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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eddie Howe e il suo Bournemouth


Nuova stagione, nuova sorpresa: un anno fa si parlava del Burnley nelle zone europee della classifica ma quest'anno la squadra di Dyche ha avuto un inizio zoppicante e il suo posto è stato preso dal Bournemouth, attualmente sesto in classifica.
Se il punto di forza dei Clarets edizione 17/18 si poteva individuare nella solidità difensiva, le Cherries puntano su un sistema di gioco che si è consolidato negli ultimi anni, meno ancorato ai singoli interpreti ma in grado di produrre un gioco molto piacevole.

Davanti all'esperto portiere Begovic la linea è di solito a tre: il regista difensivo è il talento olandese Nathan Aké con i due bodyguard Steve Cook e Simon Francis a proteggerlo in uno schieramento che può ricordare la difesa "a tre e mezzo" proposta spesso dalla seconda Roma di Spalletti. Sulla fascia destra c'è Adam Smith che si può considerare il quarto della linea difensiva mentre a sinistra il compito di offendere è affidato a Charlie Daniels, che con le sue corse garantisce grande supporto al gioiellino Ryan Fraser. Proprio da quest'ultimo partono le azioni più pericolose delle Cherries: l'esterno scozzese può sfruttare la sua rapidità per mandare in crisi le difese avversarie e al momento è il miglior assistman della Premier League con 6 passaggi decisivi per i suoi compagni. In fase di inizio manovra il giocatore chiave per Eddie Howe è il ventunenne inglese Lewis Cook, prelevato dal Leeds nel 2016 e gradualmente inserito nel cuore della manovra fino a prenderne il controllo con grande qualità e una personalità che gli hanno permesso di ottenere già la prima (e di sicuro non ultima) convocazione con la nazionale di Southgate. Tutta questa qualità converge sul centravanti Callum Wilson: il 26enne nato a Coventry ha visto la sua avventura in Premier frenata bruscamente da due lesioni la legamento crociato ma ora è tornato e si vede. Con 6 gol e 4 assist in 12 partite, Wilson ha contribuito a 10 reti della sua squadra e solo Aguero (12), Hazard e Sterling (11) hanno fatto meglio, non a caso si è guadagnato la convocazione per le due partite della nazionale inglese contro Stati Uniti e Croazia.


A collocare il Bournemouth così in alto in classifica è però la grande qualità di gioco espressa grazie alla brillante gestione del manager Eddie Howe che, a soli 40 anni, ha preso la squadra in League One e l'ha trascinata fino alla Premier League, salvandola il primo anno e mantenendola a metà classifica nelle due stagioni successive. La grande abilità del giovane tecnico inglese sta nella sua voglia di avere una squadra sempre propositiva e i recenti risultati lo hanno reso un profilo molto interessante, non è infatti da escludere che questa possa essere l'ultima stagione, o una delle ultime, prima che arrivi la telefonata di una grande squadra.

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