Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Milan, l’enigma di un allenatore sempre sbagliato

di Enrico Bricchi

Allegri, Seedorf, Inzaghi, Mihajilovic e adesso, Brocchi. Questi sono i cambiamenti dal 2010 ad oggi.
Non si crede più a quello che si racconta. Una società gloriosa, come quella rossonera, abituata ad essere paziente nel calcio e ad attendere i frutti di tutti gli allenatori(pensiamo alla falsa partenza di Leonardo o alla prima esperienza di Ancelotti) , attualmente sembra aver perso totalmente la testa.
L’ultimo esonero è il più preoccupante. Il sergente Sinisa è stato davvero molto amato da tutto lo spogliatoio e da gran parte dei tifosi.

Le grandi riforme del serbo, come l’allontanamento di Tassotti, eterno secondo dall’era dello straordinario Cesare Maldini, oppure a livello tattico e di spirito di squadra, sembravano avessero dato i suoi frutti.
L’ex tecnico della Sampdoria aveva davvero convinto tutti. Tutti, tranne uno, il presidente Berlusconi
Il cavaliere, il presidente più vincente nel calcio , sembra che non abbia gradito i pensieri opposti dei predecessori di Brocchi. Presidente che in teoria dovrebbe pensare al bene collettivo, di una squadra sempre più in caduta libera.

Il Milan di Sacchi, di Ancelotti e del primo scudetto firmato Allegri, è un lontano ricordo.
I tifosi invece vogliono continuare a sognare e a pensare al futuro. Proprio per questo , il 12 Aprile, l’ultima carta da giocare, chiamata Cristian Brocchi, è stata scoperta in maniera frettolosa e senza troppe spiegazioni.
Il mister, giovane e con un bagaglio molto ridotto nei campi di calcio, si è scontrato con una realtà complicata e gestita in maniera eccezionale dal grande Mihajlovic. Le difficoltà di Balotelli, gli errori di una difesa poco solida, la poca costanza di Bacca e una rosa oggettivamente non all’altezza della situazione, hanno già dato un risultato all’ennesima scelta sbagliata di Berlusconi.
Il Milan è in crisi e il problema non è l’allenatore. La scelta del cambiamento è sempre sbagliata, qualsiasi allenatore del mondo ,sulla panchina rossonera, farebbe male.
A questo punto non c’è bisogno di bruciare giovani speranze e future scommesse. Lasciamo crescere in pace i vari Seedorf, Inzaghi e Brocchi. Iniziamo, caro presidente, ad essere più oggettivi con il potenziale della squadra. Senza troppi hip-hip urrà per Cerci, senza troppe apologie per Balotelli, senza spendere milioni per giocatori mediocri, come Bertolacci e Bacca.
A questo Milan manca la vera forza di una squadra, la serietà nel valutare una situazione.
Basta bugie, basta finte, basta enigmi, basta cambi d’allenatore. Basta finti direttori sportivi, pronti ad assecondare ogni desiderio del presidente. Galliani, doveva lasciare, in maniera gloriosa, la società già da due anni. Questo continuare ad insistere sul passato non porterà mai risultati. Tutte queste scelte saranno sempre sbagliate. Progetti seri e costruiti in maniera coerente e costante sono e saranno sempre il futuro!

Popolari

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

Thiago Motta, il predestinato

Gianluca Losito Focus su Thiago Motta, nuovo allenatore del Genoa, vittima di fraintendimento.

Il punto sulla Serie B

| rio_vela | Mentre i calciatori di tutta Europa smettono per qualche giorno le casacche delle loro squadre di club per indossare quelle delle rispettive nazionali impegnate nelle qualificazioni di Euro 2020, noi andiamo a dare uno sguardo al campionato italiano di serie B. La presenza di squadre blasonate ha costretto la Lega ad accettare la sospensione del torneo per favorire la possibilità di risposta di molti giocatori alle chiamate delle varie squadre nazionali, chiaro segno della crescente qualità espressa anche nel campionato di serie B. Contrariamente a quanto accaduto nelle ultime edizioni, il campionato in corso sarà particolarmente corto: la presenza di sole 19 squadre nei quadri della B genera un numero ridotto di partite riducendo il margine dei giochi e rendendo più sicure, già da ora, alcune considerazioni. Le giornate saranno 36 e non più 42, innalzando sensibilmente la difficoltà di improbabili recuperi finali, di filotti salvifici, di zone franche nella gra

Antonio Conte è un recordman (nato)

| Paolo Brescia | Antonio Conte è l'uomo dei 102 punti con la Juve. Antonio Conte è l'uomo dei record. E ora anche in Premier. Undici vittorie consecutive e record del club strappato: il Chelsea di Conte vince 1-0 contro il Crystal Palace e il tecnico ex Juventus supera Mourinho per vittorie consecutive nello stesso anno alla guida del club londinese. In un match combattuto e poco spettacolare, i Blues sono riusciti ad imporsi grazie ad un gol di Diego Costa, il 50° dell'attaccante con la maglia del Chelsea.