| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
di Max Strati
Una serata di gala, una serata da fotografare bene nella testa.
La serata di Champions appena trascorsa ci ha lasciato parecchie prodezze, i primi verdetti e, soprattutto, una partita che sicuramente sarà ricordata come una delle più belle di questa edizione, City-Barcellona.
Guardiola contro Luis Enrique, Aguero contro Messi, De Bruyne contro Rakitic e non solo. Che gara e che intensità, dai 22 in campo. Dieci minuti e Kassai nega un rigore al City che, pochi minuti dopo, subisce il gol del Barcellona con Messi che apre e chiude un contropiede da manuale svolto a velocità supersonica insieme a Neymar. Il gol del vantaggio blaugrana sembra aver spezzato l’euforia dei “Citizens”, apparsi già- in situazioni simili- impotenti di fronte al gioco dell’11 di Luis Enrique.
Turning point del match, come sempre:il minuto 31. Dopo un errore in uscita di Sergi Roberto, Aguero recupera palla e serve Sterling che a sua volta serve Gundogan per il più facile dei gol.
E avanti così, intervallo e ripresa: ritmi infernali, gioco rapido, Guardiola contro Guardiola, quasi. La svolta definitiva la porta il talentino belga in casa citizens: De Bruyne, con un gioiello su calcio di punizione (Ter Stegen non esente da colpe) porta i suoi in vantaggio; vantaggio che aumenta qualche minuto dopo con Gundogan che ancora una volta si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e conclude una spettacolare azione di ripartenza orchestrata da Aguero, De Bruyne e Navas.
Finisce così 3-1 con Guardiola che dopo il 4-0 dell’andata si prende una bella rivincita ai danni della sua ex squadra: in primis perché i suoi salutano definitivamente il momento di "amarezza" delle scorse settimane, con la forza del gruppo (a cui si uniscono i colpi dei singoli, si veda la stessa gara di ieri) e, in più, perché la classifica del duro girone può davvero piacere ai supporters dei "Celesti". La qualificazione si potrebbe archiviare ottenendo tre punti nel match contro il Borussia Monchengladbach. Pellegrini, dove sei? A Manchester c'è Pep, e si sente.