| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Lele Aglietti |
Real Madrid e Bayern Monaco, tra dubbi e certezze.
Il fascino della sfida che si rinnova, che non conosce favorita.
Da una parte l'Allianz Arena ancora inespugnato, con un campionato ipotecato senza storia e un cammino europeo che, fino ai quarti, ha visto i tedeschi camminare su un tappeto rosso.
Dall'altra i Blancos, che mollano invece la morsa in campionato e preferiscono guardare da vicino l'appuntamento con la storia, per afferrare le grandi orecchie per la terza volta consecutiva.
Proibitivo azzardare previsioni sulla base dei precedenti storici, in una sfida che nel tempo ha ha saputo assistere all'affermazione di campioni e allo stesso tempo alle loro pesanti cadute: significativo, in questo senso, lo stesso 25 aprile di sei anni fa: il Real che al ritorno ribalta il 2-1 dei bavaresi e i rigori, che videro l'errore dal dischetto dei più grandi nomi del momento: Ronaldo, Kaka, Ramos da una parte; Lahm e Kroos dall'altra, con conseguente vittoria dei tedeschi.
Non tarderanno gli spagnoli, come solito, a restituire lo smacco, restando con la rete inviolata nel doppio confronto del 2014 e rifilando ai tedeschi ben cinque marcature, tra andata e ritorno.
Tornando al presente, però, il gioco dei madrileni ha vissuto sicuramente annate migliori.
Un avvio di stagione tutt'altro che facile ha fatto vivere a Ronaldo e compagni una fase di stabilizzazione, nella quale però il portoghese ha giocato ancora una volta un ruolo decisivo.
Nel momento in cui il giocattolo sembra essere scarico, l'intuizione di Zidane è quella di cambiare il verso delle pile, piuttosto che le pile stesse, per l'inizio della nuova carriera di CR7 nel ruolo di prima punta.
Tuttora i Blancos faticano a trovare una vera e propria identità, ma in ogni partita di Champions hanno potuto contare sul fattore Ronaldo, a segno in tutti i match della stagione corrente, risolutore.
A prendere le orme del campione portoghese, nel frattempo, sembra essere Isco.
Lo spagnolo dalla scorsa estate era tornato prepotentemente a far parlare di sé, ma è durante quest'ultima stagione che sta dimostrando di aver compiuto quel tanto atteso salto di qualità, e di tecnica e di imprevedibilità.
Dall'altra parte, i bavaresi schiacciasassi dal punto di vista realizzativo.
La decisione di Heynckes di non snaturare la fisionomia della squadra della stagione passata, è stata una scelta tanto semplice quanto efficace. Il modulo dei tedeschi nelle varie fasi della partita è alquanto espansivo: "4-2-3-1" e "4-4-2" sembrano spesso essere sinonimi, con il lavoro di Muller che facilmente crea una situazione di 4-4-1-1. Il presupposto è, storicamente, un gioco rivolto alle fasce, con gli intramontabili Robben e Ribery ad agire per la causa dei due uomini più avanzati, Muller e Lewandowski (15 gol il primo, 39 il secondo in stagione), e un rivivificato James Rodriguez: 11 assist in stagione per lui.
E per un confronto che storicamente non si è mai concluso a reti bianche, l'unico pronostico è una grande notte di calcio.
ph: www.bavarianfootballworks.com
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