Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Old Firm, ovvero "il Calcio"

di Francesco Zamboni

“Questo non è un incontro di calcio, tutto questo ha un nome: Old Firm, il derby più passionale al mondo".

L’Old Firm è il derby della capitale scozzese, uno dei più antichi e dei più accesi. A settembre è andata in scena, infatti, la 402^ sfida tra i Celtic Glasgow e i Rangers Glasgow.
Tale partita è considerata unica per le implicazioni politiche, sociali e religiose in quanto mette davanti due “fazioni” come i cattolici del Celtic e i protestanti dei Rangers
Per capire il perché di questa rivalità occorre fare un salto indietro nel tempo di circa 1600 anni, ricercandolo nella tradizione cattolica irlandese. L’Irlanda venne convertita al cattolicesimo da San Patrizio nel 432 e i cittadini vissero in quiete fino al medioevo, quando, in seguito all’occupazione inglese, i cattolici vennero ridotti in condizione di semi-schiavitù. Nel 1501 i colonizzatori anglicani si distinsero per la brutalità e la violenza nei confronti di chi continuò a professare la religione cattolica e nel 1690 arrivarono ad affermarsi in tutta l’Irlanda, fino all’attuale Ulster.

Il regime violento costrinse molti irlandesi cattolici ad abbandonare la propria terra, soprattutto a partire dalla metà dell’800. Essi si rifugiarono prevalentemente negli Stati Uniti e in Scozia, in particolare a Glasgow, che vide modificare nettamente il proprio tessuto sociale. Verso la fine del XIX secolo la città contava un quarto di popolazione di religione cattolica e le marcate differenze sociali non aiutarono l’integrazione, soprattutto la differenza religiosa, portando i cattolici ad una progressiva emarginazione.

A metà degli anni settanta il conflitto in Ulster provocò effetti collaterali anche nell’Old Firm: dove la tifoseria del Celtic iniziò a portare allo stadio bandiere irlandesi, del vaticano e dell’IRA (Irish Repubblican Army).


E’ il 1872 quando nella città di Glasgow alcuni ragazzi esprimono il desiderio di fondare una squadra di calcio. Da quell’umile pensiero nascerà una delle squadre più famose dello scenario calcistico internazionale. La prima partita dei Glasgow Rangers Football Club si disputerà il 10 ottobre 1872 contro il Callender e finirà con uno scialbo 0 a 0. Il nome Rangers verrà preso in prestito da una squadra di rugby inglese per cui simpatizzavano i fratelli Mc Neill, così come i colori sociali: l’inconfondibile “light blue”.

Questo e molto altro rappresenta l’Old Firm: un rito sacro e pagano, una pagina di storia, mai una semplice partita di calcio.

Popolari

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

La conferma del patrimonio Guardiola

| Luca Balbinetti | Questo Manchester City è qualcosa che va oltre una semplice squadra, è la conferma che un allenatore con le sue idee e l'ambiente giusto attorno può portare avanti un'idea di gioco che qualche anno fa aveva del rivoluzionario, ora è semplicemente estasi, e merita di essere lodato, fin quando non risulterà estremamente banale farlo. 

L'utilizzo dei blocchi nel calcio

| Francesco Lalopa | L'interscambio di idee e soluzioni tra uno sport ed un altro (ovviamente dove possibile) consente l'arricchimento del ventaglio di soluzioni a disposizione di un allenatore, rendendo sempre imprevedibile l'approccio della propria squadra alle varie situazioni di gioco. In questa sede andremo a parlare dei blocchi: soluzione che il calcio ha preso in "prestito" dalla pallacanestro per un loro utilizzo del tutto particolare. E' divertentissimo portarli ma è decisamente poco piacevole riceverli.

La Juve è più forte, la Roma è comunque viva.

di Paolo Brescia Buffon ha parlato di episodi, ma la Juve pare essere proprio più forte di tutti. Conte e i suoi hanno approcciato nel migliore dei modi alla gara più importante dell'anno, senza caricare troppe aspettative, quelle che invece in casa Roma  erano venute fuori, e la gara è stata più o meno a senso unico, eccezion fatta per il primo tempo. Nel secondo la batosta del gol subito ha rotto gli equilibri, e da li una lenta disfatta, acuitasi con le due espulsioni. Prima sconfitta in stagione per la Roma, che si "umanizza". L'importante è non "perdere la testa", come afferma Garcia. Sabatini parla di una cosa normale, possibile, e che l'ambiente ha già ammortizzato. Vedremo. Ora il Genoa può essere più duro di quanto non sembri. Napoli e Fiorentina fanno il loro dovere e continuano a rosicchiare punti. Due vittorie da clima ancora vacanziero, ma importanti. Aspettando l'Inter, altra squadra che  può mangiare punti ai giallorossi, che