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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Morning Flash: Cinismo italiano, Show spagnolo

di Emanuele Ciccarese

#Euro2016, Oggi 18 giugno Belgio-Irlanda (h. 15), Islanda-Ungheria (h. 18) e Portogallo-Austria (h. 21)
Andiamo a rivivere le gare di ieri 17 giugno:

Italia-Svezia 1-0 
(Eder)

Partita ghiacciata nel primo tempo, squadre che si affacciano poco e costruiscono macchinosamente la manovra, si gioca quasi esclusivamente sul piano fisico. Gli azzurri lavorano male
a centrocampo, De Rossi arretra su richiesta di Conte per fare da muro alle palle verso Ibra e chiuderlo con una gabbia insieme ai centrali difensivi: Parolo e Giaccherini si trovano spesso in difficoltà, sono piuttosto impacciati quando si tratta di entrare nella costruzione del gioco, così come Pellè ed Eder, sempre statici o rinunciatari. Nel secondo tempo cambia tutto però (strillata di Conte?): gli esterni azzurri fanno un grande lavoro, le mezzale si inseriscono bene e l'Italia gioca bene, ma deve soffrire l'aggressività degli avversari: Conte per questo fa due ottimi cambi, fa entrare Zaza e Sturaro, che entrano bene in partita, e il primo regala un assist favoloso per il colpo da biliardo della vittoria di Eder. Il solito cinismo italiano.

Repubblica Ceca-Croazia 2-2
(Perisic, Rakitic; Skoda, Necid)

La Croazia sul piano del gioco annienta la Repubblica Ceca di Pavel Vrba. I biancorossi passano in vantaggio con Perisic dopo 36 minuti e raddoppiano nella seconda frazione di gioco, al 60' con il solito Rakitic, assistito da un ottimo Brozovic. I croati danno per scontata la vittoria, hanno un calo fisico e subiscono due reti beffa: la prima arriva con un'incornata di Skoda, servito dall'eterno Rosicky, la seconda arriva dal dischetto con il colosso Necid, che lascia aperto il discorso secondo posto.

Spagna-Turchia 3-0
(Morata, Nolito, Morata)

La Turchia prosegue un Europeo disastroso, viene distrutta da una Spagna che mantiene l'organizzazione mostruosamente perfetta e il gioco pennellato di quattro anni fa, cambiano gli interpreti, ma la sostanza resta quella. Dopo mezz'ora gli undici di Del Bosque passano in vantaggio con Morata, al centro delle critiche e del mercato delle ultime settimane. Passano soli 3 minuti e il gioiello Nolito realizza il raddoppio che mette in cassaforte la partita. Nella ripresa arriva il tris, sempre della punta della Juventus, che conferma di essere all'altezza. La partita viene poi addormentata dagli iberici, che confermano la selezione turca una grande delusione del torneo: anche il proprio pubblica la fischia.



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