| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Michele Mazzella |
Due
sconfitte
maturate da Napoli e Inter nel ritorno dei quarti di finale di Europa
League che
hanno certamente sapori diversi: per i nerazzuri la sconfitta interna
per 1-0 contro l’ Eintracht Francoforte vuol dire eliminazione dall'
Europa League, mentre prosegue invece a fatica il
cammino del Napoli di Ancellotti che crolla 3-1 a Salisburgo ma passa il
turno
forte del 3-0 interno nella gara di andata.
A
San Siro gioca
un Inter stracolma di assenze tra infortuni e squalifiche con Keita come
unica
punta supportato da Candreva, Perisic e Politano. I tedeschi partono a
mille con
pressione costante sul portatore di palla nerazzurro, il forcing
iniziale vede l’
inter prima traballare e poi crollare già al quinto minuto di gioco,
quando un
errore in disimpegno di De vrij spalanca la porta a Luka Jovic,
talentuoso classe 97 serbo che supera Handanovic con un bel pallonetto.
Da quel momento in
poi la partita è in salita, Spalletti passa alla difesa a 3 riuscendo a
contenere
meglio le avanzate dei tedeschi ma perdendo efficacia in fase offensiva,
i
nerazzurri sono così sovrastati sia fisicamente che tecnicamente dalla
compagine
di Francoforte che rischia più volte di raddoppiare con l’ Inter che
invece non
dà mai l’ idea di poter realmente rientrare in partita.
I nerazzurri
dicono addio
all'ennesimo obbiettivo stagionale, questa seconda parte di stagione sta
mettendo in mostra come la coperta della squadra di Spalletti sia più
corta di
quanto ci si aspettasse, i segnali sono tutti negativi in vista del
cruciale derby di domenica.
La sconfitta
del Napoli sul campo del Salisburgo, seppur non fatale come per l’Inter, è l’ennesimo
campanello d’allarme per i partenopei che ormai praticamente fuori dalla lotta
scudetto sembrano aver perso quella brillantezza e qualità del gioco mostrata
nella prima parte di stagione.
Il Napoli si presenta in Austria con una difesa
rimaneggiata a causa delle squalifiche per Maksimovic e Koulibaly, a prendere
il loro posto è l’ inedita coppia formata da Chiriches e Luperto. Il Salisburgo parte aggressivo cercando il
pressing alto, inizialmente eluso facilmente dal Napoli che si porta subito in
vantaggio con Milik che sfruttando un errore della difesa avversaria ribadisce
in rete con una splendida sforbiciata una respinta maldestra di Welker. Da quel
momento però la squadra di Ancellotti scompare, con gli austriaci che trovano
subito il pareggio nel primo tempo e si riversano nella metà campo azzurra
attaccando con grande intensità per tutto il secondo tempo siglando in rapida
successione il 2-1 e il 3-1 e sfiorando addirittura il 4-1. Nonostante la
brutta gara di ritorno il Napoli passa il turno grazie al risultato del San
Paolo e soprattutto al gol siglato fuori casa da Milik. Il sorteggio di venerdì
ha detto Arsenal, la formazione di Ancellotti dovrà dunque affrontare uno degli
avversari più temibili rimasti, i Gunners si sono qualificati grazie a un
perentorio 3-0 sullo Stade Rennais ribaltando il 3-1 dell’andata in Francia.
La squadra di Ancellotti è chiamata a
invertire rotta soprattutto dal punto di vista del gioco, ma il Napoli ha tutte
le carte in regola per arrivare in fondo alla competizione.