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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Marsiglia-Atletico Madrid: Che finale sarà?


Stasera a Lione si gioca la finale di Europa League Marsiglia-Atletico Madrid: sarà davvero una finale dall'esito scontato?

Sulla carta l'Atletico è favorito, ma non di tanto. Entrambe le squadre sono ben costruite, hanno un sistema tattico ben definito e sono reduci da una stagione simile. Infatti, se i francesi sono quarti a soli tre punti dal secondo posto con 75 punti, i Colchoneros sono secondi in Liga a quota 78 punti, a tre lunghezze sopra il Real. A parte la Champions nera per l'Atletico (eliminato ai gironi da Roma e Chelsea), il percorso in Europa League è stato molto positivo (eliminate Lokomotiv, Sporting e Arsenal), come quello del Marsiglia (buttate fuori Bilbao, Lipsia e la cenerentola Salisburgo).


Dal punto di vista tattico, sono due squadre piuttosto diverse. Mentre l'Atletico di Simeone prosegue il progetto tecnico da anni con il suo noto Cholismo (catenaccio, se preferite) applicato al suo noto 4-4-2 (con la coppia Costa-Griezmann), il Marsiglia di Rudi Garcia si affida ad un offensivo e flessibile 4-2-3-1 che lascia molta libertà ai quattro davanti, in particolare a Payet che è il simbolo e centro tattico della squadra. Quindi l'Atletico dovrà fare attenzione sulla trequarti ma allo stesso tempo l'OM dovrà aggiungere al suo solito gioco un po' di solidità difensiva tra pressing più organizzato e marcature più strette negli ultimi venti-trenta metri.


E se è vero che l'Atletico Madrid è una squadra difficilissima da battere, senza un tallone d'Achille, è anche perché Simeone sa preparare molto bene le partite sui punti deboli delle avversarie. E la squadra di Garcia tende a sbilanciarsi e a perdere la posizione della linea difensiva, spesso impreparata nelle situazioni di contropiede. Potrebbe essere questo uno dei possibili motivi tattici della partita.


Dunque per Simeone l'opportunità di ri-vincere un trofeo europeo, per Garcia l'opportunità di riportare l'Olympique sul tetto continentale e per vincerlo per la prima volta, dato che manca solo quello nel suo non vuoto palmares.

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