Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Segnali importanti

Due segnali importanti d'alta classifica, che cambiano i ritmi del campionato.


Una Juve che vince quando deve vincere, una Juve che negli anni non cambia mai. Nonostante lo scorre stagionale pessimo contro la Lazio (sconfitta allo Stadium, sconfitta in Supercoppa), su cui anche Inzaghi aveva puntato molto, i bianconeri portano a casa tre punti fondamentali in chiave scudetto. Chiave della gara il secondo tempo, in cui Allegri ha dominato all'Olimpico. 70 a 30 per possesso palla, cinque tiri a zero, 326 passaggi riusciti contro 114. Il primo tempo molto più equilibrato, i biancocelesti hanno peccato di lucidità. Che le troppe partite inizino a pesare sul piano fisico?


Poi c'è una Roma che più cinica di così non si può. Difesa non troppo alta (ballerina quando il Napoli attacca compatto), ripartenze letali e ben costruite (l'azione del secondo gol una gioia per gli occhi), 4 gol su 5 tiri totali, Dzeko eccezionale sotto porta (di testa raramente colpisce), molto bene a spinta dei terzini e le diverse soluzioni di costruzione dal basso utilizzate. Chapeau Di Francesco, che ha messo in difficoltà non poche volte Sarri.
Il Napoli può solo provare rammarico per non aver affrontato adeguatamente questa partita, che può rivelarsi decisiva nella lotta per lo Scudetto. Ma non dipenderà solo dai loro ritmi, la Juventus ha da affrontare un periodo tosto. E sarà una bella lotta.


Poi la morte di Davide Astori. Un avvenimento che ci fa soffrire. Una sofferenza che ci ricorda quanta vicinanza ci sia tra l'appassionato e lo sportivo, tra chi è sugli spalti e chi è sul campo, tra chi assiste e chi agisce. Quasi un tutt'uno. Si gioisce insieme, si piange insieme.

O capitano, mio capitano. Perché non sei sceso a fare colazione insieme a tutti noi? Perché non sei passato a riprendere le tue scarpe fuori dalla camera di Marco e non sei venuto a bere la tua solita spremuta d'arancia? Ora ci diranno che la vita scorre, che lo sguardo va puntato in avanti e dovremo rialzarci, ma che sapore avrà la tua assenza? Chi arriverà ogni mattina in mensa a riscaldare l'ambiente con il proprio sorriso? Chi ci chiederà incuriosito ciò che abbiamo fatto la sera precedente per riderci su? Chi sgriderà i più giovani e chi responsabilizzerà i più esperti? Chi formerà il cerchio per giocare a "due tocchi" o chi farà ammattire Marco alla play? Con chi dibatteremo sulle puntate di Masterchef, i ristoranti fiorentini, le serie TV o le partite disputate? Su chi appoggerò la mia spalla a pranzo dopo un allenamento estenuante? Torna dai, devi ancora finire di vedere LaLaLand per poterlo analizzare come ogni film appena uscito. Torna a Firenze, ti attendono in sede per rinnovare il contratto e riconoscerti il bene e la positività che doni quotidianamente a tutti noi. Esci da quella maledetta stanza, ti aspettiamo domani alla ripresa degli allenamenti. Nella vita ci sono persone che conosci da sempre con le quali non legherai mai, poi ci sono i Davide che ti entrano immediatamente dentro con un semplice "Benvenuto a Firenze Ricky". Ovunque tu sia ora, continua a difendere la nostra porta e dalle retrovie illuminaci il giusto cammino. O capitano, mio capitano. Per sempre mio capitano.
Un post condiviso da Riccardo Saponara (@rickinara) in data:

Popolari

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

Ritornare grandi: Ernesto Valverde

| Francesco Lalopa | Conclusosi il triennio di Luis Enrique sulla panchina blaugrana, l'uomo scelto per riportare ai vertici il Barcellona è Ernesto Valverde. L'ex attaccante di Bilbao e Barcellona giunge al Camp Nou come allenatore dopo un quadriennio ricco di soddisfazioni in terra basca. A lui sarà affidato l'arduo compito di far dimenticare al popolo catalano le delusioni dell'ultimo anno e mezzo. La carriera di Valverde si è divisa fondamentalmente tra due regioni caratterialmente molto forti ed identitarie: i Paesi Baschi e la Catalogna. Dai loro popoli di certo avrà appreso qualcosa. Non è la prima volta che Ernesto Valverde vive un'esperienza in catalogna: infatti nel biennio '88-'90 ha giocato a Barcellona sotto la guida di Johan Cruijff, allenatore che ha influenzato le generazioni calcistiche successive e che ha creato un vero e proprio modo di vivere ed interpretare il calcio, prima che Guardiola lo perfezionasse. Di Cruijf...

L'Identikit di Marco Asensio

| Francesco Lalopa | Andiamo alla scoperta di Marco Asensio: talento del Real Madrid e leader della Nazionale Under 21 spagnola. Nato e cresciuto sull'isola di Maiorca, Marco Asensio muove i primi passi proprio nella squadra locale di calcio, seguendo la consueta trafila dalle giovanili sino alla prima squadra. Per lui anche un'importantissima esperienza nel futsal, disciplina praticata ( tra i tanti ) anche da Andres Iniesta. Nel dicembre del 2014 viene acquistato dal Real Madrid, che lo gira in prestito sino al 2015 al Maiorca in Segunda Division. La stagione 2015-2016 la vive con la canotta dell'Espanyol, squadra in cui può giocare con più continuità per dimostrare tutto il proprio valore, fino a convincere Zidane ( e la dirigenza del Real ) a riportarlo a casa.  L'ultima stagione, la prima con la maglia dei "Blancos", l'ha iniziata alla grandissima, aprendo le marcature nella sfida di Supercoppa Europea contro il Siviglia co...

Il gemellaggio più sentito

| Francesco Zamboni | Il gemellaggio tra Napoli e Genoa ha radici molto profonde nella storia del calcio italiano. Bisogna addirittura tornare indietro di quasi 50 anni per capire come nacque questa storia di fratellanza tra due squadre provenienti da due culture totalmente diverse.