un sonoro 4-1 in casa. A segno nella gara di ritorno un pezzo pregiato della scuderia biancorossonero ossia l’attaccante croato, ex Fiorentina e Verona, Ante Rebic che però questa sera mancherà causa una distorsione al ginocchio. Per il resto l’Eintracht dovrebbe proporre la sua formazione migliore: Trapp tra i pali e difesa a tre composta da Ndicka, Falette e Hinteregger, Da Costa, Rode, Hasebe e Kostic a centrocampo, Gacinovic dietro le due punte Haller e Jovic capaci di 27 reti in due nella Bundesliga in corso. Qualche problema in più in casa Inter. Fuori Icardi e, per un problema muscolare anche Nainggolan, Spalletti dovrebbe optare per il rilancio di Borca Valero in linea di mediana: Handanovic in porta, D'Ambrosio, de Vrij, Skriniar e Asamoah nella difesa a quattro, Vecino, Brozovic e, come detto, Borja Valero mentre in avanti Politano e Perisic supporteranno Lautaro Martinez.



Fuori dalla Coppa Italia ai quarti, con la Juventus ormai avanti anni luce ed il secondo posto praticamente blindato, il Napoli può guardare a questo ottavo di Europa League con la tranquillità giusta e l’ambizione di provare ad arrivare in fondo. Sulla sua strada la rivelazione della scorsa Europa League, il Salisburgo, capace nell’edizione 2017/18 di eliminare la Lazio di Simone Inzaghi e fermarsi solo ai tempi supplementari della semifinale contro il Marsiglia. In patria è un autentico schiacciasassi: nelle ultime dodici edizioni ha vinto nove titoli piazzandosi secondo nelle tre edizione sfuggite alla vittoria. Monopolio assoluto negli ultimi cinque anni con altrettanti successi in altrettanti anni stabilendo così un nuovo primato di scudetti consecutivi per il campionato austriaco.
Nell’edizione attuale sta letteralmente stracciando le avversarie con 11 punti sulla seconda, 21 sull’Austria Vienna, terza, quasi doppiato il Rapid e addirittura triplicato il Wacker Innsbruck, le sue rivali storiche. 


Iniziata l’avventura europea al terzo turno dei preliminari di Champions è stata eliminata dalla Stella Rossa (poi finita proprio nel girone del Napoli) ritrovandosi così a giocare di nuovo l’Europa League. Percorso netto nel girone con sei vittorie in altrettante partite mentre ai sedicesimi ha eliminato il Bruges ribaltando il 2-1 maturato nella gara d’andata in Belgio con un perentorio 4-0 che li ha proiettati agli ottavi dove ad attenderli ci sarà il Napoli di Carlo Ancellotti. Al San Paolo la formazione austriaca agli ordini di mister Rose schiererà un 4-3-1-2 con Walke in porta, Lainer, Ramalho, Onguene, Ulmer in difesa Schlager, Samassekou, Junuzovic a centrocampo, Wolf preferito a Minamino dietro la coppia d’attacco Gulbrandsen e Dabbur. Gli azzurri risponderanno con un canonico 4-4-2 con Meret in porta, ancora fermo Albiol quindi Maksimovic farà coppia con Koulibaly al centro della difesa, con Hysaj, Mario Rui terzini, Allan e Fabian Ruiz saranno i centrali di centrocampo con Callejon e Zielinski esterni. Davanti la coppia titolare dovrebbe essere quella composta da Milik e Insigne con Mertens pronto chiaramente a subentrare.

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