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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La storia di Napoli-Manchester City

| Emanuele Onofri |

Stasera al San Paolo ci sarà il tutto esaurito per il big match del gruppo F della Champions League tra il Napoli di Sarri ed il Manchester City di Guardiola. Quali sono i precedenti?


Queste due squadre hanno regalato spettacolo all’Etihad solo due settimane fa, quando gli inglesi si erano imposti per 2 a 1: Insigne e compagni nel primo tempo hanno rischiato l’imbarcata, non riuscendo quasi mai a fermare gli uomini di Guardiola che si trovavano a memoria e facevano valere al massimo il loro tasso tecnico. Finito un primo tempo da incubo però, dove Mertens si è fatto parare un rigore da Ederson, il Napoli è entrato in campo molto più deciso, convinto del fatto che, seppur fosse molto difficile, la partita poteva essere rimessa sui binari favorevoli. Questo ha portato l’undici di Sarri a giocare nel modo in cui ci ha abituato, procurando numerosi pericoli dalle parti della retroguardia dei Citizens e dimezzando lo svantaggio, grazie alla freddezza dal dischetto di Diawara.


Il match dell’Etihad non è stato il primo incontro tra questi due club, che si sono affrontati sempre nella maggiore competizione europea, nella sua cinquantasettesima edizione, quella 2011-2012 che ha visto alla fine dei giochi l’incredibile trionfo del Chelsea di Di Matteo all’Allianz Arena, contro i padroni di casa del Bayern Monaco. Il Napoli ed il City si affrontarono sempre ai gironi, essendo state entrambe inserite nel gruppo A, un gruppo di ferro, che comprendeva il Bayern Monaco come testa di serie, il Villarreal in seconda fascia, il City in terza ed il Napoli in quarta
Il Napoli di Mazzarri fece visita al City, allora sotto la guida di Roberto Mancini, il 14 settembre e riuscì a portare a casa un pareggio importantissimo ai fini del girone: in Napoli passò in vantaggio grazie al marchio di fabbrica dell’allenatore toscano, il contropiede, innestato da Maggio e rifinito dal Matador Edinson Cavani, che battè Hart con un potente rasoterra. Dopo una traversa di Lavezzi e una di Yaya Toure però, il City riuscì a riprendere la partita grazie ad una punizione magistrale di Kolarov, che mise la palla alle spalle della barriera, dove De Sanctis non riuscì ad arrivare.


Il ritorno al San Paolo fu una partita diversa: il Napoli, caricato dal suo pubblico, riuscì ad imporsi per 2 a 1: a sbloccare il match fu sempre Edinson Cavani con un colpo di testa sul primo palo grazie alla disattenzione della difesa del City sull’angolo battuto da Lavezzi. A pareggiare la partita un tap-in a porta vuota di Mario Balotelli che riuscì a capitalizzare al meglio una respinta sbagliata di De Sanctis su un tiro di David Silva. A far impazzire tutta Napoli fu però sempre lui, sempre Edinson Cavani che batte con un potente rasoterra Hart, a seguito di un bel cross arretrato rasoterra di Dossena.
Il Napoli contro il pronostico riuscì a qualificarsi per gli ottavi di finale, piazzandosi alle spalle del Bayern e sopra al Manchester City di solo un punto, con il Villareal che chiuse il girone al quarto posto con zero punti. L’unica sfortuna della grande squadra di Mazzarri fu quella di imbattersi agli ottavi di finale contro il Chelsea, quell’anno portato ad una delle più incredibili vittorie della Champions League, e perdere solo ai supplementari a Stamford Bridge.

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