| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| rio_alve |
Il duopolio Barça – Real sembra proprio concedere un anno di tregua (clamorosa la sconfitta con l'Eibar) ed in questo varco ecco inserirsi l’Atletico, rivale cittadino per eccellenza dei bianchi di Madrid. La classifica della Liga è cortissima: comandata dal Barcellona con 24 punti, vede un insolito terzetto occupare le posizioni a ridosso della vetta con appena una lunghezza di ritardo, Siviglia, Atletico Madrid e Alaves con 23 punti stanno così rendendo insolita questa prima parte di stagione nell’attesa che il Real Madrid ritrovi la via del successo ed abbandoni di conseguenza il sesto posto. In quest’ottica l’appuntamento al Wanda Metropolitano tra Atletico e Barcellona ha un sapore di big match, di scontro diretto d’alta classifica, uno di quelli in cui i punti valgono doppio.
Le due squadre arrivano allo scontro di questa sera in condizioni non propriamente identiche. Il Barcellona, pur primeggiando nella classifica della Liga, ha accusato, nell’ultimo periodo, un’evidente flessione. La manita col Real ormai è storia vecchia di un mese e da allora è riuscita a battere solo il Rayo Vallecano nei minuti finali di un match ripreso con un’incredibile rimonta e il Cultural Leonesa (terza divisione) in Copa del Rey al 91°, poi pareggio contro l’Inter in Champions e clamoroso crollo casalingo contro il Betis Siviglia sintetizzato in un pirotecnico 3-4.
L’Atletico Madrid appare invece piuttosto in forma. Pesano nel giudizio i due risultati rimediati prima della sosta per le nazionali: un 2-0 in Champions contro il Borussia Dortmund (con conseguente aggancio in vetta nel girone A della competizione continentale) e lo scoppiettante 3-2 con cui il Bilbao si è dovuto arrendere al Wanda Metropolitano al cospetto dei Colchoneros.
Ci attende dunque una partita combattuta con la forza e la fisicità dell’Atletico a cui il Barcellona risponderà con l’immensa tecnica dei suoi interpreti. Mancherà Rakitic per squalifica, Coutinho è da poco rientrato in gruppo ma troverà posto nel tridente d’attacco. Potrà contare sul pieno rientro di Messi, dopo il problema alla mano, e sul solito Suarez. A centrocampo linea a tre composta da Vidal, Sergio Busquets e Arthur mentre in difesa troveranno posto Sergi Roberto, Piqué, Lenglet e Jordi Alba a fare da scudo al portiere tedesco Ter Stegen. A mister Simeone mancheranno invece pedine preziose come Godin, infortunato, Gimenez, Savic e Hernandez in serio dubbio ma risponderà a Solari con Oblak in porta, difesa a quattro con Arias, probabilmente Savic, Montero e Rubio. I quattro di centrocampo saranno Hernandez (se recupera), Correa, Thomas e Siqueira con Diego Costa e Griezmann in attacco.
La partita di questa sera in ogni caso ci lascerà una classifica diversa rispetto a quella della vigilia: il Siviglia infatti facendosi trovare pronto avrà l’occasione di superare una delle due big in campo al Wanda Metropolitano o, in caso di pareggio tra Colchoneros e Blaugrana, ritrovarsi da solo in vetta almeno per una giornata mentre alle spalle di tutti, dall’insolita sesta posizione, cercherà di rosicchiare punti il nuovo Real targato Solari.