Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Eurosfidanti al ritorno: Barcellona


All'andata il Barcellona si è imposto per 2-0 al termine di una sfida che l'ha vista si dominare, ma che ha anche lasciato in molti la sensazione che l'Inter avrebbe potuto tentare il colpaccio vista la prestazione offerta. Cerchiamo allora di capire quale potrebbe essere la chiave di volta di questa sfida.


Il Barcellona sceso in campo nella sfida di due settimane fa al Camp Nou ha scelto di non allontanarsi dalla sua "coperta di Linus", il 4-3-3, nonostante la grande assenza di Lionel Messi. Ma mentre tanti si aspettavano Dembelè a coprire il ruolo di esterno destro, Valverde ha deciso invece di schierare in quel ruolo Rafinha, ex della sfida. L'ex interista ha offerto al Barcellona nuove prospettive e soluzioni tattiche nel corso della gara: con la palla tra i piedi poteva sia allargarsi che venire nel centro del campo, accentrandosi e creando spazio alle proprie spalle, mentre in fase difensiva garantiva un elemento in più in fase di pressing, differentemente da Messi a cui difficilmente si può chiedere sacrificio difensivo. Insomma Valverde ha cambiato tutto per non cambiare niente, mantenendo l'ossatura della squadra per evitare di mandare in confusione i suoi uomini. 


Dal canto suo l'Inter aveva scelto un buonissimo approccio alla sfida, approccio che lo scorso anno ha portato la Roma a compiere un'impresa nella sfida di ritorno ai Quarti di finale di Champions League: pressando alto sin dai primi minuti l'Inter ha provato a mandare in crisi il palleggio blaugrana, costringendo spesso al lancio lungo Ter Stegen. Nonostante poi, col passare dei minuti, la pressione dei nerazzurri sia calata, questa può essere un'ottima strategia da riproporre con maggior vigore, sfruttando anche l'energia che genereranno i tifosi di San Siro. Dovranno poi esser maggiormente in partita gli esterni, Perisic e Candreva ( o Politano e Keita Balde ), costringendo a star il più bassi possibile i terzini blaugrana. Infine sarà essenziale Radja Nainggolan: già lo scorso anno, seppur con maglia diversa, ha dovuto affrontare una sfida simile. Sarà il perno centrale del pressing nerazzurro e delle successive ripartenze. 


Nella sfida d'andata è stato il palleggio del Barcellona a creare le maggiori difficoltà ai nerazzurri. La differenza tecnica tra le due compagini ha fatto pendere l'ago della bilancia a favore dei catalani, costringendo i giocatori di Spalletti, spesso e volentieri, a rincorrere a vuoto l'avversario. Oltre ai "soliti" protagonisti come Busquets e Suarez, nota di merito va data ad Arthur. Il centrocampista brasiliano si sta dimostrando partita dopo partita un elemento essenziale per la manovra blaugrana grazie alle proprie doti tecniche, che consentono anche allo stesso Busquets di disimpegnarsi un po' di più dai compiti di impostazione, aumentando di fatto le incognite sullo scacchiere a favore del Barcellona. 


Se l'Inter ripeterà la gara d'attenzione dell'andata, aggiungendo a quanto di buono fatto una maggiore attenzione difensiva limitando la gara di Suarez, ed essendo più cinica sotto porta, avrà grandi possibilità di potersi regalare un'altra notte magica dentro le mura di San Siro.

Popolari

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

Ritornare grandi: Ernesto Valverde

| Francesco Lalopa | Conclusosi il triennio di Luis Enrique sulla panchina blaugrana, l'uomo scelto per riportare ai vertici il Barcellona è Ernesto Valverde. L'ex attaccante di Bilbao e Barcellona giunge al Camp Nou come allenatore dopo un quadriennio ricco di soddisfazioni in terra basca. A lui sarà affidato l'arduo compito di far dimenticare al popolo catalano le delusioni dell'ultimo anno e mezzo. La carriera di Valverde si è divisa fondamentalmente tra due regioni caratterialmente molto forti ed identitarie: i Paesi Baschi e la Catalogna. Dai loro popoli di certo avrà appreso qualcosa. Non è la prima volta che Ernesto Valverde vive un'esperienza in catalogna: infatti nel biennio '88-'90 ha giocato a Barcellona sotto la guida di Johan Cruijff, allenatore che ha influenzato le generazioni calcistiche successive e che ha creato un vero e proprio modo di vivere ed interpretare il calcio, prima che Guardiola lo perfezionasse. Di Cruijf...

Il gemellaggio più sentito

| Francesco Zamboni | Il gemellaggio tra Napoli e Genoa ha radici molto profonde nella storia del calcio italiano. Bisogna addirittura tornare indietro di quasi 50 anni per capire come nacque questa storia di fratellanza tra due squadre provenienti da due culture totalmente diverse.

Qualificazione raggiunta per gli azzurri...senza biscotti!

L'Italia è nei quarti di finale dell'Europeo con i gol di Cassano e Balotelli. Sembrerebbe semplice, invece contro l'Irlanda è stata una sofferenza quasi infinita. Un lampo del milanista, titolare, a illuminare un primo tempo spento nel gioco come un Thiago Motta dietro le punte, una ripresa chiusa al 90' dalla zampata dell'attaccante del Manchester City, subentrato a venti minuti dalla fine. Fantantonio e Supermario  finalmente vanno a segno, regalando la qualificazione nonostante le tante difficoltà, mostrate in maniera evidente anche contro l'Irlanda. La qualificazione arriva anche grazie all'altro risultato del gruppo C: Spagna-Croazia 1-0, gol di jesus navas nel finale.