Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Facciamo il miracolo!

Facciamo il miracolo! Una nazione si ferma, dopo l'exploit del girone azzurro, per spingere l'Italia, all'impresa di battere agli ottavi di finale, i campioni in carica della Spagna. Un miracolo, appunto, ma con solide basi per credere che sia possibile. O quantomeno, un ipotesi da non scartare. Sì, perché dopo gli esiti del raggruppamento E, ci siamo accorti che c'è anche l'Italia, in questi Europei. Sconfitta con l'Irlanda a parte, l'Italia ha dimostrato la grande qualità di saper gestire le partite, per spostarle a suo favore anche quando tutto sembra ormai sopito. Gestione, precisione sotto porta e sangue freddo sopperiscono alla poca qualità delle individualità, caratteristica che quest'anno ci viene a mancare. Per contro, la Spagna dei campioni è dotatissima di un mix di qualità per ogni ruolo, e in questi giorni francesi ha avuto conferme di talento sia dalla vecchia guardia (Don Andrès Iniesta è sugli scudi) sia dai ragazzi di oggi (Morata). Anche per gli iberici 6 punti nel girone, frutto delle vittorie secche con Rep.Ceca e Turchia, quest'ultima senza patemi e netta. Poi, la sconfitta decisiva per il primato nel girone contro la Croazia, che dunque si era guadagnata la vetta del gruppo D, salvo poi uscire con una terza, e che terza, il Portogallo, con gli ormai noti fatti di Lens.

FORMAZIONI

Per Conte, l'unico-grande guaio è il forfait di Candreva. L'esterno laziale infatti ha ancora noie muscolari, e non sarà della partita. Per la Spagna e il suo gioco è festa grande, e allora Del Bosque metterà in campo delle furie rosse guardinghe ma per nulla attendiste, disponendo la squadra col solito, rodato 4-3-3. Per Conte ormai stabilito l'equilibrio del 3-5-2, in campo i soliti, ma per sostituire Candreva qualcuno farà gli straordinari. In grafica i ballottaggi, ma è ancora tutto da definire.



Chi dobbiamo temere della Spagna? Un po' tutti, in realtà, ma visto il gioco rapido, diverso dal nostro fatto di verticalizzazioni profonde, dobbiamo porre attenzione alle sovrapposizioni e agli scambi di ruolo che operano i giocatori spagnoli: Iniesta su tutti, che dialoga con Fabregas, e a sua volta con i centrali difensivi, uno su tutti da temere su corner e piazzati: Piquè. Davanti la gabbia principale è su Morata, ma i colpi di Nolito sono interessanti e Silva ce lo ricordiamo da Euro12. L'impresa impossibile deve diventare possibile, ma la qualità spagnola è praticamente inossidabile.

I NUMERI

Questa sarà la 35ª sfida ufficiale tra Italia e Spagna – il bilancio è in perfetta parità, con 10 vittorie a testa e 14 pareggi. Sarà anche il sesto incontro tra queste due nazionali agli Europei – nessuna sfida si è giocata più spesso nella storia di questa competizione. La Spagna ha avuto la meglio nei due precedenti giocati nella fase a eliminazione diretta, nel 2008 e nel 2012. L’ultima vittoria azzurra in un torneo internazionale resta quella nei quarti di finale di USA 94, grazie ai gol di Dino e Roberto Baggio. Prima di quest’anno, l’Italia aveva vinto il proprio girone agli Europei una sola volta, nel 2000, quando perse la finale con la Francia. L’Italia ha vinto nei 120 minuti di gioco una sola volta nelle ultime sei partite a eliminazione diretta degli Europei (la semifinale contro la Germania di quattro anni fa). Gli azzurri hanno mancato l’appuntamento con il gol in tre delle ultime quattro partite giocate nella fase a eliminazione diretta degli Europei. Antonio Conte ha già utilizzato 22 dei 23 azzurri in rosa, escludendo il solo Marchetti – un record in questo torneo. L’unico precedente degli azzurri allo Stade de France in una gara competitiva sono i quarti di finale di Francia 98, persi ai rigori contro i padroni di casa. La Spagna invece ha un bilancio di due vittorie e due sconfitte a Saint Denis, tutte contro la Francia. La Spagna ha perso tre delle ultime sei partite giocate tra Mondiali ed Europei – le precedenti tre sconfitte delle furie rosse erano arrivate nell’arco di 31 partite. La Spagna ha schierato lo stesso undici iniziale in tutte e tre le partite di questi Europei.

Cesc Fabregas ha fatto almeno un assist nelle sue ultime sei presenze in nazionale tra Mondiali ed Europei. Dal 1980 a oggi, solo Karel Poborksy (6) ha fatto più assist di Fabregas (5) agli Europei. Solo Fernando Torres (5) e David Villa (4) hanno segnato più di Alvaro Morata (3) finora agli Europei per la Spagna. Sergio Ramos ha collezionato 27 presenze per la Spagna tra Mondiali ed Europei, un record condiviso attualmente tra i connazionali solo con Torres – tuttavia non ha mai segnato in un torneo internazionale per la sua nazionale. Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci sono gli unici due giocatori azzurri ad avere giocato da titolari tutte e tre le partite di questi Europei.

L'ARBITRO
La gara, in diretta su Sky Sport HD e Rai 1 HD inizia alle 18, l'arbitro dell'incontro è il turco Cuneyt Cakir. Due i precedenti con gli azzurri: Italia-Irlanda 2-0della fase a gironi di Euro 2012 (Cassano e Balotelli) e l'amichevole Olanda-Italia 0-0 dell'anno dopo. Due anche le gare con la Spagna: 1-0 con l'Ucraina nelle ultime qualificazioni e nella semifinale di Euro 2012 contro il Portogallo (0-0). In questi Europei il direttore di gara turco ha arbitrato Portogallo-Islanda (1-1) e Belgio-Irlanda (3-0)

Popolari

Ritornare grandi: Ernesto Valverde

| Francesco Lalopa | Conclusosi il triennio di Luis Enrique sulla panchina blaugrana, l'uomo scelto per riportare ai vertici il Barcellona è Ernesto Valverde. L'ex attaccante di Bilbao e Barcellona giunge al Camp Nou come allenatore dopo un quadriennio ricco di soddisfazioni in terra basca. A lui sarà affidato l'arduo compito di far dimenticare al popolo catalano le delusioni dell'ultimo anno e mezzo. La carriera di Valverde si è divisa fondamentalmente tra due regioni caratterialmente molto forti ed identitarie: i Paesi Baschi e la Catalogna. Dai loro popoli di certo avrà appreso qualcosa. Non è la prima volta che Ernesto Valverde vive un'esperienza in catalogna: infatti nel biennio '88-'90 ha giocato a Barcellona sotto la guida di Johan Cruijff, allenatore che ha influenzato le generazioni calcistiche successive e che ha creato un vero e proprio modo di vivere ed interpretare il calcio, prima che Guardiola lo perfezionasse. Di Cruijf...

In Irlanda esiste un campionato?

| Giordano Pantosti | “There is no league in Ireland”. Così affermò Giovanni Trapattoni il 9 settembre 2013, due giorni prima di rescindere il contratto che lo legava alla nazionale irlandese in qualità di ct. La situazione sta cambiando?

L'utilizzo dei blocchi nel calcio

| Francesco Lalopa | L'interscambio di idee e soluzioni tra uno sport ed un altro (ovviamente dove possibile) consente l'arricchimento del ventaglio di soluzioni a disposizione di un allenatore, rendendo sempre imprevedibile l'approccio della propria squadra alle varie situazioni di gioco. In questa sede andremo a parlare dei blocchi: soluzione che il calcio ha preso in "prestito" dalla pallacanestro per un loro utilizzo del tutto particolare. E' divertentissimo portarli ma è decisamente poco piacevole riceverli.

L'opinione: soggiogati dal tranello di Ibra

di Enrico Bricchi QUESTIONE DI BLUFF – Il mondo attende la scelta del campione svedese, Zlatan Ibrahimovic.  L’ex punta del PSG fa gongolare tutto il mercato e lascia con l’amaro in bocca sempre più squadre. Ieri durante la conferenza stampa ha chiuso le porte al Milan, secondo tutte le re-interpretazioni dei mass-media sportivi, eppure nessuno ha mai sentito dire da parte di Ibra: “Non andrò al Milan”. Le porte sono sempre aperte, il bluff continua e il mondo viene schernito da questo straordinario mistero: dove andrà l’anno prossimo Zlatan Ibrahimovic? ACUTA STRATEGIA – Probabilmente l’entourage del campione svedese ha preso la palla al balzo e ha creato questa strategia apposita per sponsorizzare sempre di più l’operato del proprio assistito. Ibrahimovic è l’unico giocatore del mondo ad aver creato così tanto interesse per un giocatore svincolato; tutto il mondo durante la live, sulla sua pagina Facebook, si è subito sintonizzato in cerca di risposte: l’unica risposta ric...