Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La coerenza di Antonio Conte

di Enrico Bricchi

LE SCELTE - Martedì abbiamo assistito ad una pre-annunciata convocazione, già anticipata da quasi tutti i media italiani, da parte di Antonio Conte dei 23 scelti per andare in Francia, all’Europeo. 

Molti hanno storto il naso nel vedere le scelte dell’ex tecnico della Juventus; scelte difficili da comprendere, la meritocrazia non è stata premiata. Il caso più eclatante è quello di Jorginho, giocatore costante con la maglia del Napoli che ha sempre garantito maggior forza alla squadra partenopea, inoltre un giocatore dalle sue qualità mancava alla nazionale, visto che ora ci affideremo a Thiago Motta e l’eterno Daniele De Rossi. Per non parlare della preferenza di Bernardeschi ai danni di Bonaventura. Jack ha fatto una stagione sensazionale, il suo unico difetto, forse, è quello di giocare in una squadra senza qualità e non all’altezza della sua tecnica-classe. Infine la scelta di Ogbonna ha ribadito sempre di più che le decisioni del mister superano davvero ogni forma di selezione “naturale” che ogni italiano potrebbe fornire.

AVANTI CON LE PROPRIE IDEE – In fin dei conti il vero vincitore di queste convocazioni è stato proprio il CT della nazionale italiana, la sua idea di gioco è stata confermata anche nelle convocazioni: Bernardeschi è un giocatore veloce, torna molto e lavora anche per la squadra, Jorginho ha poca intesa con i giocatori davanti ed inoltre non è mai stato nelle grazie del mister. Lo stesso discorso vale per Rugani, troppo giovane e senza esperienza per affrontare EURO 2016. Inoltre Conte conosce bene Angelo Ogbonna e conosce bene le pretese devastanti richieste alla squadra: tanta corsa e tanti ribaltamenti di fronte durante tutta la partita. Infine molti milanisti si son chiesti il perché escludere Donnarumma dopo una stagione magnifica, almeno come terzo portiere poteva far bene. Invece Mister “Agghiacciande” ha dato la sua linea, nel caso in cui sarà vincente, Conte trionferà, al contrario le sue idee perderanno.

ASPETTATIVE 
Le aspettative sono davvero basse, nessun tifoso italiano crede nella vittoria del campionato europeo eppure anche negli anni di Calciopoli, e quindi del mondiale 2006, dovevamo perdere tutto con una squadra poco pronta, la stessa cosa vale per il risultato raggiunto ad EURO 2012, con una squadra giovane e fresca di sconfitta al Mondiale della seconda era Lippi. L’Italia probabilmente non sarà la regina del torneo, come ha detto Buffon ci presentiamo come outsider del nostro girone. Non sarà semplice passare quest’ultimo e sarà sempre più difficile imporre un gioco alternativo, pronto a sorprendere gli avversari. Noi italiani nel momento del bisogno calcistico(e purtroppo solo questo) ci facciamo sentire sempre di più, diventiamo i tifosi sognati da ogni squadra, bisognerà però guardare il torneo con gli occhi oggettivi del tifoso “CT” o con la fiducia data al vero CT della nazionale?

Popolari

La conferma del patrimonio Guardiola

| Luca Balbinetti | Questo Manchester City è qualcosa che va oltre una semplice squadra, è la conferma che un allenatore con le sue idee e l'ambiente giusto attorno può portare avanti un'idea di gioco che qualche anno fa aveva del rivoluzionario, ora è semplicemente estasi, e merita di essere lodato, fin quando non risulterà estremamente banale farlo. 

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

Chi è Yerry Mina?

| Francesco Lalopa | L'arrivo del giovane colombiano in blaugrana dal Palmeiras è la naturale prosecuzione del processo di rinnovamento della rosa per i catalani, iniziato con le firme di Paulinho e Dembelè in estate e di Coutinho in questa sessione invernale. Pronto a dare l'addio al Barcellona è Javier Mascherano, ormai giunto a fine carriera, in procinto di firmare con un club cinese. 

Sull'addio di Marekiaro Hamsik

| rio_alve | La letteratura romantica ha già visto scrivere pagine e pagine sugli addii tra amati. Stazioni ferroviarie con immancabili e ottocenteschi sibili di vapore, porti del nord Europa con grandi transatlantici e poi fermate d’autobus, ascensori, pianerottoli e traslochi. La nostra storia invece parte da un campo di calcio e dal suo epilogo: Marek Hamsik non è più un giocatore del Napoli.