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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Il derby della Lanterna

di Emanuele Onofri

Che cos'è realmente il "Derby della Lanterna"? Perchè si chiama così? Come spesso succede, ci pensiamo noi a sciogliere i vostri dubbi. E se volete, stasera alle 18 tenetevi liberi, che si scende in campo.
c'era una volta una grandissima Samp. E un gran Genoa. Oggi? Due curve calde, qualche luce e poco altro

Costruito nel 1543, la “Lanterna” è il faro che domina incontrastato sulla città di Genova, così da esserne diventato il simbolo. Dall'alto dei suoi settantasei metri di altezza ha potuto assistere allo sviluppo della città, uno dei maggiori porti del Mediterraneo, e da ben settant'anni assiste alla stracittadina tra il Genoa e la Sampdoria

Le due squadre si affrontano allo stadio Luigi Ferraris o “Marassi”, forse l'impianto più bello in Italia, campo escluso: le tribune vicino al campo e l'assenza di barriere tra tifosi e terreno di gioco permettono in primo luogo la possibilità di vedere la partita molto bene e in secondo luogo danno la possibilità ai tifosi di casa, prevalentemente in gradinata Sud i tifosi doriani e in quella Nord i tifosi del Grifone, di far sentire tutto il loro calore. Questo rende Marassi un campo da cui è tradizionalmente molto difficile passare indenni, sportivamente parlando, in quanto le due squadre da sempre conquistano la maggioranza dei loro punti proprio tra le mura amiche, ma, come è risaputo, il derby è una partita diversa tra le altre, non ci si giocano solo i tre punti, ma lo strapotere cittadino e quindi l'esito di tutta la stagione. I rossoblù e i blucerchiati negli ultimi anni hanno militato nella parte centrale della classifica, con i loro tradizionali alti e bassi, e l'uscita di scena dalle competizioni internazionali ha reso il derby la vera e propria sfida della stagione. 

IL DERBY, OGGI- Le due squadre arrivano in modo diverso al match: Juric ha portato entusiasmo in casa Genoa, forse lo stesso che gli ha permesso di vincere la scorsa serie cadetta con il Crotone, scrivendo una vera e propria favola nella storia del nostro calcio. Dopo un'ottima partenza di campionato, nelle ultime cinque partite sono arrivati sei punti con prestazioni piuttosto convincenti. Il punto forte dei rossoblù è sicuramente la difesa, la meno battuta in Serie A insieme a quella della capolista Juventus, avendo subito solo cinque gol. Questo aspetto ha però leggermente penalizzato il gioco offensivo che, sino ad ora, ha prodotto solo cinque reti. Questo dato appartiene anche alla Sampdoria che nonostante un gioco a tratti apprezzabilissimo ha raccolto pochi punti, a volte per sfortuna, a volte perchè la squadra di Giampaolo, ingaggiato dopo il buon campionato ad Empoli, ha un approccio passivo alla partita e subisce molto il gioco degli avversari, dato che possiamo constatare nei gol subiti: infatti ben undici volte Viviano ha dovuto raccogliere il pallone dalla sua rete. Nonostante l'esito che darà il campo il Genoa resterà sopra ai blucerchiati in classifica, in virtù dei quattro punti di vantaggio accumulati fino ad ora. La Samp dovrà allora creare il massimo sforzo per avvicinarsi ai rivali non solo per la classifica, ma anche in virtù della sconfitta nell'ultimo derby: un pesante 0-3 firmato dal gol di Pavoletti e dalla doppietta di Suso, tornato al Milan dopo il prestito, brucia ancora nella memoria dei tifosi doriani che non vedono l'ora di riscattarsi. 

Chi si recherà allo stadio assisterà sicuramente ad un match dal tasso tecnico elevato, con continui capovolgimenti di fronte e grande grinta da parte dei giocatori. La ciliegina della torta saranno i tifosi che, come è consuetudine, coloreranno le gradinate con magnifiche coreografie e sosterranno la propria squadra cantando ininterrottamente.

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