| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
di Paolo Brescia
Da Policoro a Torino. Da Thiès a Firenze. I minuti finali incoronano Juve e Fiorentina nelle notti da Festival di Serie A, nelle notti degli scontri diretti. Zaza-Babacar, il campionato non è ancora, non è mai!, finito.
La Juve si riprende la vetta, dopo 25 ringhiate, dopo 25 settimane di rincorsa. Dominio atipico. Ma sabato non è andata come sempre. Più cinismo che bel gioco in un match bruttino, spigoloso, ma che ha messo in luce il tecnicismo di due super mister. La spunta la Juve che può contare su 12-14 top players. I cambi decidono il match: Morata è nullo? Ecco Zaza: è vetta. Tutto aperto, ben inteso.
Dietro, ecco la Fiore. Mentre la Roma si è potuta permettere di guardare serena il match (complice il 4o colpo di fila, venerdì a Modena, link: http://www.vavel.com/it/calcio/roma/605426-roma-a-maggio-ci-dirai.html.), Viola e Inter si sono sfidate con, opposto del match di sabato, poco tecnicismo e molto nervosismo. Colpita qui, l'Inter affonda di nuovo. Mazzoleni non sa gestire il match, che si scalda troppo. Il finale è indegno, ma regala i 3 punti alla Fiorentina, che resta comunque in bilico a livello mentale: Della Valle-Sousa hanno (quasi) rotto, ma ora la voglia di far bene viene prima. Vedremo.
In casa Inter non si parla, e la negatività, i punti persi, parlano per i milanesi. Male Icardi, Kongdobia e dietro...i soliti errori. Linea bassa, poco movimento. Così, poco da fare.
Detto della Roma, il Milan. Altra vittoria, con sofferenza, ma ora la classifica si fa interessante. Mihajlovic non ci sta a vedere alcuni (Balotelli su tutti) inermi: non li vedremo più in cmpo, parole sue. Ed ecco che se la società è alle prese con una incertezza di fondo, in panchina trovata una solidità inaspettata.
Ormai ferme Sassuolo ed Empoli, recupera la Lazio con 5 squilli al Verona, ma per il gioco citofonare Formello. Ancora poca roba. Scendendo, la noia: Palermo malissimo (torna Iachini, telenovela infinita), Bologna bene, ma Udinese allucinante. Frosinone col sogno salvezza, Carpi ko con la Roma. Le Genoane, incommentabili.