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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

È 2x2 Juve! Storia!

di Enrico Bricchi



Chiellini alza la Coppa Italia e regala la vittoria alla Juventus, ai danni del Milan. La Juventus entra nella storia e si regala l’undicesima Coppa Italia nella sua gloriosa “vita”. Analizzando la partita bisogna, però, far emergere molti dati importanti e chiarire al meglio alcuni aspetti. La “macchina perfetta” bianconera è partita favoritissima davanti a questa sfida. Pogba, Dybala, Chiellini & company sono decisamente superiori all’organico del Milan. Eppure vedendo questa magica sfida abbiamo potuto assistere ad una situazione, decisamente, particolare. Il Milan ha dominato il primo tempo, è rimasto in piedi nel secondo e ha rischiato più volte il goal nei supplementari.

Il goal sfiorato da Bonaventura, Bacca, Honda e la corsa dei terzini, De Sciglio e Calabria, hanno dato maggior profondità e manovra alla squadra di Brocchi. La Juventus ieri ha giocato effettivamente male oppure è il Milan che ha dimostrato le proprie qualità? Onestamente, bisogna dire che è proprio la squadra campione d’Italia che non ha dato il meglio di sé. Nella retroguardia difensiva si è sentita la mancanza d’impostazione di Bonucci. La presenza di Hernanes ha creato poca grinta a centrocampo e poche palle da goal, Dybala ha giocato una partita nascosta. La stella Pogba, il più atteso della serata, si è fin troppo intestardita nella giocata personale; bisogna dire, però, che l’asso francese ha creato le poche occasioni viste. 
Il Milan a suo modo ha cercato di far esplodere le sue qualità. Abbiamo potuto notare un Montolivo molto più veloce e duttile in mezzo al campo. La presenza di Calabria, secondo noi migliore in campo, ha dato quel “quid” in più nella fascia destra, tanto che Max Allegri ha dovuto piazzare Alex Sandro al posto di Evra. Insomma le squadre si sono pareggiate grazie a questi fattori. La finale però, essendo una partita secca, poteva riservare queste tipo di emozioni. La Juventus è nella storia e non è la sola a raggiungere questo traguardo. Il buon Zaza, a fine partita, ha ricordato il grande risultato, raggiunto, del Sassuolo che andrà ai preliminari di Europa League. Da una parte si soffre e dall’altra si gioisce. La sensazione data da tutto l’ambiente rossonero, invece, è quella del rammarico e della contestazione. La figura di Galliani sembra scomoda a tutti i tifosi che lo imputano come capro espiatorio. 
I grandi successi rossoneri ormai sono un lontano ricordo, quelli della Juventus, al contrario, sono sempre più freschi e costanti!

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