| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
Il viaggio percorso dalla Juventus quest'anno ha dell'incredibile. Il tutto è partito da un anno precedente da favola. Un gruppo straordinario, vincente in due tornei su tre.
Una squadra da sogno che si ritrova, agli inizi di Settembre, stravolta da un calciomercato rocambolesco. Gli arrivi di Dybala, Khedira, Cuadrado, Alex Sandro, Zaza, Mandzukic han creato molto interesse negli occhi dei tifosi, molte attese.
Quest'oggi nessun esperto di calcio criticherebbe mai le mosse di Marotta. Eppure, bisogna ricordare lo scetticismo e le difficoltà generali ed iniziali. Dopo una prima vittoria in Supercoppa, agli inizi di Agosto, il cammino percorso dalla Juventus è partito nel peggior modo possibile.
Nessun giocatore juventino è stato risparmiato dalla critica. La mancanza di Tevez,Vidal e Pirlo sembrava avesse dato il suo giudizio definitivo. Allegri fortunato nel primo anno, come successe con il Milan, e graziato, nel suo, solo dalla presenza di un gruppo forte e compatto amalgamato da Antonio Conte. Ma i grandi campioni si riconoscono proprio nel momento di difficoltà. Interpretando una poesia di Kavafis, Itaca, possiamo riconoscere l'importanza non dell'arrivo ma bensì delle difficoltà percorse. Crisi che Ulisse ricorderà più dell'abbraccio con Penelope.
Nessun giocatore juventino è stato risparmiato dalla critica. La mancanza di Tevez,Vidal e Pirlo sembrava avesse dato il suo giudizio definitivo. Allegri fortunato nel primo anno, come successe con il Milan, e graziato, nel suo, solo dalla presenza di un gruppo forte e compatto amalgamato da Antonio Conte. Ma i grandi campioni si riconoscono proprio nel momento di difficoltà. Interpretando una poesia di Kavafis, Itaca, possiamo riconoscere l'importanza non dell'arrivo ma bensì delle difficoltà percorse. Crisi che Ulisse ricorderà più dell'abbraccio con Penelope.
Il conte, Massimiliano Allegri, ricorderà prima di tutto il periodo di crisi iniziale di questo quinto scudetto juventino. Più della festa, più dei complimenti finali di tutta la dirigenza bianconera.
Da quel Juventus-Torino la storia è cambiata.
La complicità fra i giocatori non è più stata la stessa. Raccontiamo una favola che ha come uno dei protagonisti Paulo Dybala. Venduto a peso d'oro ma valorizzato, saggiamente e pazientemente, da tutta la squadra. Attualmente l'ex giocatore del Palermo rappresenta uno dei migliori talenti mondiali. Pensiamo a Pogba, alla sua devastante forza fisica e freddezza nei momenti importanti. Dalla gioventù possiamo arrivare ad una leggenda come Buffon, fino alla fine presente e decisivo.
La difesa juventina invece è entrata nella storia. Il paragone con le grandi difese del passato non deve far più paura! Bonucci, Barzagli e Chiellini rappresentano il presente italiano. Rugani invece si prenota come futuro. Il quadro è molto chiaro e potrebbe essere ancora approfondito.
Ma il grande miracolo è avvenuto a livello mentale. Una squadra di campioni non ha solamente grandi gambe e piedi fatati.
Ma il grande miracolo è avvenuto a livello mentale. Una squadra di campioni non ha solamente grandi gambe e piedi fatati.
Il calcio, gioco spettacolare ed entusiasmante, ha dimostrato, ancora una volta, il suo forte coinvolgimento in molte aree. Il calcio è testa, è la capacità di Buffon di tenere unito un gruppo davanti alle contestazioni generali. E' la dimostrazione che l'allenatore ha un ruolo fondamentale, non solo a livello tattico. E' la risposta di Allegri ai giornalisti. Il viaggio della Juventus ha racchiuso tutto questo. L'impresa ormai è avvenuta. Juventus campione d'Italia e quinto scudetto consecutivo. Nulla da aggiungere se non un plauso obbligatorio da parte di tutti gli appassionati di questo fantastico sport. Anche questa volta ha vinto ancora il calcio!